Risultati

Date R In casa vs Fuori casa -
09/10 20:15 29 [3] Daniil Medvedev vs Novak Djokovic [2] 3-6,6-7,3-6
09/08 23:20 28 [1] Carlos Alcaraz vs Daniil Medvedev [3] 6-7,1-6,6-3,3-6
09/08 19:10 28 [47] Ben Shelton vs Novak Djokovic [2] 3-6,2-6,6-7
09/07 01:10 27 [1] Carlos Alcaraz vs Alexander Zverev [12] 6-3,6-2,6-4
09/06 17:55 27 [3] Daniil Medvedev vs Andrey Rublev [8] 6-4,6-3,6-4
09/06 01:20 27 [10] Frances Tiafoe vs Ben Shelton [47] 2-6,6-3,6-7,2-6
09/05 17:50 27 [9] Taylor Fritz vs Novak Djokovic [2] 1-6,4-6,4-6
09/05 00:55 26 [12] Alexander Zverev vs Jannik Sinner [6] 6-4,3-6,6-2,4-6,6-3
09/04 22:30 26 [3] Daniil Medvedev vs Alex De Minaur [13] 2-6,6-4,6-1,6-2
09/04 17:40 26 [123] Jack Draper vs Andrey Rublev [8] 3-6,6-3,3-6,4-6
09/04 17:35 26 [1] Carlos Alcaraz vs Matteo Arnaldi [61] 6-3,6-3,6-4
09/03 23:15 26 [105] Borna Gojo vs Novak Djokovic [2] 2-6,5-7,4-6

Wikipedia - US Open (tennis)

Lo US Open, tenendosi tra agosto e settembre, è il quarto e ultimo dei tornei di tennis del Grande Slam; si svolge dal 1978 sui campi in cemento di Flushing Meadows a New York. Cresciuto da evento esclusivo di intrattenimento per l'alta società fino a diventare un campionato che mette in palio 65 milioni di dollari in premi per oltre 600 tennisti professionisti (maschi e femmine), il torneo principale è composto da cinque categorie: singolare maschile e femminile, doppio maschile, femminile e misto; in aggiunta a questi si hanno anche tornei per juniores e seniores.

History

Le prime edizioni

Immagine dell'edizione del 1909 al Newport Casino
Immagine dell'edizione 1920 disputata a Forest Hills

Lo U.S. National Championships nacque pochi anni dopo la redazione delle regole del gioco del tennis, datata febbraio 1874, e pubblicate dal maggiore britannico Walter Wingfield Clopton nel libro A portable Court of Playing Tennis che codificò il nuovo sport. Occorse poco tempo perché il tennis fosse esportato nel Nord America. Già nell'anno 1874 furono registrate le prime partite negli Stati Uniti.

Nel 1881 fu creata la United States National Lawn Tennis Association, divenuta poi la USTA, la federazione del tennis USA. Questa associazione organizzò subito il primo campionato nazionale degli Stati Uniti a Newport nel Rhode Island, il 31 agosto 1881: fu uno studente di Harvard di 19 anni di nome Richard Sears, soprannominato Dick Sears, a vincere. Il torneo di doppio fu vinto da Clarence Clark e Fred Taylor. Richard Sears stabilì rapidamente un dominio totale del torneo vincendo il singolare sette volte di fila fino al 1887 e sei volte in doppio tra il 1882 e il 1887.

Questa performance era facilitata dalla formula a challenge round, introdotto nel 1884: il vincitore del torneo dell'anno precedente accedeva direttamente in finale, affrontando il vincitore del torneo preliminare, che serviva quindi a selezionare lo sfidante. Nel 1888 Richard Sears decise di non difendere il suo titolo e gli successe Henry Slocum, che dopo avere vinto la finale del torneo preliminare contro Howard Taylor, si aggiudicò il trofeo d'ufficio. Egli conservò il suo titolo l'anno successivo prima di essere sconfitto dal giovane Oliver Campbell, a 19 anni e sei mesi, che rimase per un secolo il più giovane vincitore del torneo, prima di essere superato da Pete Sampras nel 1990. Egli conservò il suo titolo per due anni prima di ritirarsi senza difendere il trofeo nel 1893, consentendo a Robert Wrenn di vincere. Come il suo predecessore, Wrenn mantenne il suo titolo per due anni, ma fu sconfitto nel 1895 da Fred Hovey. L'anno seguente Wrenn si prese la sua rivincita in finale (7-5, 3-6, 6-0 1-6, 6-1). Si impose una quinta volta nel 1897 sconfiggendo l'inglese Wilberforce Eaves, il primo non statunitense a raggiungere la finale del torneo.

A causa del servizio militare Wrenn fu costretto a rinunciare al suo trofeo l'anno successivo. Malcolm Whitman colse l'occasione per dominare per tre anni gli U.S. National Championships prima di riprendere gli studi e rinunciare al tennis. La sua ultima vittoria in finale fu contro William Larned, che gli successe nel 1901 e nel 1902. In questa edizione Larned sconfisse il britannico Frank Reginald Doherty, quattro volte vincitore di Wimbledon, ma nel 1903 fu battuto dal fratello di Reginald, Hugh Lawrence Doherty, che divenne il primo non statunitense a vincere. Nel challenge round Doherty batté Larned 6–0, 6–3, 10–8. Inoltre, vinse il doppio con il fratello nel 1902 e nel 1903. Non difese il titolo nel 1904. Holcombe Ward fu sconfitto l'anno seguente da Beals Wright, a sua volta battuto nel 1906 da William Clothier, uno dei tanti giocatori a non difendere il suo titolo. Questo permise a William Larned di ripristinare la sua egemonia sul torneo per cinque anni, durante i quali vinse contro Clothier nel 1909 e Tom Bundy nel 1910 dopo aver combattuto per cinque set. Quando vinse il torneo per l'ultima volta aveva 38 anni: record fino ad oggi imbattuto. Durante il dominio di Larned, gli U.S. National Championships ebbero un successo crescente di anno in anno. Nel 1908, il tabellone vide la partecipazione di 128 giocatori, divenuti 202 nel 1911, un record.

Il 1911 fu l'ultimo anno in cui si usò la formula del challenge round. Maurice McLoughlin vinse il primo torneo con la nuova formula, sconfiggendo Wallace F. Johnson, diventando il primo vincitore degli U.S. National Championships a recuperare un deficit di due set a zero in finale (3-6, 2-6, 6-2, 6-4, 6-2). Conservato il suo titolo nell'edizione 1913 fu sconfitto da Richard Williams nel 1914. Lo scoppio della prima guerra mondiale non interruppe gli U.S. National Championships, nemmeno dopo l'entrata in guerra degli Stati Uniti nel 1917. Nel 1915, a causa della crescente importanza del torneo, fu abbandonata la sede di Newport per andare nel West Side Tennis Club di Forest Hills a New York.

Anni venti: Bill Tilden e gli europei alla conquista dell'America

Bill Tilden dominò il torneo negli anni venti: con sette titoli raggiunse Richard Sears e William Larned

La finale dell'edizione 1919 fu tra due rivali che avrebbero segnato la storia del torneo: Bill Johnston vinse il torneo contro Bill Tilden; entrambi i giocatori si sarebbero incontrati altre cinque volte, tutte vinte da Tilden. La prima vittoria di Tilden fu nel 1920, confermata l'anno seguente contro Wallace F. Johnson e di nuovo contro Bill Johnston nel 1922, 1923, 1924 e 1925. Tilden vinse anche il doppio cinque volte (1918, 1921, 1922, 1923, 1927) e il doppio misto quattro volte (1913, 1914, 1922, 1923). Dal 1921 al 1923, a causa dei lavori di ampliamento nel West Side Tennis Club, per la costruzione di un centrale da 15.000 posti a sedere, il torneo maschile si svolse nel Germantown Cricket Club di Filadelfia.

Nel 1926 Bill Tilden fu sconfitto nei quarti di finale dal francese Henri Cochet, interrompendo una serie di 42 vittorie consecutive, record del torneo; sempre nei quarti Bill Johnston fu battuto da un altro francese, Jean Borotra. Il tennis maschile, in quegli anni, era dominato da quattro giocatori francesi: Jean Borotra, Henri Cochet, René Lacoste e Jacques Brugnon, conosciuti come i quattro moschettieri. La finale dell'edizione 1926 fu la prima che non presentava alcun statunitense e Lacoste si impose su Borotra. Quest'ultimo si consolò vincendo il doppio misto, in coppia con Elizabeth Ryan. L'edizione 1927 confermò l'egemonia francese con il successo di Lacoste su Tilden (11-9 6-3 11-9). Nel 1928 Henri Cochet vinse per la seconda volta, sconfiggendo Frank Hunter. Fu l'ultima edizione vinta da un francese. Nel 1929 Bill Tilden conquistò il suo settimo titolo battendo Hunter, eguagliando così Larned e Sears.

Bill Tilden partecipò per l'ultima volta agli U.S. National Championships nel 1930, in cui fu sconfitto da John Doeg, che poi vinse il torneo contro Frank Shields. Nel 1931, Tilden si impegnò nell'emergente circuito professionista e non poté più partecipare gli U.S. National Championships, riservato ai dilettanti. Fu il giovane Ellsworth Vines a vincere il torneo, dopo essere stato sotto di due set in semifinale contro Fred Perry. Vines conservò il titolo contro Henri Cochet nel 1932. Nel 1933, l'australiano Jack Crawford vinse l'Australian Championships, gli Internazionali di Francia e Wimbledon. Questi tre tornei e gli U.S. National Championships erano già considerati i più importanti nel panorama del tennis mondiale. Stanco per la lunga stagione agonistica e desideroso di tornare in Australia, Crawford accettò di partecipare agli U.S. National Championships, solo su pressione della sua federazione. I mezzi di informazione del tempo cominciarono a interessarsi alla sua possibile impresa di vincere i quattro tornei di tennis più importanti in un anno solare, impresa a cui diedero il nome di "Grande Slam". Tuttavia Crawford fu sconfitto in finale da Fred Perry in cinque set (6-3, 11-13, 4-6, 6-0, 6-1) e il concetto di Slam fu dimenticato per qualche anno.

L'anno seguente Fred Perry conservò il suo titolo. Infortunato, non poté difendere il suo titolo nel 1935 e Wilmer Allison vinse contro Sidney Wood. Perry ebbe la rivincita nel 1936 sconfiggendo Donald Budge col punteggio di 2-6, 6-2, 8-6, 1-6, 10-8 annullando due palle match. Donald Budge vinse il torneo l'anno seguente. Nonostante le proposte di aderire al circuito professionista, Budge decise di rimanere un altro anno nel circuito amatoriale per vincere tutti e quattro i tornei dello Slam nello stesso anno Riuscì a vincere l'Australian Championships, il Roland Garros e Wimbledon. Si ritrovò nella stessa situazione di Jack Crawford 1933 e i media riutilizzarono il termine Grande Slam. Nel torneo americano perse un solo set, in finale contro Gene Mako, suo compagno di doppio, e quindi Budge fu il primo a realizzare il Grande Slam. Nello stesso anno vinse anche il doppio misto. Lo statunitense Bobby Riggs vinse l'ultima edizione prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Come durante la prima guerra mondiale, e a differenza degli altri tre tornei del Grande Slam, gli U.S. National Championships non furono interrotti, ma vi parteciparono molti meno giocatori, quasi tutti degli Stati Uniti, tra cui alcuni dei migliori non poterono competere perché impegnati in attività militari. Era politica del governo degli Stati Uniti di utilizzare gli eventi sportivi per sostenere il morale della popolazione. Durante questi tempi difficili, i vincitori furono Don McNeill (1940), Bobby Riggs (1941), Ted Schroeder nel 1942, Joseph R. Hunt nel 1943, Frank Parker nel 1944 e nel 1945.

I primi tornei femminili

Le donne fecero la loro prima apparizione nel 1887, in un torneo tenutosi a Filadelfia, vinto da Ellen Hansell; quest'ultima non riuscì a conservare il suo titolo perdendo l'anno seguente contro Bertha Townsend. Townsend vinse anche le edizioni del 1888 e 1889 prima di essere detronizzata da Ellen Roosevelt, cugina del futuro presidente Franklin Delano Roosevelt. L'anno seguente Roosevelt fu sconfitta nel challenge round dalla irlandese Mabel Cahill, prima non statunitense a vincere il torneo. Sempre nel 1890 si iniziò a giocare al meglio dei cinque set, formula di solito riservata agli uomini. Questo formato fu mantenuto fino al 1901. Nel 1892 la Cahill riuscì a conservare il suo titolo dopo una battaglia di cinque set contro Elizabeth Moore. Cahill rinunciò a difendere il titolo l'anno successivo, e il torneo fu vinto da Aline Terry.

Da Molla Bjurstedt Mallory a Helen Wills

Molla Bjurstedt Mallory nel 1924; con otto titoli nel singolare femminile detiene ancora il record di titoli

L'edizione del 1915 vide la prima vittoria della norvegese Molla Bjurstedt Mallory, che si era trasferita negli Stati Uniti solo quell'anno, e che, sconosciuta ai più, aveva iniziato a sorpresa a vincere tornei. Mallory vinse gli US Championships per quattro anni consecutivi. Fu eliminata in semifinale nell'edizione 1919 da parte della statunitense Marion Zinderstein, poi sconfitta in finale da Hazel Hotchkiss Wightman. Ci volle solo un anno perché Molla Mallory Bjurstedt tornasse a vincere il titolo, prendendosi la sua rivincita contro la Zinderstein in finale. Vinse anche le successive due edizioni. Nel 1921 eliminò al secondo turno la francese Suzanne Lenglen, alla prima trasferta in America.

Stanca e non in ottima salute, fu un incontro difficile per la Lenglen, che non perdeva una partita dalla fine della guerra; di fronte a quasi 8.000 spettatori presenti alla partita, un record per un evento sportivo femminile, la Lenglen, dopo aver perso il primo set 6-2, abbandonò la partita all'inizio del secondo. Questo permise a Molla Bjurstedt Mallory di procedere verso la finale dove sconfisse Mary Kendall Browne. Nel 1922, si impose contro Helen Wills all'età di soli 17 anni. Questa si prese la sua rivincita contro Mallory nell'edizione 1923, e nel 1924 sconfisse di nuovo la norvegese vincendo anche il doppio femminile con Hazel Hotchkiss Wightman e il doppio misto insieme a Vinnie Richards. Nel 1925 vinse il suo terzo titolo consecutivo nel singolare femminile battendo Kitty McKane.

Helen Wills succedette alla Mallory nel dominio degli US Open

L'edizione 1926 fu caratterizzata dalla mancanza di Helen Wills, a causa di una appendicectomia, che aprì la strada alla Mallory per vincere il suo ottavo U.S. National Championships a 42 anni, stabilendo due record, sia il numero di titoli, sia l'età, tuttora imbattuti. La finale che la contrappose a Elizabeth Ryan fu uno dei match più mozzafiato della storia del torneo: la Mallory salvò un match point prima di vincere con il punteggio di 3-6, 6-4, 12-10. Nel 1927, Helen Wills, ritornata nel torneo, vinse la sua quarta corona di fronte alla britannica Betty Nuthall. Mantenne il suo titolo l'anno seguente contro Helen Jacobs, completando un anno molto positivo avendo già vinto gli Internazionali di Francia e Wimbledon (non aveva invece partecipato agli Australian Championships).

Nel 1929 la Wills si ripeté ottenendo il suo terzo titolo consecutivo ai danni di Phoebe Holcroft, dopo aver inflitto un 6-0, 6-0 alla quarantacinquenne Mallory in semifinale. Tuttavia, non poté competere per vincere il quarto titolo consecutivo e Betty Nuthall colse l'occasione per diventare la prima britannica a trionfare in America. Nel 1931, Helen Wills tornò e riconquistò il suo trono a scapito di Eileen Bennett. A soli 26 anni, aveva già vinto sette titoli degli U.S. National Championships e sembrava destinata a superare le prestazioni della norvegese Mallory, e iniziò il 1932 con i successi negli Internazionali di Francia e a Wimbledon. Tuttavia, fu costretta a saltare il torneo americano ed Helen Jacobs ne approfittò vincendo contro Carolin Babcock. Nel 1933 Helen Wills ebbe un'altra possibilità di conquistare l'ottavo titolo. In finale, contro Helen Jacobs, fu però costretta al ritiro per mal di schiena nel terzo set, dopo aver perso il primo 8-6 e vinto il secondo per 6-3.

Questo ritiro fu fortemente criticato dalla stampa che evidenziò la mancanza di fair play da parte della giocatrice. Fu quella l'ultima apparizione agli U.S. Championships di Helen Wills. Nel 1934 Helen Jacobs vinse il suo terzo titolo ed un quarto nel 1935: in entrambe le occasioni battendo in finale Sarah Palfrey. Questa perse anche la finale del 1936 contro Alice Marble. L'edizione 1937 fu caratterizzata da un finale inaspettata tra la cilena Anita Lizana e la polacca Jadwiga Jędrzejowska, che riuscirono a superare le due finaliste dell'anno precedente. Per la prima volta nella storia del torneo femminile, nessuna statunitense era presente in finale. La cilena vinse facilmente e divenne la prima giocatrice sudamericana a vincere un torneo del Grande Slam.

Nel 1938 continuò il declino di Helen Jacobs, eliminata al terzo turno, e Alice Marble vinse il torneo per la seconda volta, uscendo indenne da una semifinale molto combattuta (5-7, 7-5, 7 5) contro Sarah Palfrey, in cui dovette salvare due match point. Alice Marble mantenne il titolo nel 1939 e nel 1940 contro Helen Jacobs. Le altre edizioni disputate durante la seconda guerra mondiale videro la vittoria di Sarah Palfrey nel 1941 e nel 1945, e di Pauline Betz nel 1942, 1943 e 1944.

Egemonia americana del dopoguerra (1946-1955)

Jack Kramer ha vinto il titolo nel 1946 e nel 1947 prima di diventare professionista
Maureen Connolly ha vinto il titolo dal 1951 al 1953 completando in quest'ultimo anno il Grande Slam

Dopo i tempi difficili della seconda guerra mondiale, il tennis internazionale riprende la sua attività a partire dal 1946 con la disputa degli altri tre tornei del Grande Slam, mentre gli U.S. National Championships tornano al suo standard pre-guerra e vedono il ritorno di giocatori stranieri tra i suoi partecipanti. Tuttavia, questo non impedisce ai giocatori americani di dominare fortemente il periodo post-bellico. Jack Kramer, che era stato assunto come militare, torna nel mondo del tennis e vince gli U.S. National Championships contro Tom Brown.

Durante il suo ultimo anno nel circuito amatoriale nel 1947 conserva il suo titolo agli U.S. National Championships, recuperando un gap in finale di due set a zero contro Frank Parker (4-6, 2-6, 6-1, 6-0, 6-3). A succedergli è il giovane e talentuoso Pancho Gonzales: che all'età di venti anni batté Eric Sturgess. Seguendo la stessa strada di Kramer, gioca un altro anno nel circuito amatoriale, il tempo di vincere contro Ted Schroeder (16-18, 2-6, 6-1, 6 -2, 6-4). La partenza di Gonzalez insieme a quella di Kramer e Frank Parker verso il circuito professionistico indebolisce il dominio americano nel circuito amatoriale.

Tuttavia, un altro americano, Arthur Larsen, riesce a vincere battendo in finale Herbert Flam. L'anno successivo lo vede opposto al dilettante australiano Frank Sedgman che realizza il Grande Slam in doppio insieme a Ken McGregor, che vince il singolare degli U.S. National Championships battendo Vic Seixas e anche il doppio misto. Egli conservò il suo titolo l'anno seguente contro Gardnar Mulloy vincendo anche il doppio misto, ma perdendo la finale di doppio che non gli permette di conquistare il secondo Grande Slam consecutivo. Tony Trabert ripristina il dominio americano nel 1953 sconfiggendo Vic Seixas. Questi si ritira a 31 anni con la sua tredicesima apparizione al torneo vincendo il singolare nel 1954 contro Rex Hartwig, e il doppio con Tony Trabert. Nel 1955 Tony Trabert chiude il "piccolo Slam" dopo aver vinto gli Internazionali di Francia e Wimbledon.

Tra le donne Pauline Betz, che ha dominato il tennis femminile durante la seconda guerra mondiale, vince il primo U.S. National Championships del dopoguerra battendo Doris Hart (11-9, 6-3). L'anno seguente fu Louise Brough a vincere il torneo battendo in finale Margaret Osborne duPont (8-6, 4-6, 6-1), la sua compagna di doppio con la quale vince il doppio femminile. Margaret Osbourne si prende la sua rivincita nel 1948, dopo una finale combattuta vinta per 4-6, 6-4, 15-13. L'egemonia americana sul torneo prosegue con la seconda e la terza vittoria contro Margaret Osborne duPont di Doris Hart nel 1949 e nel 1950, questa sancisce la nona vittoria consecutiva in doppio di Margaret Osborne e Louise Brough (un record). Margaret Osborne vince anche l'edizione 1941 con Sarah Palfrey conquistando il decimo titolo consecutivo nel doppio. Nel 1951, la giovane Maureen Connolly vince il suo primo U.S. National Championships pochi giorni prima del suo 17º compleanno.

Non ci vuole molto per confermare il suo crescente predominio vincendo a Wimbledon e gli U.S. National Championships contro Doris Hart. Tuttavia, è nel 1953 che raggiunge la più grande impresa della sua carriera. Arriva agli U.S. National Championships dopo aver vinto gli Australian Championships, Roland Garros e Wimbledon, avendo perso un solo set in tre tornei. Vincendo in finale a Forest Hills contro Doris Hart, che aveva già battuto nella finale di Wimbledon e Roland Garros, realizza il primo Grande Slam della storia del tennis femminile. L'americana, mentre cavalcava il suo cavallo, poco prima degli U.S. National Championships, dopo aver vinto Roland Garros e Wimbledon, fu investita da un camion e gravemente ferita alla gamba destra: questo grave incidente la costrinse a porre fine alla sua carriera. Doris Hart, che aveva perso le ultime due finali del Grande Slam vinse il titolo americano dell'edizione 1954 contro Louise Brough. Questa conquistò il titolo nel 1955 contro l'inglese Pat Ward, prima non-americana a raggiungere la finale degli U.S. National Championships dal 1938.

L'era australiana

Il successo di Trabert è l'ultimo successo americano. Fino al 1968, per dodici edizioni, nessun giocatore americano riesce a vincere. Sono gli australiani, già finalisti con Sedgman e Ken Rosewall nel 1955, a dominare il torneo. Nel 1956 Lew Hoad riesce a vincere agli Australian Championships, Roland Garros e Wimbledon, e quindi arriva a Forest Hills con la possibilità di realizzare per la seconda volta nella storia un Grande Slam. In finale era opposto a Rosewall battuto già in Australia e Wimbledon, ma pur vincendo il primo set fu sconfitto in quattro col punteggio di 4-6, 6-2, 6-3, 6-3. Nell'anno successivo la finale oppone due nuovi australiani: Malcolm Anderson che vince contro Ashley Cooper. Quest'ultimo si prende la sua rivincita l'anno successivo dopo una lunga finale (6-2, 3-6, 4-6, 10-8, 8-6) realizzando il "piccolo Slam". Neale Fraser estende l'egemonia australiana sconfiggendo Alex Olmedo, infortunato alla spalla nel 1959. L'anno successivo è stato caratterizzato dalla rivalità tra Fraser e Rod Laver. Quest'ultimo vince prima l'Australian Championships, ma Fraser ottiene la sua rivincita a Wimbledon e agli U.S. National Championships.

Laver fallisce di nuovo in finale contro Roy Emerson nel 1961, infine, nel 1962, Rod Laver si presenta a Forest Hills dopo aver vinto gli Australian Championships, Roland Garros e Wimbledon. Perde un set prima della finale dove incontra Emerson per la rivincita dell'anno precedente. Vince in quattro set col punteggio di 6-2, 6-4, 5-7, 6-4 e diventa il secondo giocatore della storia a completare il Grande Slam. Con questa performance l'anno successivo può aderire al circuito professionale. L'edizione del 1963 vede di fronte il messicano Rafael Osuna e Frank Froehling, il primo americano a raggiungere la finale dal 1955. La stagione 1964 vede il ritorno degli australiani tra cui Roy Emerson di nuovo al suo miglior livello, che batte per tre volte Fred Stolle nelle finali dell'Australian Championships, Wimbledon e U.S. National Championships. Nel 1965, Manuel Santana diventa il primo spagnolo a vincere gli U.S. National Championships battendo in finale Cliff Drysdale. Fred Stolle ripristina il dominio australiano nel 1966 vincendo contro John Newcombe. Quest'ultimo s'impone l'anno successivo nell'ultima edizione degli U.S. National Championships aperta solo ai giocatori dilettanti.

Tra le donne l'edizione 1956 ha visto il successo di Shirley Fry contro Althea Gibson, ma quest'ultima vinse gli U.S. National Championships l'anno successivo diventando la prima afro-americana a vincere in campo femminile. L'edizione 1957 vede la conquista dell'ultimo titolo nel doppio femminile da parte di Louise Brough e Margaret Osborne. Complessivamente hanno vinto questo torneo dodici volte (tredici in totale per Margaret Osborne che detiene ancora il record), stabilendo un record senza pari per una squadra di doppio. In singolare, la Gibson conserva il suo titolo nel 1958 contro Darlene Hard. Dopo questa stagione decise di abbracciare il circuito professionale. Le succede la brasiliana Maria Bueno che vinse il torneo senza cedere un solo set. La Bueno è stata la prima non statunitense a vincere il torneo dal 1937. Tuttavia fu sconfitta l'anno seguente da Darlene Hard. Questa si ripete l'anno successivo vincendo contro la britannica Ann Haydon-Jones nel 1961. Il 1962 ha visto l'esplosione sul circuito dell'australiana Margaret Smith Court che ha vinto tre titoli del Grande Slam, tra cui la U.S. National Championships. Con la sconfitta in finale dell'australiana nel 1963, Maria Bueno vince il suo secondo titolo e il terzo nell'edizione successiva contro l'americana Carole Caldwell Graebner battuta in finale per 6-0, 6-1 in appena 25 minuti di gioco.

L'era Open

Con l'inizio dell'era Open e la graduale apertura di tutti i tornei ai professionisti, gli U.S. National Championships cambiano il loro nome in US Open.

Le prime edizioni dell'era Open

Il primo torneo degli US Open aperto ai professionisti fu vinto da Arthur Ashe che diventa il primo afro-americano a vincere il torneo contro Tom Okker, battuto in finale col punteggio di 14-12, 5-7, 6-3, 3-6, 6-3, ma anche il primo americano a vincere dal 1955. L'anno successivo è stato caratterizzato dall'egemonia dell'australiano Rod Laver, che si presenta a Forest Hills dopo aver vinto gli Australian Open, Wimbledon e gli Open di Francia. In questa occasione realizza il suo secondo Grande Slam, dopo quello del 1962. Laver raggiunge la finale degli US Open senza troppe difficoltà tranne che nel quarto turno dove è costretto al quinto set nel match contro Dennis Ralston. Tuttavia, a causa della pioggia persistente, la finale è rinviata dalla consueta domenica al martedì successivo. Davanti a soli 3.708 spettatori e in una partita costellata da diverse interruzioni per cattivo tempo, Laver realizza il Grande Slam vincendo contro Tony Roche. Laver non riuscirà più a conquistare il trofeo americano. Nel 1970 a vincere è il quasi trentaseienne Ken Rosewall. L'anno 1971 segna la fine dell'era del dominio australiano agli US Open. Infatti Laver, Rosewall ed Emerson decisero di non ritornare più, mentre John Newcombe venne sconfitto al primo turno da Jan Kodeš, il vincitore degli Internazionali di Francia. Kodes è riuscito ad arrivare in finale dove è stato sconfitto dall'americano Stan Smith. Questa edizione segna anche l'introduzione del tie-break sul punteggio di 6-6: ad aggiudicarsi il set è il giocatore che per primo riesce a vincere 7 punti o 2 in più dell'avversario. A differenza degli altri tornei del Grande Slam, il tiebreak agli US Open è presente anche nel set decisivo. L'edizione 1972 segna il grande ritorno di Arthur Ashe che arriva in finale, ma non riesce a battere il rumeno Ilie Năstase che vince il suo primo titolo del Grande Slam dopo due sconfitte agli Internazionali di Francia e a Wimbledon nel 1971 e 1972. Nel 1973, l'Australia ritorna vincitrice con il successo di John Newcombe, il più giovane rappresentante dei tennisti australiani che sconfigge Jan Kodeš.

Tra le donne il primo titolo nell'era Open è stato vinto dall'inglese Virginia Wade che ha sconfitto in finale Billie Jean King per 6-4, 6-2, stanca dalle sue precedenti due partite finite in tre set. L'anno seguente, la testa di serie nº 2 Margaret Smith Court domina la concorrenza (ridotta per l'assenza di Ann Haydon-Jones) vincendo il titolo senza perdere nessun set. In finale è necessario un 6-2, 6-2 per battere Nancy Richey. Nello stesso anno vince anche gli Open di Francia e gli Australian Open. L'anno successivo riuscì a vincere i primi tre titoli del Grande Slam e si presenta agli US Open con la possibilità di realizzare il secondo Grande Slam della storia del tennis femminile. Sulla strada per la finale, perde solo tredici giochi e infine vince 6-2, 2-6, 6-1 contro Rosie Casals. Nello stesso anno vince anche nel doppio femminile e nel doppio misto. Nel 1971, Billie Jean King riesce a trionfare a New York battendo Rosie Casals, mentre Margaret Smith Court è costretta ad abbandonare il torneo a causa della sua gravidanza. La King mantiene il suo titolo l'anno seguente contro Kerry Reid. Nel 1973 il tennis femminile viene valorizzato ulteriormente con l'equa ripartizione dei premi tra le edizioni femminile e quelle maschile, primo Slam ad attuarla ed in vigore da allora in ogni successiva edizione. Nello stesso anno vi è stata l'esibizione nota come Battaglia dei Sessi con la vittoria della King contro Bobby Riggs. Tuttavia, essa perde il suo titolo americano sconfitta nel quarto turno da Julie Heldman. È Margaret Smith Court a vincere battendo in finale la sua connazionale Evonne Goolagong (3-6, 6-3, 7-5). Quest'ultima ha perso la finale dell'edizione del 1974 con lo stesso punteggio, ma contro Billie Jean King.

Da Forest Hills a Flushing Meadows

Lo stadio Arthur Ashe, centrale dell'USTA National Tennis Center

L'anno 1974 è stato dominato dal giovane americano Jimmy Connors. Connors schiaccia letteralmente la concorrenza vincendo 99 partite su 103 compresi gli Australian Open e Wimbledon. Allo US Open conferma la sua posizione dominante infliggendo una pesante sconfitta (6-1, 6-0, 6-1) al veterano Ken Rosewall. Ancora oggi rimane la vittoria più rapida in una finale del singolare maschile. Gli spettatori presenti alla finale maschile erano 15,303 per un totale di 153,287 nei 12 giorni del torneo. L'edizione del 1974 è l'ultima a giocarsi sull'erba. Gli organizzatori del torneo decisero di giocare gli US Open sulla terra verde americana (chiamata Har-Tru) l'anno successivo.

Questa terra verde è differente da quella europea per il suo colore (verde e non arancione) e la sua maggiore velocità. A causa di questa modifica, le condizioni di gioco non sono state più le stesse e permisero agli specialisti della terra rossa di sperare di vincere gli US Open. Questo è il caso dello spagnolo Manuel Orantes che conquista il trofeo a spese di Jimmy Connors nel 1975. Tuttavia la sua migliore performance l'ha disputata in semifinale rimontando sotto due set a zero e poi un gap di cinque giochi a zero nel quarto set contro un altro specialista della terra rossa, l'argentino Guillermo Vilas (4-6, 1-6, 6-2, 7-5, 6-4). Nel 1976 Jimmy Connors vince il suo secondo titolo battendo Björn Borg, ancora il migliore giocatore sulla terra rossa e già due volte vincitore al Roland Garros. Nel 1977 a vincere è Guillermo Vilas, che nello stesso anno aveva vinto anche gli Open di Francia.

L'anno successivo il torneo decise ancora una volta di cambiare superficie e abbandonare Forest Hills per trasferirsi a Flushing Meadows Park, nello USTA National Tennis Center. Per la prima volta nella storia dei tornei del Grande Slam si gioca sul cemento. Nella sua prima edizione disputata nella nuova sede, lo US Open è uno dei teatri dei numerosi scontri tra Borg e Connors che competono per la supremazia mondiale. Lo svedese sconfigge Connors a Wimbledon, ma l'americano si prende la sua rivincita nel torneo di casa. Nel 1979 un nuovo americano appare nel panorama del tennis mondiale, è John McEnroe, che vince il suo primo titolo del Grande Slam contro Vitas Gerulaitis. Inoltre riesce a vincere anche nel doppio con Peter Fleming. L'edizione 1980 conferma l'ascesa di McEnroe che per poco non detronizza Borg a Wimbledon. L'americano si prende la sua rivincita nello US Open, dove, per la terza volta, Borg perde in finale col punteggio di 7–6(4), 6-1, 6(5)–7, 5-7, 6-4. Nel 1981 McEnroe continua la sua marcia avendo sconfitto Borg a Wimbledon, battendo di nuovo lo svedese nello US Open. A seguito di questa quarta sconfitta nella finale degli US Open lo svedese si ritirerà a soli 25 anni.

Tra le donne continua la maledizione per Evonne Goolagong. Già finalista negli ultimi due anni, il passaggio sulla terra rossa non le permette di vincere e viene sconfitta nel 1975 dall'americana Chris Evert, l'astro nascente del tennis femminile e particolarmente adatta al gioco sulla terra rossa. Questo dominio è confermato l'anno seguente con la vittoria del titolo cedendo solo dodici giochi in sei partite battendo la Goolagong in finale (6-3, 6-0). Nel 1977 è un'altra australiana, Wendy Turnbull, a sottomettersi alla legge di Chris Evert che vince il suo terzo titolo consecutivo agli US Open diventando l'unica giocatrice ad essersi imposta nei tre anni che gli US Open si sono giocati sulla terra. L'americana ha vinto il torneo senza perdere un set per la terza volta consecutiva battendo in finale Pam Shriver (7-5, 6-4). Tuttavia, l'anno successivo, la Evert ha perso contro la giovane emergente Tracy Austin, che ha vinto il torneo a soli sedici anni diventando la più giovane vincitrice nella storia dello US Open, migliorando il record di May Sutton. Riesce soprattutto a battere la numero uno del mondo Martina Navrátilová, in semifinale prima di battere la Evert in finale. Chris Evert riconquisterà la sua posizione dominante nello US Open vincendo il suo quinto titolo contro Hana Mandlíková. Tuttavia nel 1982 non riesce a raggiungere la finale a causa della sconfitta in semifinale contro la cecoslovacca naturalizzata statunitense Martina Navratilova. Nonostante questa vittoria Martina non riesce a vincere in finale contro Tracy Austin che perde il primo set per 6-1, ma vince gli altri 2 al tie-break. Questa è la prima volta nella storia che la finale femminile è decisa dal tiebreak. Nel 1982 Chris Evert riesce a vincere il suo sesto e ultimo titolo battendo nuovamente la Mandlikova (6-3, 6-1).

Anni ottanta: Lendl, otto finali consecutive tra successo e delusione

Nel 1982, dopo due anni, torna Jimmy Connors, vincendo per la quarta volta gli US Open affrontando il giovane Ivan Lendl, giustiziere di McEnroe in semifinale. L'edizione successiva è contesa tra gli stessi avversari con lo stesso risultato: Connors vince il quinto titolo a 31 anni (6-3, 6(2)–7, 7-5, 6-0). Nel 1984 John McEnroe disputa una delle più esaltanti stagioni dell'era Open con un record di 83 vittorie e 3 sconfitte. Nel corso di tale anno riesce a vincere il suo quarto titolo a New York battendo Ivan Lendl (6-3, 6-4, 6-1), che non riesce per la terza volta di fila a vincere gli US Open. Più che la finale, sono le due semifinali a offrire un favoloso spettacolo con la vittoria di McEnroe contro Connors (6-4, 4-6, 7-5, 4-6, 6-3) e di Lendl contro Pat Cash dopo aver salvato un match point (3-6, 6-3, 6-4, 6(5)–7, 7–6(4)). Infine, il giocatore cecoslovacco riesce a sollevare il trofeo al suo quarto tentativo contro John McEnroe nel 1985, iniziando una serie di tre vittorie consecutive a Flushing Meadows, che cancellano le sue tre sconfitte consecutive tra 1982 e il 1984. Nel 1986 si è imposto contro il connazionale Miloslav Mečíř col punteggio di 6-4, 6-2, 6-0. Questa edizione è anche segnata dall'assenza di giocatori americani in semifinale, la prima volta dal 1972. Nel 1987 Lendl ottiene il suo ultimo titolo agli US Open battendo Mats Wilander nel corso di una lunga finale durata 4 ore 47 minuti. Nel 1988 Wilander si prende la sua rivincita vincendo il titolo dopo una finale di quasi cinque ore (4 ore e 54 minuti, 6-4, 4-6, 6-3, 5-7, 6-4). Con questo titolo realizza il piccolo Slam dopo aver vinto l'Australian Open e gli Open di Francia e si prende il primo posto nella classifica mondiale. Il 1989 è quello della ottava e ultima finale di Lendl a New York dove perde contro il tedesco Boris Becker.

In campo femminile Martina Navratilova domina la stagione 1983 vincendo l'Australian Open, Wimbledon e gli US Open contro la padrona di casa Chris Evert (6-1, 6-3). Questa vittoria per la Navratilova arriva all'undicesima particazione allo US Open. Difende il titolo con successo contro l'eterna rivale, Chris Evert nel 1984 vincendo il suo sesto titolo del Grande Slam di fila. Martina non riuscirà a completare il Grande Slam perché non vince l'Australian Open che si gioca nel mese di dicembre. Nel 1985, la Navratilova ha sconfitto Hana Mandlíková con un punteggio simile alla sua sconfitta nella finale dell'edizione 1981. Ottiene un'altra vittoria nel 1986 battendo Helena Suková (6-3, 6-2). Vince il suo quarto e ultimo titolo nell'edizione 1987 in cui batte Steffi Graf (7-6, 6-1).

Anni novanta: tra Sampras e Agassi

Lo stesso argomento in dettaglio: Rivalità Agassi-Sampras.
Pete Sampras protagonista degli anni novanta
Andre Agassi agli US Open 2005

L'edizione 1990 segna un cambiamento generazionale. Lendl, otto volte finalista perde ai quarti di finale contro Pete Sampras, uno dei due giovani americani, assieme ad Andre Agassi, che riescono a raggiungere la finale. Agassi, già finalista a Parigi pochi mesi prima non riesce a ripetersi e Sampras diventa, in questa occasione, il più giovane giocatore a vincere gli US Open, a soli 19 anni. Presto questi scontri tra i due americani diventeranno un classico.

Tuttavia se una nuova generazione sta emergendo gli US Open 1991 sono stati lo scenario del ritorno trionfale del veterano Jimmy Connors. A 39 anni e numero 174 del mondo riceve una wildcard per partecipare al torneo. Riesce a realizzare l'impresa di arrivare fino alle semifinali, dopo essere stato a un passo dalla sconfitta nel primo turno quando era sotto per due set e tre giochi a zero contro Patrick McEnroe. Finisce per perdere contro Jim Courier, realizzando una delle più grandi prestazioni dell'era Open. Quanto a Courier, questi subisce una pesante sconfitta in finale contro Stefan Edberg col punteggio di 6-2, 6-4, 6-0. Lo svedese conserva il suo titolo l'anno seguente contro Sampras dopo aver giocato tre partite in cinque set consecutivi di cui una contro Michael Chang della durata di cinque ore e 26 minuti (un record all'epoca per una partita del Grande Slam). Sampras riesce a sollevare il trofeo per la seconda volta nel 1993, dopo la vittoria contro Cédric Pioline, sorprendente vincitore su Jim Courier.

L'anno successivo è il grande rivale di Sampras, Agassi, a vincere contro Michael Stich conquistando il suo secondo titolo del Grande Slam dopo Wimbledon nel 1992. Sampras ritorna a Flushing Meadows l'anno successivo prendendosi la rivincita su Andre Agassi dopo la sconfitta nella finale degli Australian Open. Sampras conserva il suo titolo l'anno successivo vincendo la finale contro Michael Chang. Il suo match contro Àlex Corretja nei quarti di finale rimane come uno dei più belli del torneo. La partita dura quattro ore e nove minuti e si conclude con il punteggio di 7–6(5), 5-7, 5-7, 6-4, 7–6(9). Nel 1997, Sampras non riesce a superare il quarto turno perdendo contro Petr Korda. A trionfare è l'australiano Patrick Rafter vittorioso sul britannico Greg Rusedski. Rafter conserva il suo titolo nel 1998 battendo Sampras in semifinale e il connazionale Mark Philippoussis in finale, realizzato un'inedita tripletta vincendo anche il Canada Masters e Cincinnati Masters: performance eguagliata da Andy Roddick nel 2003 e Rafael Nadal nel 2013. Nel 1999 Andre Agassi vince il torneo battendo Todd Martin per 6-4, 6(5)–7, 6(2)–7, 6-3, 6-2.

L'anno 1988 è stato caratterizzato dall'esplosione di Steffi Graf che arriva agli US Open dopo aver vinto gli Australian Open, Roland Garros e Wimbledon e il torneo di tennis olimpico a Seoul. Così la Graf ha la possibilità di realizzare il Grande Slam d'oro, cioè vincere tutti e quattro i tornei del Grande Slam e la medaglia d'oro olimpica, prestazione mai realizzata prima. Gabriela Sabatini è l'unica che ha sconfitto in questa stagione Steffi Graf. Tuttavia l'argentina non può fare nulla e la Graf vince per 6-3, 3-6, 6-1, ottenendo così il Grande Slam d'oro. Conserva il titolo l'anno seguente, battendo Martina Navrátilová dopo avere sofferto nei primi due set (3-6, 7-5, 6-1). Nel 1990 la Sabatini si prende la rivincita e batte Steffi Graf. L'edizione del 1991 è segnata dall'esplosione della jugoslava Monica Seles che ha appena vinto l'Australian Open e l'Open di Francia (si ritirò da Wimbledon senza una ragione particolare). Allo stesso tempo la Graf è sconfitta per la prima volta prima delle semifinali per mano della diciassettenne Jana Novotná. Quanto alla Seles, questa realizza il piccolo Slam vincendo la finale contro la Navratilova. L'anno seguente conferma il suo status come seria rivale di Steffi Graf e conserva il suo titolo americano battendo quest'ultima in finale. L'anno successivo è stata accoltellata ad Amburgo.

Ci vogliono più di due anni perché la Seles torni nel circuito. Quanto alla Graf, questa ha incrementato il suo bottino di titoli del Grande Slam vincendo lo US Open contro Helena Suková dopo essersi imposta al Roland Garros e a Wimbledon fallendo in finale negli Australian Open contro la Seles. Nel 1994 fu sconfitta in finale da Arantxa Sánchez col punteggio di 1-6, 7–6(3), 6-4. la Graf ottiene la sua rivincita l'anno successivo vincendo contro la Seles giocando il suo primo torneo del Grande Slam dal suo infortunio dell'aprile 1993; la partita mantiene le promesse e diventa un match spettacolare finito col punteggio di 7–6(6), 0-6, 6-3. La finale dell'edizione 1996 oppone nuovamente di fronte le due rivali, ma, questa volta la tedesca vince facilmente per 7-5, 6-4 vincendo il suo quinto e ultimo US Open (ha vinto il suo ultimo titolo del Grande Slam gli Open di Francia 1999. L'edizione del 1997 è l'occasione per un rinnovamento generazionale con l'arrivo sul circuito della svizzera Martina Hingis che ha vinto l'Australian Open e Wimbledon ad appena sedici anni. La Hingis vince pure gli US Open dove sconfigge la giovane americana (17) Venus Williams per 6-0, 6-4. L'edizione 1998 è stata vinta dall'americana Lindsay Davenport.

Il nuovo millennio

Roger Federer dominatore dal 2004 al 2008

Il 2000 vede il ritorno di Pete Sampras, nonché l'emergere di una nuova generazione di tennisti. L'atto finale oppone di fronte Sampras e il giovane russo Marat Safin che ha vinto la partita per 6-4, 6-3, 6-3. L'anno seguente Sampras è riuscito ad arrivare in finale battendo Pat Rafter, Andre Agassi durante una partita di rara intensità, e Marat Safin in semifinale, tuttavia, non riesce a superare l'australiano Lleyton Hewitt che si aggiudica il titolo.

Nel 2002 Sampras vince a sorpresa il torneo battendo in finale il suo vecchio rivale Andre Agassi. Sampras non annuncia subito il ritiro, ma non giocherà alcun torneo dopo questi US Open. Lo US Open 2003 incorona il giovane americano Andy Roddick che aveva appena vinto il Canada Masters e Cincinnati Masters. Dal 2004 al 2008, lo svizzero Roger Federer domina cinque edizioni consecutive degli US Open e raggiunge anche la sesta finale consecutiva contro Juan Martin Del Potro perdendola solamente al quinto set. Nel 2010 si assiste invece alla vittoria di Rafael Nadal che con quel titolo completa il suo Career Grand Slam (ovvero vincere almeno una volta tutti e quattro i torneo tornei del Grande Slam nella propria carriera).

L'anno successivo è Novak Djokovic a trionfare in una splendida finale giocata contro lo spagnolo Nadal. Il 2012 vede la prima vittoria in un torneo del Grand Slam da parte dello scozzese Andy Murray che batte in finale al quinto set Djokovic. Nadal torna al successo nel 2013, sconfiggendo ancora Djokovic in finale (dopo averlo già fatto anche nella finale di tre anni prima). Il 2014 riserva al torneo una sorpresa incredibile: Marin Cilic sconfigge prima lo svizzero Federer, che era considerato uno dei grandi favoriti, in semifinale e poi si aggiudica il titolo sconfiggendo Kei Nishkori in finale con un triplice 6-3. Il 12 settembre 2015 è invece un giorno storico per il tennis italiano allo US Open, perché per la prima volta due giocatrici italiane si affrontano in una finale di un torneo del Grande Slam; si tratta di Flavia Pennetta, già semifinalista a New York nel 2013, e Roberta Vinci, che nella semifinale del giorno precedente ha sconfitto la numero uno del mondo e favoritissima del torneo Serena Williams.

Dopo avere infatti conquistato i primi tre titoli Slam della stagione Serena è lanciata per completare il Grande Slam conquistando anche New York, sogno che però si infrange dopo avere perso la semifinale con la Vinci per 6-2 4-6 4-6. Fra le due in finale avrà la meglio Flavia che conquista così il primo Slam della carriera e, a seguito di questa incredibile impresa, annuncia il ritiro a fine stagione.

Il dominio di Roger Federer

Nel 2004 inizia il dominio dello svizzero di Basilea Roger Federer. Per cinque edizioni si imporrà su tutti senza che ci sia stato un avversario a batterlo. Nel 2004 sconfigge in finale Lleyton Hewitt per 6-0, 7–6(3), 6-0. L'anno successivo batte Andre Agassi e nel 2006 sconfigge Andy Roddick. Nel 2007 a contendergli il titolo a Flushing Meadows è Novak Đoković che però viene sconfitto per 7–6(4), 7–6(2), 6-4. L'ultima vittoria lo svizzero l'ha ottenuta nel 2008 battendo Andy Murray, alla sua prima finale in un torneo del Grande Slam. Nel 2009 Federer raggiunge la sua sesta finale consecutiva a New York, proprio come gli era accaduto l'anno precedente a Wimbledon, e, proprio come a Wimbledon, la perde a vantaggio del nuovo campione argentino Juan Martin Del Potro per 6-3 6(5)–7 6-4 6(4)–7 2-6.

Kim Clijsters, vincitrice di tre US Open, di cui due consecutivi (2009 e 2010)

L'avvento delle belghe, Kim Clijsters e Justine Henin

In campo femminile a contendersi il titolo sono le belghe Kim Clijsters e Justine Henin-Hardenne che vincono rispettivamente negli anni: 2005 (contro Mary Pierce per 6-3, 6-1), 2009 (contro Caroline Wozniacki per 7-5, 6-3), 2010 (contro Vera Zvonarëva per 6-2, 6-1); e nel 2003 (contro Clijsters per 7-5, 6-1) e 2007 (contro Svetlana Kuznecova per 6-1, 6-3).

Anni 2010

2010-2012: Nadal, Djokovic e Murray

Nel 2010 lo spagnolo Rafael Nadal vince il suo primo US Open battendo in finale Novak Đoković, che aveva sconfitto Federer nel turno precedente dopo aver salvato due match point. Con questo successo, Rafael Nadal entra così nel club dei giocatori che hanno vinto in carriera tutti e quattro i titoli del Grande Slam. Il 2011 è un remake della precedente edizione. Infatti ancora una volta Djokovic è costretto in semifinale contro Federer a salvare due match point, ma questa volta vince il titolo contro Rafael Nadal in una finale di rara intensità. Nel 2012 il britannico Andy Murray riesce a vincere la sua prima finale del Grande Slam dopo quattro sconfitte, battendo Djokovic in una finale di quasi cinque ore col punteggio di 7-6, 7-5, 2-6, 4-6, 6-2.

2015: Pennetta e Vinci, prima finale italiana in un Grande Slam

Nel 2015 le due italiane Flavia Pennetta e Roberta Vinci giungono a sorpresa in finale. Vince Flavia Pennetta 7-6, 6-2, dopo aver battuto in semifinale la numero 2 al mondo la rumena Simona Halep con il punteggio di 6-1, 6-3; mentre Roberta Vinci ha sconfitto in rimonta la numero 1 Serena Williams per 2-6, 6-4, 6-4.

2016-2017: Wawrinka, Kerber, Nadal e Stephens

Nell'edizione 2016 il singolo viene vinto da Angelique Kerber: è la seconda vittoria in un torneo Slam della stagione per la tedesca, la quale si è anche aggiudicata la medaglia d'argento alle Olimpiadi di Londra. Kerber supera in finale Karolína Plíšková con il punteggio di 6-3, 4-6, 6-3, dovendo recuperare uno svantaggio di 1-3 nell'ultimo parziale. Il singolo maschile, invece, è conteso tra il pluricampione Novak Đoković e Stan Wawrinka. Nonostante i pronostici a favore del serbo, l'elvetico trionferà in rimonta per la terza volta in carriera in un torneo del Grande Slam con lo score 6(1)-7, 6-4, 7-5, 6-3. Sarà l'ultimo titolo di tale portata per Wawrinka.

Il 2017 vede il ritorno di Rafael Nadal e la prima volta di Sloane Stephens. Lo spagnolo vince il suo terzo titolo a New York contro la sorpresa Kevin Anderson per 6-3, 6-3, 6-4. Inoltre, Nadal non è costretto ad affrontare nessun tennista della top 20, tra cui l'eterno rivale Roger Federer (nº 3 del mondo), in quanto lo svizzero viene sconfitto nei quarti di finale da Juan Martín del Potro, sconfitto a sua volta proprio dal maiorchino in semifinale con il punteggio di 4-6, 6-0, 6-3, 6-2. La finale femminile è tra la Stephens, che gioca con il ranking protetto, e la connazionale Madison Keys, dove la prima ha nettamente la meglio con lo score 6-3, 6-0. Tuttavia, quest'edizione è caratterizzata dalla totale assenza delle giocatrici top 10 nei turni finali, ad eccezione di Venus Williams che giunge in semifinale, poi sconfitta da Stephens.

2018-2019: l'ascesa di Naomi Osaka e Bianca Andreescu

Naomi Ōsaka trionfa nel 2018 e nel 2020

Nel 2018 il trofeo viene vinto da un rinato Novak Đoković, che supera l'argentino Juan Martín del Potro, con il punteggio di 6-3, 7–6(4), 6-3. La semifinale è un rematch dell'edizione precedente, dove del Potro affronta nuovamente Rafael Nadal, il quale, sotto di set per 6(3)–7 2-6, si ritira. La finale femminile passa, invece, alla storia. Difatti, la campionessa Slam Serena Williams cerca il tanto atteso 24° Slam, mentre l'avversaria è Naomi Ōsaka, prima nipponica a raggiungere la finale. L'esito è a favore di quest'ultima per 6-2, 6-4, la quale diventa la prima asiatica ad aggiudicarsi un titolo del Grande Slam, accolta negativamente pubblico.

Nel 2019 trionfa nuovamente Rafael Nadal superando il russo Daniil Medvedev dopo una dura lotta: 7-5, 6-3, 5-7, 4-6, 6-4. Nel singolo donne si rivede nuovamente Serena Williams, costretta ad affrontare la nuova stella del tennis Bianca Andreescu. Nonostante i pronostici, sarà Andreescu a trionfare sulla pluricampionessa per 6-3, 7-5: diventa, così, la prima millennial e la prima canadese a vincere uno Slam.

2020: il trionfo di Dominic Thiem e il bis di Osaka

La prima edizione del nuovo decennio vede come campione l'austriaco Dominic Thiem, vittorioso su Alexander Zverev (2-6, 4-6, 6-4, 6-3, 7–6(6)). Se il tedesco non ha dovuto affrontare nessun top 20, Thiem ha superato con qualche difficoltà il top 10 Daniil Medvedev, finalista dell'edizione 2019, in semifinale. Il singolare viene vinto, anch'esso in rimonta, per la seconda volta da Naomi Ōsaka con il punteggio di 1-6, 6-3, 6-3 ai danni di Viktoryja Azaranka. La bielorussa, ai margini dei tornei di grande livello dal post-maternità, ritrova una finale del Grande Slam dopo otto anni, grazie anche alla vittoria sulla top 10 Serena Williams in semifinale e la connazionale Aryna Sabalenka (secondo turno, nº 11 del mondo). Dall'altra parte del campo, Osaka si porta a casa uno Slam per il terzo anno consecutivo (2 US Open e un Australian Open).

Il 2021 vede a sorpresa la sconfitta del favoritissimo Đoković contro il già finalista Medvedev, che vince il suo primo major togliendo così al serbo la possibilità di diventare il secondo tennista professionista della storia a realizzare il Grande slam (per la prima volta in carriera infatti Đoković aveva vinto i primi tre Slam di fila). Il femminile invece è vinto dalla britannica Emma Raducanu, anch'essa al primo trionfo, oltre che alla prima finale, in uno slam.

Il 2022 è segnato dall'assenza di Đoković a causa del divieto di entrata negli Stati Uniti per i non vaccinati contro il COVID-19 e dal primo trionfo in carriera di Carlos Alcaraz in uno Slam. Lo spagnolo ha battuto in finale Casper Ruud, già finalista al Roland Garros, in quattro set per un punteggio di 6-4, 2-6, 7-6(1), 6-3. Nel femminile invece la vittoria è andata a Iga Świątek, alla quarta affermazione nei tornei del Grande Slam nonché alla prima negli States, dopo aver battuto in due set Ons Jabeur.

L'US Open è uno dei tornei di tennis più prestigiosi al mondo e si svolge negli Stati Uniti d'America. Questo torneo fa parte del Grande Slam e si tiene ogni anno a Flushing Meadows, nel Queens, New York. L'US Open attira i migliori giocatori di tennis da tutto il mondo, che si sfidano per il titolo in diverse categorie, tra cui singolare maschile e femminile, doppio maschile e femminile, e doppio misto.

Il torneo si svolge su campi in cemento, che offrono un gioco veloce e spettacolare. Gli spettatori possono godere di partite emozionanti e di alto livello, mentre i giocatori lottano per la vittoria e per raggiungere la finale.

L'atmosfera dell'US Open è unica e coinvolgente, con un pubblico appassionato e rumoroso che sostiene i propri giocatori preferiti. Oltre alle partite, il torneo offre anche una varietà di attività e intrattenimento per i visitatori, come concerti, esposizioni e ristoranti.

L'US Open è un evento sportivo di grande importanza e richiama l'attenzione di milioni di spettatori in tutto il mondo. È un'occasione per ammirare i talenti dei migliori tennisti del mondo e per vivere l'emozione del tennis ad alti livelli.