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Stat.

 TotalIn casaFuori casa
Partite disputate 10 5 5
Wins 6 3 3
Draws 4 2 2
Losses 0 0 0
Goals for 22 13 9
Goals against 6 2 4
Clean sheets 6 3 3
Failed to score 1 0 1

La nazionale di calcio del Belgio (Belgisch voetbalelftal in olandese, équipe de Belgique de football in francese), i cui calciatori sono conosciuti con il soprannome di Diavoli Rossi per via del colore delle maglie, è la rappresentativa calcistica del Belgio ed è posta sotto l'egida della Federazione calcistica belga.

Ha partecipato a quattordici edizioni del campionato mondiale, ottenendo come migliore risultato il terzo posto a Russia 2018, e sei edizioni del campionato europeo, ottenendo come miglior risultato la finale persa contro la Germania a Italia 1980; ha inoltre vinto il torneo olimpico nell'edizione casalinga del 1920.

Nella classifica mondiale della FIFA, istituita nell'agosto del 1993, il miglior posizionamento del Belgio è il 1º posto, ottenuto in due diverse occasioni (da novembre 2015 a marzo 2016 e da settembre 2018 a marzo 2022), mentre il peggiore è il 66º posto dell'aprile 2009; attualmente occupa il 4º posto della graduatoria.

History

1895-1920: gli esordi

Lo stesso argomento in dettaglio: Incontri ufficiali della nazionale di calcio del Belgio.
La nazionale belga nel 1905

Il Belgio fu uno dei primi paesi europei in cui si diffuse la pratica del calcio. Nel 1895 fu fondata in Belgio l'unione nazionale di atletica, l'UBSSA (Union Belge des Sociétés de Sports Athlétiques), antesignana della federazione calcistica del Belgio. L'UBSSA organizzò il primo campionato nazionale nel 1896.

L'esordio ufficiale del Belgio avvenne in occasione del Trofeo Évence Coppée il 1º maggio 1904, quando allo Stadio Vivier d'Oie di Uccle, di fronte a 1.500 spettatori, pareggiò per 3-3 contro la Francia. Venti giorni più tardi le federazioni calcistiche di Francia e Belgio si unirono ad altre cinque federazioni nazionali per costituire la FIFA. All'epoca la nazionale belga era composta da calciatori dei sei o sette club principali del campionato belga.

Dal 1905 il Belgio disputò contro i Paesi Bassi due partite all'anno, una delle quali solitamente ad Anversa e una a Rotterdam. Fino al 1925 la sfida, valevole per la Coppa belga-olandese, era nota come "il derby dei Paesi Bassi".

Dopo un match del 1905 un giornalista olandese scrisse che tre giocatori belgi avevano "lavorato come diavoli". Un anno più tardi il giornalista Pierre Walckiers soprannominò i componenti della nazionale belga diavoli rossi, ispirandosi al colore delle magliette e alle tre vittorie consecutive ottenute nel corso dell'anno: 5-0 contro la Francia, 5-0 contro i Paesi Bassi e 3-2 ancora contro i Paesi Bassi. Nella sua cronaca di quest'ultima partita, pubblicata sulla rivista dell'UBSSA, La Vie Sportive, Walckiers definì i giocatori les petits diables rouges ("i piccoli diavoli rossi").

Nel 1910 l'ex calciatore scozzese William Maxwell fu nominato allenatore del Belgio. Sotto la sua gestione esordì in nazionale Alphonse Six, uno dei più grandi calciatori belgi del periodo precedente alla prima guerra mondiale, considerato tra gli attaccanti più talentuosi d'Europa. Dal 1912 l'UBSSA passò a governare solo il calcio in Belgio e fu ridenominata UBSFA (Union Belge des Sociétés de Football-Association). Nel 1920 ricevette il titolo di "Unione reale" in occasione del suo 25º anno di esistenza, divenendo così Reale associazione calcistica del Belgio.

Durante la prima guerra mondiale l'attività calcistica fu in larga parte sospesa: non si disputarono partite ufficiali dal 1915 al 1918. Durante la guerra la nazionale giocò solo partite amichevoli non riconosciute contro la Francia. In guerra perirono tre calciatori della nazionale belga.

1920-1930: l'alloro olimpico e i primi mondiali

La nazionale belga campione al torneo olimpico di Anversa 1920

Nel 1920, alle Olimpiadi di Anversa, il Belgio vinse la medaglia d'oro. La finale contro la Cecoslovacchia non giunse a termine, poiché i cecoslovacchi (sul parziale di 2-0 per gli avversari) abbandonarono il campo per protesta contro la conduzione arbitrale a due minuti dal termine del primo tempo. Sebbene il torneo sia stato riconosciuto dalla FIFA come un "mondiale di calcio per dilettanti", la federazione belga - a differenza di quella uruguaiana - non considera la vittoria alla stregua della conquista di una Coppa del mondo e non espone alcuna stella sulle proprie divise ufficiali.

Mantenendo per i suoi calciatori lo stato di dilettanti, la nazionale belga accusò un evidente divario con le rivali e non colse risultati di rilievo: malgrado i dignitosi risultati nelle tre Olimpiadi degli anni venti (quattro vittorie in sette partite), le partecipazioni ai mondiali del 1930, 1934, 1938 e 1954 videro la squadra sempre eliminata al primo turno e sempre sconfitta in ogni partita.. Tra i calciatori belgi più forti degli anni venti e trenta figura Raymond "Ray" Braine, che si aggiudicò otto titoli con i club e divenne quattro volte capocannoniere del campionato belga e del campionato cecoslovacco.

1944-1960: dal secondo dopoguerra agli anni '60

A causa dello scoppio della seconda guerra mondiale, la nazionale belga cessò le proprie attività per un quadriennio. Solo nel 1944 contro la Francia disputò una partita, mentre il tradizionale derby con i Paesi Bassi si continuò a disputare varie volte, anche se queste partite non sono conteggiate dalla FIFA.

Tra i calciatori belgi più rappresentativi degli anni quaranta e cinquanta figurano Henri "Rik" Coppens, Joseph "Jef" Mermans e Léopold "Pol" Anoul, oltre al centrale difensivo Louis Carré.

Negli anni cinquanta e sessanta il Belgio si qualificò per una sola volta per un torneo internazionale, il campionato del mondo 1954 in Svizzera. Il giorno prima dell'inizio del mondiale la RBFA cofondò la UEFA con la federazione calcistica francese e la federazione calcistica italiana. Secondo il giornalista Henry Guldemont alcuni dei suoi colleghi svizzeri consideravano il Belgio del 1954 "la favorita per il titolo mondiale" dopo un promettente 4-4 all'esordio contro l'Inghilterra. Ciononostante nella seconda e ultima partita del girone contro l'Italia i belgi furono sconfitti per 4-1 ed eliminati.

Nelle eliminatorie per il campionato del mondo 1958 il Belgio, secondo nel proprio girone di qualificazione, fu selezionato per lo spareggio contro Israele, ma si rifiutò di disputare la partita.

In questi anni il Belgio ottenne due prestigiose vittorie in casa contro squadre laureatesi campioni del mondo, per 2-0 contro la Germania Ovest nel 1954 e per 5-1 contro il Brasile nel 1963. Nel 1956 la squadra belga sconfisse per 5-4 anche la "grande" Ungheria. Questi risultati fecero guadagnare alla squadra belga il soprannome di "campione del mondo delle amichevoli".

Negli anni '60 l'introduzione del semiprofessionismo parve dare qualità al calcio belga, ma al campionato del mondo 1970 si registrò un'altra disfatta ai gironi. Subito dopo, la federazione introdusse il professionismo a pieno titolo.

1972-1986: fortune alterne

Jan Ceulemans in azione con la maglia dei Diavoli Rossi, inseguito dal tedesco Förster durante la finale del campionato d'Europa 1980.

All'Europeo 1972 i diavoli rossi vinsero il proprio raggruppamento di qualificazione, per poi battere l'Italia nei quarti: gli azzurri, che detenevano il titolo europeo ed erano vice-campioni mondiali, furono battuti per 2-1 a Bruxelles dopo aver pareggiato senza gol a Milano. I belgi persero contro la Germania Ovest in semifinale (1-2), ma vinsero poi contro l'Ungheria (1-0) conquistando il terzo posto.

Viene ricordata con amarezza l'eliminazione nel gruppo 3 di qualificazione al campionato del mondo 1974. Il Belgio si presentò all'ultima gara del girone a pari punti con i Paesi Bassi e dovette incontrare proprio gli Oranje nella sfida decisiva a Rotterdam del 18 novembre 1973. Negli ultimi minuti dell'incontro l'arbitro Pavel Kazakov annullò un gol al Belgio per un fuorigioco inesistente, l'incontro finì 0-0 e per la miglior differenza reti si qualificarono gli olandesi, che si sarebbero rivelati la grande rivelazione del torneo finendo secondi dietro ai padroni di casa della Germania Ovest.

La rassegna continentale del 1980 vide un ulteriore miglioramento, con la squadra che nel primo turno superò rivali più quotate: l'Inghilterra (pareggio per 1-1), la Spagna (battuta 2-1) e l'Italia (0-0) che venne sopravanzata per il maggior numero di gol segnati (3 a 1). In finale, venne sconfitta ancora dai tedeschi ottenendo comunque l'argento.

Il Belgio finalista continentale nel 1980

Al campionato del mondo 1982 il Belgio esordì battendo i campioni dell'Argentina, replicandosi poi contro El Salvador e Ungheria vincendo il girone. Venne però fermato al secondo turno, perdendo con la Polonia e l'Unione Sovietica.

L'Europeo 1984 fu invece deludente, con la sconfitta per 5-0 ad opera della Francia che causò l'eliminazione ai gironi. L'accesso al campionato del mondo 1986 fu conquistato battendo i Paesi Bassi allo spareggio, con la regola dei gol in trasferta: vinta l'andata in casa per 1-0, al ritorno i belgi persero 2-1 qualificandosi per la rete segnata a Rotterdam. Nella fase finale, il gruppo fu superato risultando una delle migliori terze. La parte a eliminazione diretta vide i diavoli sconfiggere prima l'Unione Sovietica (4-3) e poi la Spagna, messa k.o. ai rigori. In semifinale, una doppietta di Maradona sbarrò la strada della finalissima: la Francia si impose per 4-2 nella gara di consolazione, lasciando al Belgio la quarta piazza.

1990-2002: il declino

Quattro anni dopo, in Italia, la formazione si arrese negli ottavi all'Inghilterra: un gol di Platt (ad un minuto dai rigori) spezzò le speranze dei tifosi, che avevano già assistito alla traversa colpita da Ceulemans ed al palo centrato da Scifo. Anche a USA '94 la squadra raggiunse il medesimo turno, battuta stavolta dalla Germania.

Il campionato del mondo del 1998 riservò un'eliminazione al primo turno, con 3 pareggi in altrettante gare (0-0 contro Paesi Bassi, 2-2 contro il Messico e 1-1 contro la Corea del Sud) e la mera consolazione dell'essere rimasti imbattuti. Nell'agosto 1999, dopo una sconfitta interna (3-4) contro la Finlandia, il ct Georges Leekens, il cui posto era sempre più a rischio a causa di frizioni con alcuni giocatori quali Vincenzo Scifo, viene esonerato. Gli subentrò Robert Waseige.

Il campionato d'Europa del 2000 fu giocato in casa, con l'organizzazione congiunta assieme agli olandesi e il grande entusiasmo del pubblico, alimentato dalle convincenti prestazioni della squadra in preparazione al torneo. L'esordio nel torneo coincise con la vittoria (2-1) contro la Svezia, poi arrivò una sconfitta (2-0) contro l'Italia. Nell'ultima e decisiva partita, contro la Turchia, i belgi concessero un gol sul finire della prima frazione di gioco, su evidente errore del portiere Filip De Wilde, per poi subire nella ripresa il secondo gol. Pertanto neanche in questo caso la formazione superò i gironi, prima nazionale di un paese ospitante l'europeo a incappare nell'eliminazione al primo turno.

Il Belgio fu poi impegnato nelle eliminatorie del campionato del mondo 2002, in cui fece registrare, nella terza partita, la seconda vittoria più larga della propria storia (10-1 contro San Marino). Il primo posto sfuggì all'ultima giornata, a causa della sconfitta di misura (1-0) sul campo della Croazia, ma la seconda piazza nel girone valse l'approdo agli spareggi, dove i diavoli rossi ebbero la meglio sulla Rep. Ceca, imponendosi sia in casa sia in trasferta con il medesimo punteggio di 1-0. Al mondiale nippo-coreano pareggiarono contro Giappone (2-2) e Tunisia (1-1), per poi qualificarsi agli ottavi grazie alla vittoria (3-2) contro la Russia. Il Brasile batté quindi per 2-0 la squadra belga, che si era visto ingiustamente annullare un gol regolare del capitano Wilmots.

Ebbe così inizio un periodo fallimentare per i belgi, che nel decennio successivo non presero parte ad alcuna manifestazione. I frequenti avvicendamenti alla guida, inoltre, portarono lo stesso Wilmots a sedersi sulla panchina dei diavoli nel 2012.

2014-2022: gli anni d'oro dei Diavoli Rossi

Una formazione del Belgio al campionato del mondo 2018, chiuso dai Diavoli Rossi al terzo posto.

Allenato dal suo ex capitano, il Belgio si qualificò al campionato del mondo del 2014 con 8 vittorie e 2 pareggi in 10 partite. Il sorteggio della fase finale, che la squadra tornò a disputare dopo 12 anni, propose coincidenze con l'ultima partecipazione: i belgi capitarono nello stesso gruppo di Russia e Corea del Sud, con una formazione nordafricana a completare il quadro (l'Algeria, "sostituta" della vicina Tunisia). Accolto come possibile «outsider», il Belgio esordì con un 2-1 contro le Volpi: le successive vittorie, entrambe per 1-0, contro i russi e gli asiatici valsero il primato a punteggio pieno. Agli ottavi di finale si registrò la quarta affermazione consecutiva, ai danni degli Stati Uniti; la corsa terminò nei quarti, dove l'Argentina vinse con una rete di Higuaín.

Una rosa di buona qualità, capace di abbinare giovani come Lukaku, Hazard, De Bruyne e Courtois ad elementi più esperti quali Nainggolan e Mertens, e i positivi risultati conseguiti permisero - nel novembre 2015 - al Belgio di occupare, a sorpresa, il primo posto del ranking FIFA. Le aspettative furono però tradite all'europeo del 2016, in cui la squadra debuttò perdendo con l'Italia. Dopo aver sconfitto l'Irlanda e la Svezia, il Belgio si qualificò per il turno successivo insieme all'Italia, che, a pari punti con i belgi, superò il turno come prima in graduatoria per l'esito favorevole dello scontro diretto. L'undici di Wilmots batté l'Ungheria per 4-0 agli ottavi, ma cadde a sorpresa contro il Galles ai quarti. L'eliminazione suscitò polemiche, portando all'esonero di Wilmots. Al suo posto fu chiamato lo spagnolo Roberto Martínez. Sotto la sua guida i diavoli rossi risultarono la prima formazione europea a qualificarsi per il mondiale 2018.

Axel Witsel e Dries Mertens con il bronzo mondiale conquistato nel 2018

Anche in quest'edizione della rassegna iridata il Belgio vinse a punteggio pieno il proprio girone: sconfisse per 3-0 Panama, per 5-2 la Tunisia e per 1-0 l'Inghilterra, qualificandosi come primo classificato nel girone (secondi gli inglesi). Agli ottavi di finale si rese protagonista di una rimonta sul Giappone, vincendo per 3-2 dopo essere stato in svantaggio di due reti; ai quarti toccò al favorito Brasile arrendersi contro i belgi per 2-1. I diavoli rossi capitolarono quindi contro la Francia in semifinale (1-0), ma un'ulteriore affermazione a scapito degli inglesi (2-0) nella finale di consolazione vale uno storico terzo posto. Fu così migliorato il quarto centrato nel 1986, battendo peraltro il record di marcatori: in 7 partite, sono infatti 10 i calciatori andati a segno.

Grazie all'ottima partenza nel girone di Lega A UEFA Nations League 2018-2019 (vittoria per 0-3 in casa dell'Islanda), nel settembre 2018 il Belgio si issò nuovamente, dopo quasi tre anni, al primo posto della classifica mondiale della FIFA, in coabitazione con la Francia. Per la prima volta due nazionali occuparono contemporaneamente la vetta della classifica. Il successo per 2-1 in casa contro la Svizzera nella seconda giornata di Nations League consentì ai belgi di staccare i francesi di un punto, divenendo a ottobre 2018 il nuovo leader solitario del ranking FIFA. La qualificazione alla final four del torneo svanì tuttavia a novembre: non bastò il successo per 2-0 in casa contro l'Islanda, perché nella gara conclusiva, a Lucerna, la Svizzera si impose per 5-2, soffiando ai belgi il primo posto nel raggruppamento di UEFA Nations League.

Il Belgio fu la prima nazionale a qualificarsi al campionato d'Europa 2020, centrando l'obiettivo già alla settima giornata, grazie al 9-0 in casa contro San Marino (eguagliata per la terza volta la vittoria più larga nella storia dei diavoli rossi). Chiuse poi il girone con 10 vittorie in altrettante partite, settima europea a compiere tale impresa, facendo registrare il maggior numero di gol segnati (40) e il minor numero di gol subiti (3) tra tutti i gironi eliminatori. Nella fase finale, disputata nel 2021, la selezione belga vinse le tre partite del girone, contro Russia (3-0), Danimarca (2-1) e Finlandia (2-0), chiudendo al primo posto il raggruppamento. Agli ottavi di finale ebbe ragione dei campioni d'Europa in carica del Portogallo, battendoli per 1-0, per poi essere eliminata ai quarti di finale dall'Italia (1-2).

I diavoli rossi si qualificarono con autorevolezza alla final four della UEFA Nations League 2020-2021, cogliendo cinque vittorie e subendo una sola sconfitta nel girone, risultati che valsero alla compagine di Martínez il primo posto, a cinque punti di distanza da Danimarca e Inghilterra. Nella semifinale del torneo, i belgi, pur chiudendo il primo tempo in vantaggio di due reti, persero per 2-3 contro la Francia, venendo eliminati, per poi uscire sconfitti per 2-1 nella finale per il terzo posto a Torino contro l'Italia. Un mese dopo la bruciante eliminazione con la Francia, il commissario tecnico Roberto Martínez condusse i suoi alla qualificazione al campionato del mondo 2022, in cui il Belgio vinse il proprio girone da imbattuto. La successiva UEFA Nations League 2022-2023 vide, invece, i belgi chiudere il proprio girone di Lega A al secondo posto, avendo perso l'ultimo decisivo incontro con i Paesi Bassi, qualificatasi alla final four della competizione a scapito dei diavoli rossi.

Il sorteggio della fase finale del campionato mondiale 2022 riservò al Belgio un girone comprendente la Croazia vice-campione del mondo in carica, il Marocco e il Canada. Vinta la partita contro i canadesi, la squadra fu sconfitta per 2-0 dagli africani; costretto a vincere per ottenere l'accesso agli ottavi di finale, il Belgio non riuscì a sbloccare il risultato nella terza partita della fase a gironi contro la Croazia, venendo così eliminato dalla rassegna al primo turno. Dopo la delusione l'allenatore Martínez lascia la squadra.

La squadra di calcio del Belgio, conosciuta anche come Belgio o i Diavoli Rossi, è la squadra nazionale di calcio maschile del Belgio ed è gestita dalla Federazione calcistica del Belgio (KBVB / URBSFA). Rappresenta il Belgio nelle competizioni internazionali di calcio maschile, come il campionato mondiale di calcio e il campionato europeo di calcio.

Il Belgio ha una storia calcistica di lunga data e ha partecipato a numerose edizioni della Coppa del Mondo FIFA e del Campionato Europeo UEFA. La squadra ha ottenuto risultati positivi in entrambe le competizioni, raggiungendo le semifinali della Coppa del Mondo FIFA nel 1986 e le finali del Campionato Europeo UEFA nel 1980 e 1984.

Il Belgio è una squadra tecnicamente dotata e possiede una serie di giocatori di talento, tra cui Eden Hazard, Kevin De Bruyne e Romelu Lukaku. La squadra è nota per il suo stile di gioco offensivo e per la sua capacità di segnare gol.

Il Belgio è una delle squadre più competitive al mondo ed è spesso classificata tra le prime dieci nella classifica FIFA. La squadra è sempre una minaccia nelle competizioni internazionali e sarà sicuramente una delle favorite per vincere la Coppa del Mondo FIFA 2022 in Qatar.