Diario Live

Italia - Serie B 04/20 14:15 34 Catanzaro vs Cremonese - View
Italia - Serie B 04/26 18:30 35 Pisa vs Catanzaro - View
Italia - Serie B 05/01 13:00 36 Catanzaro vs Venezia - View
Italia - Serie B 05/05 13:00 37 Ternana vs Catanzaro - View
Italia - Serie B 05/10 18:30 38 Catanzaro vs Sampdoria - View

Risultati

Italia - Serie B 04/12 18:30 33 [13] Modena v Catanzaro [5] W 1-3
Italia - Serie B 04/06 14:15 32 [5] Catanzaro v Como [3] L 1-2
Italia - Serie B 04/01 13:00 31 [1] Parma v Catanzaro [6] W 0-2
Italia - Serie B 03/16 13:00 30 [7] Brescia v Catanzaro [6] D 1-1
Italia - Serie B 03/09 15:15 29 [5] Catanzaro v AC Reggiana [15] L 0-1
Italia - Serie B 03/03 15:15 28 [11] Cosenza v Catanzaro [6] W 0-2
Italia - Serie B 02/27 19:30 27 [6] Catanzaro v Bari [10] W 2-0
Italia - Serie B 02/24 13:00 26 [7] Cittadella v Catanzaro [6] W 1-2
Italia - Serie B 02/17 15:15 25 [6] Catanzaro v Sudtirol [14] D 2-2
Italia - Serie B 02/10 15:15 24 [7] Catanzaro v Ascoli [16] W 3-2
Italia - Serie B 02/03 13:00 23 [19] Spezia v Catanzaro [7] D 1-1
Italia - Serie B 01/26 19:30 22 [7] Catanzaro v Palermo [6] D 1-1

Stat.

 TotalIn casaFuori casa
Partite disputate 39 18 21
Wins 18 10 8
Draws 8 3 5
Losses 13 5 8
Goals for 61 33 28
Goals against 55 24 31
Clean sheets 10 6 4
Failed to score 8 2 6

L'Unione Sportiva Catanzaro 1929, meglio nota come Catanzaro, è una società calcistica italiana con sede nella città di Catanzaro. Milita in Serie B, la seconda divisione del campionato italiano di calcio.

Fondata nel 1927 (sebbene la sua nascita sia fatta risalire tradizionalmente al 1929), disputa da quell'anno i primi campionati. Nel corso della sua storia la società è stata rifondata per due volte: nel 2006 e ancora nel 2011, in entrambi i casi per questioni finanziarie, che avevano attanagliato il club già nel 1937.

I colori ufficiali del Catanzaro sono, fin dalla sua fondazione, il giallo e il rosso, il simbolo è l'aquila imperiale, simbolo della città di Catanzaro, e la squadra disputa le gare casalinghe allo Stadio Nicola Ceravolo, costruito nel 1919, l'impianto sportivo più antico della Calabria.

È stata la prima formazione della Calabria a conquistare la Serie A, nel 1971 , come in precedenza fu la prima società calabrese a raggiungere la Serie B, nel 1933.

Conta sette stagioni in Serie A, di cui cinque consecutive. I suoi migliori piazzamenti sono il settimo e l'ottavo posto ottenuti rispettivamente nel 1981-1982 e nel 1980-1981.

Dalla fondazione a oggi ha vinto 7 campionati: 3 di Serie C, 3 di Serie C1 e 1 di IV Serie. Sempre a livello nazionale, vanta una Supercoppa di Serie C, uno scudetto di IV Serie, una Coppa delle Alpi nel 1960 insieme a Roma, Alessandria, Verona, Napoli, Catania, Triestina, Palermo per la Federazione Italiana e, a livello giovanile, un Trofeo Dante Berretti di Serie C nel 1991-1992.

In Coppa Italia vanta inoltre una finale, raggiunta nella stagione 1965-1966, e due semifinali, nel 1978-1979 e nel 1981-1982.

Il club figura al 43º posto nella classifica della tradizione sportiva (prima a pari merito con la Reggina tra le squadre calabresi), al 49º posto nella classifica perpetua della Serie A ed al 34º posto nella classifica perpetua della Serie B.

History

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'Unione Sportiva Catanzaro 1929.
L'Unione Sportiva Catanzarese nella stagione 1929-1930.

L'Unione Sportiva Catanzarese nacque nell’ottobre del 1927 dalla fusione di altre due squadre calcistiche della città: la "Scalfaro" e la "Braccini". Lo stemma della nuova società fu fin dalle origini l'aquila reale, simbolo di Catanzaro. I colori scelti furono il giallo e il rosso.

Per cinque anni militò in serie inferiori, poi fu promossa in Serie B nel 1932-1933. Venne subito retrocessa, ma due anni dopo ritornò nella serie cadetta. Qui cominciarono i problemi finanziari della società giallorossa, che rimase inattiva dal 1939 al 1945 a causa della seconda guerra mondiale.

Dopo la fine della guerra, il Catanzaro nella stagione 1952-1953 fu retrocesso in IV Serie. Nel 1958 divenne presidente l'avvocato Nicola Ceravolo. Nei due anni successivi il club fu promosso in Serie B e disputò per la prima volta, vincendolo, un torneo internazionale, la Coppa delle Alpi. Nella stagione 1965-1966 le Aquile, pur essendo una squadra del torneo cadetto, sconfiggendo in semifinale la Juventus, approdarono in finale di Coppa Italia contro la Fiorentina, che poi vinse il torneo imponendosi per 2 a 1.

Il gol di Angelo Mammì, che valse ai calabresi la prima promozione in Serie A.

Cinque anni dopo il Catanzaro, allenato da Gianni Seghedoni, venne promosso in Serie A, battendo il Bari nello spareggio giocato a Napoli, grazie a un gol di Angelo Mammì. Fu la prima volta che una squadra calabrese veniva promossa in massima serie. La permanenza nel massimo campionato durò un solo anno, nonostante la storica vittoria contro i futuri campioni d'Italia della Juventus, grazie a un gol di Angelo Mammì. Nell'estate successiva i giallorossi si recarono negli Stati Uniti per disputare alcune amichevoli internazionali contro squadre blasonate, tra cui il Santos di Pelé.

Dopo due anni di cadetteria, divenne allenatore Gianni Di Marzio, che portò il Catanzaro a giocarsi la Serie A nella stagione 1974-1975. Fu acquistato l'attaccante Massimo Palanca, futuro giocatore simbolo dei giallorossi. Questa volta il Catanzaro perse a Terni lo spareggio contro il Verona. Un altro importante giocatore della squadra calabrese di tale periodo fu il difensore Claudio Ranieri, diventato in seguito un allenatore noto anche a livello internazionale.

Nicola Ceravolo, il presidentissimo.

Un anno dopo la squadra fu di nuovo promossa in massima serie. Dopo un solo anno di permanenza in Serie A, il Catanzaro fu nuovamente promosso per stazionare durante i seguenti cinque anni.

«Un quartetto al comando, c'è anche il Catanzaro. Trionfa la provincia calcistica, rappresentata dalla sua squadra miracolo.»

Sotto la presidenza di Adriano Merlo la squadra raggiunse due settimi posti consecutivi, nel 1980-1981 e nel 1981-1982. Questi piazzamenti valsero ai calabresi gli appellativi di Regina del Sud e Timore del Nord.

Nella Coppa Italia 1981-1982 il cammino del Catanzaro si fermò in semifinale, a vantaggio dell'Inter. Nella gara di andata a San Siro vinsero i nerazzurri per 2-1. Nel ritorno al Comunale vinse il Catanzaro per 3-2; ciò non bastò ai calabresi per conquistare la seconda finale della loro storia.

Nella stagione 1982-1983 il Catanzaro totalizzò solamente 13 punti in classifica, retrocedendo così in Serie B dopo cinque anni di militanza in massima serie. Seguì un'altra retrocessione che spedì i calabresi in Serie C. L'anno dopo la squadra tornò in serie cadetta, e Pino Albano salì alla presidenza. Seguirono una retrocessione e una promozione che portarono ancora i giallorossi in Serie B nella stagione 1986-1987.

Massimo Palanca, giocatore-simbolo del Catanzaro.

Il Catanzaro terminò il campionato di Serie B 1987-1988 ai vertici della classifica, tuttavia non trovando la promozione in Serie A per un solo punto. Decisivi furono l'errore dal dischetto di Palanca, nella gara casalinga contro la Triestina, e il gol di Paolo Monelli nel pareggio al Comunale contro la Lazio. L'anno successivo tornò la guida tecnica di Gianni Di Marzio. Il Catanzaro si salvò per pochi punti, ma della stagione si ricorda la tripletta di Palanca ai danni del Cosenza, nel derby casalingo. Un'altra tripletta del calciatore marchigiano contro l'Udinese valse la salvezza.

L'anno seguente la squadra, guidata da Fausto Silipo, retrocesse in Serie C. Massimo Palanca abbandonò il calcio giocato, e il Catanzaro, penalizzato di tre punti in classifica, retrocesse in Serie C2, per poi militarci per le successive dodici stagioni.

Nel 1995 divenne presidente Giuseppe Soluri. Nei primi anni 2000 i giallorossi persero per due volte la promozione in Serie C1 ai play off, nel 2000-2001 contro il Sora, e, due anni più tardi, contro l'Acireale. Tuttavia, nel 2003 il Catanzaro fu ripescato in terza serie. Il campionato 2003-2004 culminò con la gara di Ascoli contro il Chieti, che davanti a circa ottomila tifosi calabresi, sancì dopo quattordici anni il ritorno in serie cadetta. Seguirono due stagioni fallimentari, e dopo un ripescaggio, la società, presenziata da Claudio Parente, al termine del campionato 2005-2006 non riuscì a iscriversi al campionato successivo.

In estate venne fondato il Football Club Catanzaro S.p.A. che, appellandosi al lodo Petrucci, su iniziativa del neo presidente Giancarlo Pittelli, poté iscriversi in Serie C2. Seguirono cinque stagioni in quarta serie, comprendenti due play off persi consecutivamente. Nel campionato 2010-2011, il Catanzaro, martoriato da problemi economici, terminò il campionato in ultima posizione, tuttavia si salvò a causa del declassamento del Pomezia all'ultimo posto per irregolarità amministrative, dopo aver inanellato una piccola striscia di risultati positivi al termine di un campionato caratterizzato da sole sconfitte.

Nell'estate del 2011, in seguito al fallimento del sodalizio, l'imprenditore Giuseppe Cosentino fonda il Catanzaro Calcio 2011 s.r.l. acquistando poco tempo dopo il marchio della storica Unione Sportiva Catanzaro, e portandolo, nel giro di un anno, alla promozione in Lega Pro Prima Divisione. Dopo una stagione anonima, l'anno dopo i calabresi vengono eliminati nei play-off validi per la promozione nella serie cadetta.

Alla fine della stagione 2016-2017 la famiglia Cosentino palesa l'intento di disimpegnarsi dalla gestione della società: il 6 luglio 2017 viene quindi ufficializzata la cessione del Catanzaro ad una nuova compagine societaria, della quale l'85% del capitale sociale appartiene alla famiglia Noto. L'ingegnere Floriano Noto viene contestualmente nominato presidente e amministratore unico.

Il 30 maggio 2018 la società, che già utilizzava il logo storico dal 2011, annuncia il ritorno della vecchia denominazione "Unione Sportiva Catanzaro", con l'aggiunta finale di "1929".

Nella stagione 2022-2023, dopo aver condotto un campionato senza sconfitte fino a metà febbraio, la squadra vince il campionato con cinque giornate d'anticipo, guadagnandosi così il ritorno in Serie B dopo diciassette anni e stabilendo una serie di record per la Serie C, fra cui quello di punti ottenuti, gol fatti, differenza reti, gol segnati da un calciatore — nello specifico il catanzarese Pietro Iemmello — in una sola stagione della terza serie italiana. La stagione si chiude con la vittoria della Supercoppa Serie C, primo trofeo nazionale per il club giallorosso.


Il Catanzaro Calcio 1929 S.r.l., meglio noto come Catanzaro, è una società calcistica italiana con sede nell'omonima città calabrese, fondata nel 1929. Il club attualmente milita in Serie C, terzo livello del campionato italiano di calcio.

Il Catanzaro è uno dei club più antichi e blasonati del Sud Italia, con una lunga tradizione calcistica che risale ai primi anni del XX secolo. La squadra ha disputato per molti anni la Serie A, raggiungendo come miglior piazzamento il sesto posto nella stagione 1978-79. Negli anni successivi, il Catanzaro ha oscillato tra la Serie B e la Serie C, con alcune brevi parentesi in Serie A.

Il Catanzaro è una squadra molto amata dai suoi tifosi, che affollano lo stadio Nicola Ceravolo in ogni occasione. La squadra è soprannominata "i giallorossi" per i colori sociali, giallo e rosso.

Il Catanzaro ha una forte rivalità con il Crotone, altra squadra calabrese, con la quale disputa il derby di Calabria. Il Catanzaro ha anche una rivalità con il Reggina, altra squadra calabrese, con la quale disputa il derby dello Stretto.

Il Catanzaro è un club ambizioso, che punta a tornare in Serie A nel prossimo futuro. La squadra sta attualmente costruendo una rosa competitiva, con l'obiettivo di raggiungere la promozione in Serie B.