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Risultati

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Italia - Serie B 02/24 15:15 26 [5] Como v Parma [1] D 1-1
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Italia - Serie B 01/27 13:00 22 [9] Modena v Parma [1] L 3-0

Stat.

 TotalIn casaFuori casa
Partite disputate 47 23 24
Wins 28 15 13
Draws 14 7 7
Losses 5 1 4
Goals for 83 37 46
Goals against 45 18 27
Clean sheets 17 9 8
Failed to score 6 3 3

Wikipedia - Parma Calcio 1913

Il Parma Calcio 1913, meglio conosciuto come Parma, è una società calcistica italiana con sede nella città di Parma. Milita in Serie B, la seconda divisione del campionato italiano.

Il sodalizio è erede del Parma Football Club, già Parma Associazione Calcio, sorto nel 1970; questi riprendeva la storia del Parma Associazione Sportiva, precedente club costituito nella città emiliana nel 1913 sotto l'originario nome di Parma Foot Ball Club — retaggio del Verdi Foot Ball Club brevemente attivo nello stesso anno —, e rifondato a cavallo della stagione 1969-1970 grazie al passaggio del titolo sportivo ai concittadini dell'Associazione Calcio Parmense, a loro volta sorti nel 1968. L'odierno club, nato nel 2015 come Società Sportiva Dilettantistica Parma Calcio 1913, si fa quindi portatore dell'intera tradizione sportiva parmigiana in ambito calcistico.

Nel suo palmarès figurano 3 Coppe Italia, una Supercoppa italiana e 4 titoli internazionali: una Coppa delle Coppe, 2 Coppe UEFA e una Supercoppa UEFA. Dopo Milan, Juventus e Inter, il Parma è il quarto club italiano e il sedicesimo europeo nella classifica generale delle competizioni UEFA vinte. È inoltre l'unica squadra ad aver conseguito tre promozioni consecutive nei campionati nazionali di calcio organizzati sotto l'egida della FIGC, passando dalla Serie D alla Serie A in soli tre anni (2015-2018); è inoltre una delle cinque squadre europee (insieme a Bayer Leverkusen, Real Saragozza, Villarreal e West Ham Utd) ad avere conquistato titoli confederali pur senza avere mai vinto il proprio campionato nazionale.

Il club si pone al 21º posto nella graduatoria dei club italiani per tradizione sportiva e al 15º nella classifica perpetua della Serie A; sino alla stagione 2011-12 ha inoltre figurato nel ranking UEFA. Ha disputato 27 campionati di massima serie a girone unico, di cui 18 consecutivi dal 1990-91 al 2007-08, e annovera 15 partecipazioni nelle competizioni UEFA, di cui 14 consecutive dal 1991-92 al 2004-05.

History

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Parma Calcio 1913.

Dalla nascita agli anni 1980

Il Parma al debutto in massima serie, nella Prima Divisione 1925-1926.

Il Parma Foot Ball Club nacque il 16 dicembre 1913. Il nucleo originario della squadra era costituito dagli uomini del Verdi Foot Ball Club, club formatosi il 27 luglio dello stesso anno e assorbito dalla nuova compagine. Dopo vari campionati disputati nelle categorie regionali e dopo che, nel 1922, l'avvocato Ennio Tardini dà avvio alla costruzione dello stadio (poi a lui intitolato, dopo la sua precoce morte), nel 1924-1925 arriva la prima promozione nella massima serie nazionale. Permanenza che dura solo un anno, per poi proseguire nella categoria cadetta. Nel 1930 la società assume un carattere polisportivo e viene denominata Parma Associazione Sportiva. Da qui in poi la squadra gareggerà tra Serie B e Serie C. Fino a che nella stagione 1953-1954, grazie anche alle 15 reti del bomber cecoslovacco Július Korostelev e alla guida del suo connazionale compagno (e poi allenatore) Čestmír Vycpálek, ottiene la prima promozione (sul campo) in Serie B, dove rimane negli undici anni successivi. Giocatori importanti di questo periodo sono stati il goleador Paolo Erba (che nella stagione 1956-1957 si laurea capocannoniere della serie cadetta con 16 reti) e Ivo Cocconi, che in quegli anni colleziona 308 presenze con la maglia crociata. Nella stagione 1964-1965 il Parma retrocede in Serie C e l'anno dopo in Serie D.

Il 2 gennaio 1968 il Tribunale di Parma mette in liquidazione il club e un manipolo di imprenditori parmigiani lo acquista e lo rinomina Parma Football Club. Novità che non sortisce effetti positivi: in una stagione da dimenticare, culminata nella sconfitta interna contro i cugini "provinciali" del San Secondo, il Parma si salva a stento, superato di un punto dal San Secondo stesso.

La Parmense della stagione 1968-1969, che proseguì la tradizione sportiva del vecchio Parma.

L'agonia del neonato Parma Football Club è presto conclusa: alla vigilia della stagione 1969-1970, la dirigenza rinuncia all'iscrizione, lasciando il testimone del calcio cittadino all'altra società di Parma, la Parmense che, mettendo mano al portafoglio, acquista per 20 milioni dal vecchio Parma titolo sportivo e alcuni giocatori. Nel 1969 infatti l'Associazione Calcio Parmense, nata l'anno prima dalla collaborazione tra l'imprenditore edile Ermes Foglia ed Ermes Ghidini, dirigente del Gruppo Sportivo Salvarani di Baganzola (evoluzione della squadra del Circolo Golese) che aveva sfiorato per quattro volte la promozione in Serie D, vince la Prima Categoria 1968-1969 e raggiunge il Parma in Serie D. La Parmense iniziò la stagione 1969-1970 con il proprio nome, ma dal 1º gennaio 1970, cambiò denominazione in Parma Associazione Calcio, vestendo la livrea delle divise crociate e il simbolo, proseguendo la tradizione sportiva del vecchio club, caro ai tifosi Parmigiani. Il ritorno in Serie C è immediato. Gli anni 1970 del nuovo Parma sono caratterizzati da continui saliscendi dalla terza divisione alla cadetteria con due promozioni risolte agli spareggi entrambi giocati a Vicenza: nel 1972-1973 contro l'Udinese (2-0), e nel 1978-1979 contro la Triestina (3-1, con doppietta di un giovane Carlo Ancelotti, che in quella stessa estate viene ceduto alla Roma).

Anche negli anni 1980 il Parma coglie due promozioni dalla Serie C: la prima nel 1983-1984 grazie alle reti di un attaccante ancora oggi molto amato (Massimo Barbuti) e la seconda nel 1985-1986 con alla guida il giovane allenatore Arrigo Sacchi (voluto poi da Berlusconi al Milan due anni più tardi). Sono gli anni della presidenza dell'indimenticato Ernesto Ceresini che, dopo il nuovo contratto di sponsorizzazione con la Parmalat sperimenta, senza troppo successo, la guida tecnica del giovane allenatore boemo Zdeněk Zeman, ma che poi si affida al più pratico Giampiero Vitali, per ricavarne due salvezze.

I successi dell'era Tanzi

Il capitano Lorenzo Minotti, il patron Calisto Tanzi, l'allenatore Nevio Scala e il presidente Giorgio Pedraneschi festeggiano la vittoria della Coppa Italia 1991-1992, primo importante trofeo vinto dal club e simbolico avvio dell'escalation parmense ai massimi livelli nel corso del decennio.

Ma è nel 1989 che Ceresini darà una svolta alla storia del Parma, chiamando in panchina in B il promettente tecnico Nevio Scala. Suo malgrado, è stato l'ultimo dei suoi colpi di mercato: il presidente muore improvvisamente, a stagione in corso, dopo un brillante avvio della squadra. Il contraccolpo dura qualche gara, ma la squadra rimonta e coglie nella partita più significativa (il derby contro la Reggiana, il 27 maggio 1990, vinto per 2-0) quel quarto posto, utile per la prima promozione in Serie A della sua storia, con una giornata di anticipo.

Dopo la promozione in serie A, la società diviene proprietà della multinazionale di Collecchio, la Parmalat di Calisto Tanzi. Alla presidenza della squadra viene chiamato Giorgio Pedraneschi. Da neopromosso, il Parma esordisce in Serie A con un sesto posto finale che gli consentirà di esordire in Europa nella Coppa UEFA. La stagione successiva conquista il primo trofeo nazionale della sua storia, la Coppa Italia: il 14 maggio 1992 batte in finale la Juventus per 2-0, (Melli e Osio), dopo aver perso all'andata per 1-0. L'anno dopo il Parma conquista il primo trofeo europeo: la Coppa delle Coppe, vincendo in finale per 3-1 contro l'Anversa a Wembley (reti di Minotti, Melli e Cuoghi).

Gli acquisti di Faustino Asprilla prima e di Gianfranco Zola poi confermano la voglia di vincere del club e della proprietà. Il Parma conquista nel febbraio del 1994 la sua prima Supercoppa europea, battendo a San Siro il Milan 2-0, con gol vittoria nei tempi supplementari di Massimo Crippa, dopo aver perso all'andata 1-0 in casa. Fallisce però il bis in Coppa delle Coppe, perdendo in finale 1-0 contro gli inglesi dell'Arsenal. La stagione 1994-1995 è caratterizzata dalla sfida infinita con la Juventus su tre fronti: in campionato e in Coppa Italia, appannaggio dei torinesi, e in Coppa UEFA, vinta invece dal Parma nella doppia finale con Dino Baggio marcatore in entrambe le gare.

Festeggiamenti per la Coppa UEFA 1994-1995 conquistata nella doppia finale contro la Juventus.

Nella stagione 1995-1996 approda a Parma il pallone d'oro Stoichkov, che però delude. Si chiude quindi il ciclo di Nevio Scala e di Pedraneschi, sostituito poi da Stefano Tanzi, figlio di Calisto. Nel 1996-97 il Parma di Carlo Ancelotti chiude secondo dietro la Juventus con la prima qualificazione per la Coppa dei Campioni (Champions League) 1997-1998, in una stagione in cui si affermeranno le qualità difensive del francese Lilian Thuram e dei giovani Fabio Cannavaro e Gianluigi Buffon. Nel 1999, con l'arrivo di Alberto Malesani in panchina, il Parma si aggiudicherà la Coppa UEFA, battendo in finale l'Olympique Marsiglia per 3-0 (reti di Crespo, Chiesa e Vanoli), e la Coppa Italia, superando la Fiorentina dopo un 1-1 interno (gol di Crespo) e un 2-2 a Firenze (ancora di Crespo e Vanoli le marcature).

La stagione 1999-2000 si apre con la vittoria in Supercoppa Italiana, 2-1 contro il Milan a San Siro (rete decisiva di Alain Boghossian). Tuttavia in Europa e in campionato la squadra delude le aspettative, mancando anche l'accesso ai preliminari di Champions League 2000-2001. Le due stagioni successive sono caratterizzate da un'alternanza continua di allenatori: da Malesani per Sacchi, da Renzo Ulivieri, a Daniel Passarella e infine al "traghettatore" Pietro Carmignani. Con lui il Parma vince la sua terza Coppa Italia, superando la Juventus in finale (a Torino sconfitta 1-2 e a Parma vittoria 1-0). L'anno dopo arriva in panchina Cesare Prandelli, coadiuvato da Sacchi, e la squadra gialloblù, con in campo Adriano e Mutu, si piazza al quinto posto.

Dal crac Parmalat al fallimento

La stagione successiva l'improvviso crac Parmalat, per il quale viene arrestato il patron Tanzi, segna la storia della squadra parmense. Tuttavia, nonostante il terremoto societario e il passaggio in amministrazione controllata, il club gialloblù riuscirà comunque a concludere il campionato al quinto posto, contendendo fino all'ultima giornata la qualificazione alla Champions League con l'Inter di Zaccheroni. Il 25 giugno 2004, per evitare la ripartenza dai dilettanti, nasce il Parma Football Club, che assume e mantiene vivi tutti i diritti del Parma AC, nonostante il fallimento della Parmalat da cui è svincolato. La nuova società, a cui sono stati trasferiti anche i debiti del Parma AC, temporaneamente proprietaria del nuovo club, viene posta in amministrazione straordinaria da parte di Enrico Bondi e della Parmalat e usufruisce della "Legge Marzano", in attesa di un compratore. Il nuovo tecnico Silvio Baldini viene esonerato e la squadra è di nuovo affidata al "traghettatore" Pietro Carmignani che la condurrà alla salvezza nel doppio spareggio contro il Bologna (0-1 e 2-0, reti di Cardone e Gilardino). In quella stessa tormentata annata, i ducali arrivano fino alla semifinale di Coppa UEFA, venendo eliminati dal CSKA Mosca, 0-0 a Parma e 3-0 in Russia per i moscoviti, poi vincitori del trofeo. La guida di Mario Beretta (grazie anche ai verdetti di "Calciopoli") porta nel 2005-06 il Parma alla qualificazione europea dopo una stagione di assenza.

Alessandro Lucarelli, primatista di presenze in maglia ducale, e capitano della ripartenza in Serie D.

Nella Serie A 2006-2007 arriva sulla panchina Stefano Pioli, mentre il 25 gennaio la società viene rilevata dall'industriale bresciano Tommaso Ghirardi. Pioli viene esonerato per Claudio Ranieri che salverà il Parma. L'anno successivo è sofferto: di nuovo l'allenatore Domenico Di Carlo viene sostituito da Héctor Cúper, che a sua volta lascia il posto al tecnico della "Primavera" Andrea Manzo. Il Parma perde contro l'Inter (2-0), che vince lo scudetto e, contemporaneamente, condanna la squadra alla prima retrocessione in Serie B della sua storia dopo diciotto stagioni consecutive in Serie A.

In Serie B, dopo un negativo avvio con la guida di Gigi Cagni, arriva Francesco Guidolin che riporta la società nella Serie A 2009-2010, stagione che il Parma finirà all'ottavo posto. Il direttore generale Leonardi affida la squadra, per la stagione successiva, prima a Pasquale Marino e, visti gli scarsi risultati, a Franco Colomba che porterà il Parma alla salvezza. Lo stesso Colomba inizia la stagione 2011-2012 sulla panchina degli emiliani e vi resta fino al 10 gennaio 2012; paga la pesante sconfitta a Milano contro l'Inter per 5-0 e viene sostituito da Roberto Donadoni. Nella stessa stagione, grazie alla vittoria per 2-0 sull'Udinese del 20 novembre 2011, il Parma supera quota 1 000 punti nella classifica perpetua della massima serie a girone unico. Nell'ultima giornata della stagione 2011-2012, grazie alla vittoria per 1-0 sul Bologna del 13 maggio, i crociati vincono la loro settima partita consecutiva, stabilendo un nuovo primato. La stagione 2012-2013 vede il Parma ripartire dal ritorno di Amauri e nel girone d'andata, nella trasferta con l'Udinese terminata 2-2, Raffaele Palladino segna il millesimo gol in Serie A della storia gialloblù. Nel ritorno i crociati chiudono il torneo al decimo posto; da sottolineare nell'ultima sfida casalinga, il 12 maggio con il Bologna, la celebrazione del ventennale della conquista della Coppa delle Coppe a Wembley.

La stagione 2013-14, quella che vedrà il Parma festeggiare il suo centenario, il 16 dicembre 2013, si apre con l'arrivo di Antonio Cassano. Il 18 maggio 2014 i ducali chiudono il torneo al sesto posto, valevole per l'approdo al terzo turno preliminare dell'Europa League 2014-2015. La qualificazione europea però sfuma: il club, non in regola con alcuni pagamenti IRPEF, si vede negare la licenza UEFA. Si tratta del primo tassello di una serie di gravi problemi finanziari che si protrarranno per tutta la successiva stagione, segnata da continui cambi di proprietà e culminata il 19 marzo 2015 con il fallimento della società parmense.

La rifondazione

Il Parma della stagione 2017-2018, alla sua terza promozione consecutiva, completa in appena un triennio la risalita dai dilettanti alla Serie A.

Il 30 giugno 2015 una nuova società, la S.S.D. Parma Calcio 1913, viene affiliata alla FIGC e ammessa in sovrannumero in Serie D rappresentando così calcisticamente la città di Parma. La nuova squadra è posseduta da due società: Nuovo Inizio, composta da sette imprenditori locali, che controlla la maggior parte del club, e da Parma Partecipazioni Calcistiche, formata da tutti quei tifosi che vogliono prendere parte alla storia della squadra. Dopo una sola stagione tra i dilettanti, il 17 aprile 2016, con la vittoria casalinga per 2-1 sul Delta Rovigo, i ducali festeggiano il ritorno tra i professionisti, al termine di un'annata da record sia per seguito di tifosi sia per punti in campionato; chiudendo poi l'intero campionato senza sconfitte, il Parma raggiunge il primato stagionale dell'unica squadra imbattuta nelle prime quattro serie italiane. L'annata 2016-2017 è anch'essa da ricordare per la società, che termina il campionato di Lega Pro al secondo posto: il 17 giugno 2017 completa il doppio salto e, vincendo 2-0 contro l'Alessandria nella finale dei play-off, conquista la promozione in Serie B.

Quattro giorni dopo viene annunciato il cambio di proprietà del club, che a partire dal luglio seguente vede il passaggio della maggioranza delle quote al gruppo cinese Desports di Jiang Lizhang, già titolare di altre realtà calcistiche come Granada e Chongqing Lifan, e socio minoritario dei Minnesota T'wolves. Il 18 maggio 2018, vincendo in trasferta per 2-0 all'ultima giornata contro lo Spezia e grazie al pareggio interno del Frosinone contro il Foggia, si aggiudica la promozione diretta in Serie A, avendo raggiunto la seconda posizione in classifica alle spalle dell'Empoli: con questo risultato, il Parma è in assoluto la prima squadra italiana ad aver conquistato tre promozioni consecutive dalla Serie D alla A. Frattanto sul piano societario, nell'ottobre 2018, non ritenendo più sufficientemente solida la gestione Desports, il gruppo Nuovo Inizio riassume il controllo maggioritario del club. Tale assetto perdura fino al settembre 2020, quando la famiglia statunitense Krause diviene azionista di maggioranza della società. Nella stagione 2020-2021, la squadra retrocede in Serie B dopo tre anni di permanenza nella massima serie concludendo il campionato all'ultimo posto.

Il Parma Calcio 1913, noto semplicemente come Parma, è un club calcistico italiano con sede a Parma, in Emilia Romagna. Fondato nel 1913, il Parma ha vinto un campionato di Serie A, tre Coppe Italia, una Supercoppa italiana, due Coppe UEFA, una Supercoppa europea e una Coppa delle Coppe.

Il Parma ha giocato nel campionato di Serie A per 21 stagioni consecutive, dal 1990 al 2015, raggiungendo il terzo posto nella stagione 1996-1997 e il secondo posto nella stagione 1999-2000. Il club ha anche partecipato alle competizioni europee, raggiungendo la semifinale di Coppa UEFA nel 1994-1995 e la finale di Coppa delle Coppe nel 1993-1994.

Il Parma ha una rivalità storica con la Juventus, con la quale si contende il Derby d'Italia. Il club ha anche una rivalità con il Milan, l'Inter e la Lazio.

I colori sociali del Parma sono il giallo e il blu. Il club gioca le sue partite casalinghe allo Stadio Ennio Tardini, che ha una capacità di circa 27.000 spettatori.

Il Parma è uno dei club più titolati d'Italia e ha una tifoseria numerosa e appassionata.