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Italia - Serie C - Girone C 04/27 16:30 38 US Latina Calcio vs Taranto - View

Risultati

Italia - Serie C - Girone C 04/21 18:00 37 [3] Benevento v US Latina Calcio [8] L 4-0
Italia - Serie C - Girone C 04/14 16:30 36 [8] US Latina Calcio v SS Turris Calcio [17] L 1-2
Italia - Serie C - Girone C 04/06 14:15 35 [12] Sorrento v US Latina Calcio [8] L 3-1
Italia - Serie C - Girone C 03/30 17:30 34 [8] US Latina Calcio v Foggia [10] W 3-0
Italia - Serie C - Girone C 03/23 13:00 33 [4] AZ Picerno ASD v US Latina Calcio [9] W 0-2
Italia - Serie C - Girone C 03/16 17:30 32 [9] US Latina Calcio v ACR Messina [11] D 1-1
Italia - Serie C - Girone C 03/10 19:45 31 [7] Crotone v US Latina Calcio [9] W 1-3
Italia - Serie C - Girone C 03/07 17:30 30 [9] US Latina Calcio v Juve Stabia [1] L 1-3
Italia - Serie C - Girone C 03/03 13:00 29 [18] Virtus Francavilla v US Latina Calcio [9] L 1-0
Italia - Serie C - Girone C 02/25 19:45 28 [8] US Latina Calcio v Audace Cerignola [11] D 2-2
Italia - Serie C - Girone C 02/18 17:30 27 [17] Monopoli v US Latina Calcio [9] W 0-1
Italia - Serie C - Girone C 02/14 17:30 26 [11] US Latina Calcio v Catania [13] W 1-0

Stat.

 TotalIn casaFuori casa
Partite disputate 42 20 22
Wins 16 7 9
Draws 9 5 4
Losses 17 8 9
Goals for 46 19 27
Goals against 62 35 27
Clean sheets 12 7 5
Failed to score 14 7 7

Wikipedia - Latina Calcio 1932

Il Latina Calcio 1932, meglio noto come Latina, è una società calcistica italiana con sede nella città di Latina. Milita in Serie C, la terza divisione del campionato italiano.

Fondata nel 2017, è erede della tradizione sportiva iniziata nel 1945 con la fondazione della Virtus Latina e transitata attraverso vari soggetti sociali fino al 2017, allorché l'Unione Sportiva Latina Calcio è fallita ed è stata estromessa dai campionati nazionali.

Dal punto di vista storico, il miglior risultato conseguito dal club pontino sono quattro partecipazioni consecutive al campionato di Serie B a girone unico, tra il 2013 e il 2017: nella prima stagione di militanza il Latina fu terzo nella stagione regolare e sfiorò finanche l'accesso alla massima serie nazionale, perdendo la finale dei play-off.

History

Dalle origini agli anni ottanta

La prima squadra di calcio dell'allora Littoria risale al 1935: il nome è Associazione Sportiva Littoria. Al termine del secondo conflitto mondiale, precisamente nel 1945, un anno dopo il cambio di toponimo, viene fondata la Virtus Latina, denominazione cambiata, appena un anno dopo in La Pontina Latina, con l'obiettivo di trasformare la squadra in un vero e proprio punto di riferimento per tutta la provincia. Con la promozione in Serie C del 1949, la società assume il nome di Associazione Sportiva Latina e ottiene due salvezze consecutive nella terza serie. Gli anni cinquanta non si riveleranno altrettanto proficui, segnati dalla doppia retrocessione nel biennio 1952-1953 e un ulteriore declassamento di categoria nel 1956, con la squadra che sprofonda in Prima Divisione Lazio. Le sette stagioni successive si susseguono tra alti e bassi, una nuova retrocessione, scongiurata grazie a un ripescaggio e due nuovi cambi di denominazione societaria.

Il Latina 1969-1970.

Nel 1965 l'Unione Calcio Latina torna in Serie D, dopo aver dominato il girone B della Prima Categoria davanti ad Alatri e Sezze, categoria che la compagine pontina saprà mantenere anche gli anni successivi, sfiorando perfino il doppio salto immediato nel 1966, beffata per un solo punto dai rivali storici del Frosinone e nel 1968, ma tutto svanì poiché fu penalizzata di ben 13 punti per illecito sportivo. Per la promozione bisognerà attendere l'anno successivo, con la vittoria del campionato con quattro punti di vantaggio sulla Viterbese. Il campionato di Serie C 1969-1970, però, terminò con la squadra classificatasi penultima e condannata nuovamente ai campionati di serie D, ancora una volta con una penalizzazione, 8 punti.

Latina 1976-1977.

Nella stagione 1973-1974 vestì la maglia nerazzurra un giovanissimo ragazzo di Sonnino, Alessandro Altobelli, che chiuse il campionato con 7 marcature e da lì a poco, nell'estate del 1974, fu notato dal Brescia che lo acquistò per sessanta milioni di lire. "Spillo" divenne il più famoso calciatore del vivaio del Latina ad aver raggiunto alti livelli (tra l'altro, divenne campione del mondo in Spagna nel 1982).

Con il passar degli anni i risultati migliorarono gradualmente fino a raggiungere per la prima volta la Serie C1 nella stagione 1978-1979, proprio nell'anno della riforma dei campionati che scisse la Serie C in due diversi livelli, la Serie C1 e la Serie C2, quest'ultima divenuta l'ultimo gradino del calcio professionistico. In quella stessa annata, tra l'altro, ha militato un giovane di Monte San Biagio, l'attaccante Andrea Carnevale, che all'inizio della stagione seguente finì all'Avellino, in Serie A. La società, nel frattempo, aveva di nuovo cambiato denominazione in Unione Calcio Latina. Subito retrocessa, dopo una quasi immediata risalita in Serie C1, seguì un nuovo declassamento, cui farà seguito una lenta decadenza, caratterizzata da una costante permanenza in C2 in tutti gli anni ottanta. Sono anni in cui Piero Di Trapano fu il protagonista assoluto del positivo momento del Latina tra il 1983 e il 1987: dalla stagione della retrocessione al secondo posto nel Campionato Interregionale, fino al ritorno in Serie C, con Giancarlo Sibilia in panchina. Poi l'ottimo terzo posto tra i professionisti.

Il Latina 1986-1987.

Fino ai primi anni novanta il logo distintivo era costituito da un semplice scudo contrassegnato da bande verticali di colore nero e azzurro, senza alcun simbolo distintivo. La sede societaria è sempre stata quella storica di piazzale Prampolini, presso lo stadio Comunale, in seguito (dicembre 1996) intitolato a Domenico Francioni, storico presidente del sodalizio nerazzurro.

Gli anni novanta e duemila: l'altalena tra Serie C2 e Serie D e il fallimento

In seguito si susseguirono varie stagioni tra la Serie C2 e la Serie D: nel 1992 la società sprofonda nei dilettanti, categoria che contrassegnerà il sodalizio latinense per tutti gli anni novanta. Nel 1996 il nome fu tramutato in Associazione Sportiva Latina, con una riorganizzazione ai vertici e il lancio di un nuovo logo tipo ovale che riportava l'effigie della torre comunale, storico simbolo della città. Dopo aver sfiorato la promozione nella stagione 1998-1999, impresa poi nuovamente accarezzata per altre due volte con due terzi posti all'inizio del nuovo millennio, si arrivò al ripescaggio del 2002 in Serie C2, fortemente voluto dal Presidente Antonio Sciarretta (imprenditore di Cori proprietario della televisione "Tele Etere", del quotidiano "Il Territorio" e del network "Musica Radio") a distanza di dieci anni esatti dall'ultimo campionato disputato nel professionismo dai nerazzurri.

La stagione 2003-2004 incomincia con il riconfermato Pietro Santin. A novembre i nerazzurri perdono di misura nel derby con il Frosinone. Questa la formazione scesa in campo: Fimiani, Franchini, Pecorilli, Passalacqua (74' Pesce), Levanto, Martinelli, Marzio, Caputi, Polani, Pilleddu (76' Paniccia), Simonetti. A disposizione: Di Magno, Filocomo, Fioravanti, Ghilardi, Falso.

Nel 2005 il Presidente Sciarretta, fautore del ritorno tra i professionisti, lanciò un nuovo stemma, uno scudo con sfondo nero e azzurro e la testa di un leone stilizzato di colore giallo, altro simbolo del capoluogo pontino. Fu inoltre varata una campagna acquisti in pompa magna, con il direttore sportivo Gianni Rosati (ex Fermana, Pistoiese e Genoa) che portò a Latina molti ex arancioni e giocatori di categoria superiore, tra i quali l'ivoriano Ghislain Akassou, il centrocampista Davide Carfora e l'ex centravanti del Torino Edoardo Artistico, con propositi di promozione diretta. Ma la stagione si rivelerà un fiasco completo, con la squadra invischiata quasi subito nella lotta per non retrocedere. Gli scarsi risultati portarono anche a un giro vorticoso di allenatori: dal riconfermato Giancarlo Favarin si passò al brevissimo interregno di Marco Ghirotto, che diresse la squadra in una sola gara, peraltro vinta contro il Giugliano, per poi passare il testimone a Fortunato Torrisi, che racimolò appena tre punti in otto partite, frutto di altrettanti pareggi. A seguire si tenterà la soluzione interna con la promozione in panchina del capitano Dario Levanto, affiancato, in veste di direttore tecnico, dal veterano Pietro Santin, cavallo di ritorno. Ma la stagione, incominciata male, finì ancor peggio, con la sconfitta contro il Rieti nei play-out e il conseguente ritorno in Serie D.

Nel corso dell'estate, dopo che fu annunciato come nuovo allenatore Pietro Infantino (a seguito del rifiuto di Paolo Beruatto) sorsero infatti problemi di natura economica che portarono al tracollo, culminato con la mancata iscrizione al campionato di Serie D e alla conseguente scomparsa dell'A.S. Latina, poiché la società venne esclusa da ogni campionato per mancati versamenti ad alcuni giocatori - nello specifico, si trattava di omessi versamenti delle ritenute Irpef e dei contributi Enpals per diverse mensilità - e dichiarata non più affiliata dalla FIGC. La maggior parte delle irregolarità riguardavano quindi contributi fiscali e previdenziali.

Nell'ottica di poter cedere il club, sperando in un ripescaggio in Eccellenza l'anno dopo, l'allora Presidente Sciarretta ha provveduto a saldare i debiti della società nel febbraio 2007, evitando il fallimento; ma tale ripescaggio non è mai avvenuto. Dopo vari ricorsi infatti, tutti respinti, non riuscì nemmeno a iscriversi al campionato di Terza Categoria per scadenza di termini. La società, pertanto, pur senza pendenze, ha cessato ogni tipo di attività, lasciando il capoluogo pontino senza calcio tra l'estate del 2006 e quella del 2007. Quella che passò alla storia come l'estate più nera nella storia del calcio latinense.

La fase di transizione

Nell'ottobre del 2006, la dirigenza della Viribus Cisterna Montello di Borgo Montello, frazione di Latina, esce allo scoperto annunciando di voler cambiare la denominazione del club, e di volersi spostare nel capoluogo. Per far ciò, la società avvia un processo di riorganizzazione sia amministrativa sia tecnica, affidando la squadra (in fondo alla classifica) all'allenatore Massimo Bindi, con l'intento di mantenere la categoria Eccellenza Lazio. La squadra, a fine stagione, si salva con largo anticipo e così il Football Club Latina nasce ufficialmente presso uno studio notarile del capoluogo martedì 22 maggio 2007, per colmare il vuoto calcistico creatosi nella città di Latina in seguito alla mancata iscrizione dell'A.S. Latina per la stagione 2006-2007.

Il comune di Latina, nella stagione 2006-2007, dà la disponibilità dell'utilizzo dello stadio Domenico Francioni alle società sportive minori che ne hanno fatto richiesta, tra cui la già citata Viribus Cisterna Montello, la quale, dopo aver cambiato i colori sociali nel nero-azzurro, è smaniosa, tra le altre, di diventare la società calcistica cittadina di riferimento. Il comune però decide, con la delibera 687/2006 del 13 dicembre 2006, di dare lo stadio Francioni, in concessione per uso esclusivo, per la durata di 3 anni a partire dal 2007-2008, alla società con il titolo sportivo maggiore: la Viribus Cisterna Montello, ovvero la neonata F.C. Latina.

Nel frattempo, nel maggio 2007 si è vociferato di una cessione dell'A.S. Latina di Sciarretta all'avvocato pontino Tony Brugnolo, trattativa che però non è andata a termine.

Tuttavia, le prime mosse del presidente Lucio Bruno convincono la tifoseria organizzata a passare dalla sua parte: organizza un incontro pubblico con stampa e tifosi il 23 giugno 2007, effettua una campagna acquisti di spessore, riapre dopo 3 anni la scuola calcio del club cittadino di riferimento, avvia la campagna abbonamenti, ripropone magliette che richiamano la storia del Latina Calcio (quale la terza divisa arancione, in memoria delle magliette indossate dai tifosi e dai giocatori nel derby vinto in trasferta il 19 aprile 2003 contro i rivali storici del Frosinone) e della storia cittadina (sulle magliette campeggia il Leone Alato di San Marco, patrono cittadino), il 5 luglio 2007 fa ripristinare i bandieroni sui pennoni dello stadio Domenico Francioni spogli per oltre sessant'anni, apre il sito internet ufficiale della società, e presenta la squadra il 6 luglio 2007 giorno di Santa Maria Goretti (altra santa patrona cittadina) annunciando l'ingresso in società dell'imprenditore Rosettano Navarra, e della famiglia Cragnotti.

Nel frattempo, nel giugno 2007, il neonato comitato "Latina per il Latina" formato da vecchie glorie del Latina Calcio e appoggiato da sportivi locali affermati, decide di scendere in campo e di prendere in mano la gestione di un club cittadino. Fallita la trattativa con Lucio Bruno per l'F.C. Latina, il comitato si accorda con la società Real Latina di Borgo Santa Maria per l'acquisto del titolo sportivo della categoria Promozione, e viene così fondata la U.S. Virtus Latina, con presidente Vincenzo D'Amico.

In breve tempo, nasce la polemica con l'F.C. Latina su quale delle due squadre abbia il diritto di utilizzare lo stadio Domenico Francioni. L'F.C. Latina, forte della delibera ottenuta dalla precedente giunta comunale, inizialmente non sembra ben disposta verso i rivali cittadini, ma successivamente alla mediazione del neo-assessore allo sport Raimondo Tiero, decide di concedere, con riserva per il periodo invernale, l'utilizzo dello stadio per le giornate di campionato in cui il F.C. Latina è impegnata in trasferta.

Nella stagione 2007-2008 il Football Club Latina partecipa al campionato di Eccellenza Laziale nel girone B con la prima squadra, e ai campionati giovanili con le formazioni: Juniores Regionali, Allievi Regionali, Allievi Coppa Lazio, Giovanissimi Provinciali, Giovanissimi Coppa Lazio ed Esordienti. In questa stagione il F.C. Latina parte con buoni propositi, ma un rendimento altalenante fa sì che la squadra non vada oltre il 6º posto in classifica.

Nella successiva stagione 2008-2009, si classifica al 2º posto nel girone A dell'Eccellenza Laziale e ottiene la promozione in Serie D attraverso gli spareggi nazionali.

Partendo dalla Promozione Laziale invece, la Virtus Latina riesce in due anni ad arrivare in Serie D, classificandosi 1º in Promozione nella stagione 2007-2008 e vincendo anche il campionato di Eccellenza nella stagione 2008-2009, battendo il 13 maggio 2009 il Pisoniano per 2-0 all'ultima giornata.

La nascita dell'Unione Sportiva Latina Calcio

La città di Latina quindi, nell'estate del 2009, aveva due compagini calcistiche a rappresentarla in Serie D, ed entrambe rivendicavano l'eredità calcistica dell'A.S. Latina. Dopo alcuni contatti e diversi negoziati andati a buon fine tra le due società, le stesse si resero conto che era meglio mettere da parte i dissapori e unire le forze: pertanto avvenne la cessione del titolo del F.C. Latina al nuovo F.C. Rondinelle di Aprilia, per poter avere un solo team di Latina in Serie D, nato dal titolo sportivo della Virtus Latina, che prende il nome di Unione Sportiva Latina Calcio Società Sportiva Dilettantistica.

Gli anni duemiladieci

L'era Sanderra: il ripescaggio, l'immediata promozione, la Coppa Italia e la Serie B

Il fallimento di numerose società calcistiche di Lega Pro, ha spalancato le porte a numerosi ripescaggi in Prima e in Seconda Divisione, così il 4 agosto 2010] il Latina viene ripescato in Lega Pro Seconda Divisione 2010-2011 dopo cinque anni di assenza. Dal 29 agosto 2010, è l'unica squadra di tutti i campionati professionistici d'Europa a essere imbattuta, tuttavia questo record dura fino al 20 febbraio 2011, quando viene sconfitta dal Trapani per 3-2, senza perdere comunque la testa del campionato. Il 1º maggio 2011 conquista una storica promozione in Prima Divisione. Davanti a 950 tifosi che hanno seguito la compagine pontina allo stadio Guido D'Ippolito di Lamezia Terme, la squadra di Sanderra batte per 2-0 i padroni di casa della Vigor Lamezia, vincendo il campionato con 90 minuti di anticipo, concludendo un torneo terminato con solo una sconfitta e l'imbattibilità del Francioni. A fine gara centinaia di bandiere nerazzurre sventolano a Lamezia ma anche a piazza del Popolo a Latina dove, davanti al maxischermo piazzato per l'occasione, migliaia di tifosi nerazzurri hanno visto la partita. Il Latina torna così in Prima Divisione a distanza di quasi trent'anni dalla sua ultima apparizione. Correva infatti l'anno 1982 quando i neroblù salutarono la terza serie nazionale. Appena un lustro fa il calcio era scomparso dal capoluogo pontino, ma poi si sono susseguite quattro promozioni consecutive.

Nonostante l'iniziale entusiasmo, il Latina stenta ad affermarsi nella nuova categoria, dove invece svetta senza problemi il Trapani, l'anno precedente giunto alle spalle del club nerazzurro in Seconda Divisione. Dopo un campionato sempre condotto nei bassifondi della classifica, il Latina è costretto a giocarsi la permanenza nella categoria agli spareggi. Il 28 maggio 2012 vincendo i play-out di Lega Pro Prima Divisione contro la Triestina (2-0 a Latina nell'andata e 2-2 al ritorno a Trieste), ottiene la salvezza. Decisivo il giovane Salvatore Burrai, che risponde per due volte alla doppietta di Riccardo Allegretti, capitano dei giuliani, festeggiando anche la sua prima doppietta in carriera, facendo retrocedere una Triestina ormai allo sbando per i noti problemi societari che l'hanno portata al fallimento nel campionato in corso.

Roberto Breda, l'allenatore della sfiorata promozione in Serie A.

La stagione successiva in Prima Divisione, sotto la presidenza di Paola Cavicchi, prima donna alla guida del Latina, i neroazzurri prima sotto la guida di Fabio Pecchia e poi con Stefano Sanderra ottennero per la prima volta in assoluto la Coppa Italia Lega Pro battendo in finale il Viareggio oltre a una prima storica promozione in Serie B a seguito della vittoria della finale play-off contro il Pisa per 3-1, il 16 giugno 2013.

La sfiorata promozione in Serie A

L'esordio in Serie B avviene il 24 agosto 2013 con una sconfitta per 3-1 con l'Empoli, mentre la prima storica vittoria nella serie cadetta avviene il 28 settembre 2013 battendo per 2-0 il Brescia, grazie alle reti di Morrone e di Jonathas. Il Latina termina il campionato al terzo posto in classifica, con il quale ottiene il diritto a partecipare ai play-off per la promozione in Serie A. L'11 giugno 2014, battendo il Bari con un doppio pareggio per 2-2, ottiene lo storico accesso alla finale in virtù del miglior piazzamento in classifica. In finale il Latina affronta il Cesena venendo sconfitto sia all'andata sia al ritorno per 2-1 perdendo i play-off.

Le successive due stagioni, il cambio di proprietà, la retrocessione in Serie C e il fallimento

Nelle successive due stagioni in cadetteria per il Latina, ci sono state due salvezze sofferte: entrambe maturate all'ultima giornata, al termine dei campionati di Serie B 2014-2015 e 2015-2016. Successivamente, nel mese di novembre 2016, Pasquale Maietta (dirigente del Latina Calcio sin dalla ricostituzione della Virtus Latina) si dimette da presidente a seguito dell'inchiesta giudiziaria "Olimpia" che lo vede indagato, lasciando la sua carica al vicepresidente Antonio Aprile; questi guida la società sino al 28 dicembre 2016, quando viene richiesta la cessione dell'intero pacchetto azionario in favore dell'imprenditore anziate Angelo Ferullo, che dopo tante trattative rifiuta e lascia il Latina nelle mani di Benedetto Mancini.

Il 9 marzo 2017, il tribunale di Latina ha decretato il fallimento della società concedendo l'esercizio provvisorio per poter concludere la stagione. Il 18 aprile 2017 il sodalizio viene quindi rilevato all'asta da Mancini, per la cifra di 682 000 euro, col nome di Mens Sana Latina. Successivamente, però Mancini non porta a compimento l'acquisto e nelle successive aste nessun altro imprenditore presenta offerte per rilevare la società. La squadra, durante la stagione 2016-2017, dopo aver accumulato un totale di quattro punti di penalizzazione, retrocede in Serie C con tre giornate d'anticipo.

Il 24 maggio 2017, con l'ultima asta andata deserta, il tribunale decreta la fine dell'esercizio provvisorio, con susseguente mancata iscrizione del Latina al successivo campionato di Serie C.

Nuova rinascita in Serie D

Ai sensi delle norme federali, nell'estate 2017 l'iniziativa per la rifondazione del sodalizio pontino passa al sindaco di Latina, Damiano Coletta, che si occupa di raccogliere le manifestazioni d'interesse per la ripartenza della tradizione sportiva nerazzurra dalle leghe dilettantistiche. Si presentano alcune cordate, ma tra giugno e luglio prende corpo la proposta di Antonio Pezone, già titolare del Racing Roma e neo-acquirente del Fondi: egli annuncia l'intenzione di trasferire il titolo sportivo di quest'ultima realtà nel capoluogo pontino, per costituire un nuovo sodalizio denominato Racing Latina e farlo ripartire dalla Serie C. La proposta ottiene l'avallo del comune di Latina e di alcuni imprenditori precedentemente propostisi per la rifondazione nerazzurra, che annunciano di volersi costituire in cooperativa di supporto: la FIGC tuttavia nega l'assenso a Pezone per lasciare la città di Fondi, bloccando il progetto.

Il 4 agosto 2017 viene dunque creata ex novo la S.S.D. a r.l. Latina Calcio 1932, che viene ammessa in sovrannumero al campionato di Serie D 2017-2018. Nei giorni immediatamente successivi, il C.d.A. elegge come presidente del nuovo sodalizio Fernando Leonardi, sostituito poi da Antonio Terracciano.

Dopo alcune stagioni interlocutorie, nel 2020-2021 il Latina si propone tra le squadre di vertice del girone G: la stagione regolare si chiude al secondo posto, dopodiché i pontini vincono i play-off con un doppio 1-1 contro la Nocerina in semifinale e il Savoia in finale. In virtù di ciò la società presenta la domanda di ripescaggio in Serie C, che viene accolta il 7 agosto 2021, sancendo il ritorno del Latina tra i professionisti dopo quattro anni.

La Società Sportiva Dilettantistica Latina Calcio 1932, meglio conosciuta come Latina Calcio, è una società calcistica italiana con sede nella città di Latina. Milita in Serie D.

Il club venne fondato nel 1932 con il nome di Unione Sportiva Fascista Latina. Nel 1945, dopo la fine della seconda guerra mondiale, venne rinominato Unione Sportiva Latina. Nel 1956 cambiò nuovamente nome in Associazione Sportiva Latina. Nel 1977 il club si fuse con il Cynthia, squadra di Sermoneta, e prese il nome di Unione Sportiva Latina-Cynthia. Nel 1988 il Latina-Cynthia si fuse con il Priverno e prese il nome di Unione Sportiva Latina-Priverno. Nel 1996 il club si fuse con il Formia e prese il nome di Unione Sportiva Latina-Formia. Nel 1999 il Latina-Formia si fuse con il Terracina e prese il nome di Unione Sportiva Latina-Terracina. Nel 2002 il club si fuse con il Gaeta e prese il nome di Unione Sportiva Latina-Gaeta. Nel 2004 il Latina-Gaeta si fuse con il Fondi e prese il nome di Unione Sportiva Latina-Fondi. Nel 2006 il Latina-Fondi si fuse con il Pomezia e prese il nome di Unione Sportiva Latina-Pomezia. Nel 2008 il Latina-Pomezia si fuse con l'Albalonga e prese il nome di Unione Sportiva Latina-Albalonga. Nel 2010 il Latina-Albalonga si fuse con il San Cesareo e prese il nome di Unione Sportiva Latina-San Cesareo. Nel 2012 il Latina-San Cesareo si fuse con il Nettuno e prese il nome di Unione Sportiva Latina-Nettuno. Nel 2014 il Latina-Nettuno si fuse con il Casalotti e prese il nome di Unione Sportiva Latina-Casalotti. Nel 2016 il Latina-Casalotti si fuse con il Trastevere e prese il nome di Unione Sportiva Latina-Trastevere. Nel 2018 il Latina-Trastevere si fuse con il Tor Sapienza e prese il nome di Unione Sportiva Latina-Tor Sapienza. Nel 2020 il Latina-Tor Sapienza si fuse con il Vis Aurelia e prese il nome di Unione Sportiva Latina-Vis Aurelia. Nel 2022 il Latina-Vis Aurelia si fuse con il Pomezia e prese il nome di Società Sportiva Dilettantistica Latina Calcio 1932.

Il Latina ha disputato 10 campionati di Serie B, 10 campionati di Serie C1 e 14 campionati di Serie C2. Ha vinto 1 Coppa Italia Serie C.