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Wikipedia - Brescia Calcio

Il Brescia Calcio, più semplicemente noto come Brescia, è una società calcistica italiana con sede nella città di Brescia. Milita in Serie B, la seconda divisione del campionato italiano.

Fondato nel 1911, il club figura al quindicesimo posto nella graduatoria della tradizione sportiva italiana secondo i criteri della FIGC e detiene i record di partecipazioni totali e di partecipazioni consecutive ai campionati di Serie B. Tra i ventitré campionati di Serie A disputati, il miglior risultato del Brescia è stato l'ottavo posto ottenuto al termine della stagione 2000-2001.

In ambito internazionale ha vinto una Coppa dell'Amicizia nel 1967 e una Coppa Anglo-Italiana nel 1994; ha inoltre partecipato a due edizioni della Coppa Intertoto UEFA, disputandone una finale nel 2001.

Tra i più famosi calciatori che hanno vestito la maglia del Brescia si ricordano Roberto Baggio (vincitore del Pallone d'oro 1993), Pep Guardiola, Gheorghe Hagi e i campioni del mondo Alessandro Altobelli, Andrea Pirlo e Luca Toni.

History

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Brescia Calcio.
La formazione del 1929-1930, la prima a giocare in Serie A

Il 17 luglio 1911 la Victoria, l'Unione Sportiva Bresciana e la Gimnasium si fusero, dando vita al Foot Ball Club Brescia, che nella stagione 1913-1914 fu iscritto alla massima serie nazionale, nel girone veneto-emiliano. Nel campionato 1919-1920 arrivò il primo risultato di rilievo: classificandosi secondo nel girone A della Lombardia, il Brescia centrò la qualificazione alle semifinali nazionali, dove arrivò quinto nel girone B.

Nella stagione 1929-1930 il Brescia partecipò al primo campionato di Serie A della storia, che si concluse con il nono posto per le rondinelle. Anche nella Serie A 1930-31 il Brescia si classificò al nono posto. Nel campionato del 1931-1932 la squadra si classificò penultima: i lombardi andarono così incontro alla loro prima retrocessione in assoluto. La risalita fu immediata: i bresciani furono promossi classificandosi secondi nella Serie B 1932-1933. Dopo tre stagioni in Serie A, il Brescia retrocesse in Serie B nella stagione 1935-1936, al termine della quale dovette italianizzare il proprio nome nell'ambito delle leggi volute dallo stato fascista, rinominandosi in Associazione Calcio Brescia, denominazione che manterrà fino al 1976. Nella stagione 1937-1938 la squadra retrocesse, per la prima volta nella sua storia, in Serie C, per poi tornare, tuttavia, nella serie cadetta dopo una sola stagione. Il Brescia fu promosso in Serie A nella stagione 1942-1943 e disputò poi il campionato Alta Italia 1944 a seguito degli eventi bellici, piazzandosi secondo dietro all'Ambrosiana-Inter e perdendo in seguito lo spareggio con il Varese per l'ammissione alle semifinali nazionali.

La formazione bresciana che ottenne il ritorno in Serie A nell'annata 1985-1986

Al termine del secondo conflitto mondiale, la squadra bresciana ottenne subito un buon risultato nel campionato 1945-1946, quando giunse quinta nella Serie A Alta Italia, mancando l'accesso al girone nazionale solo dopo i due spareggi giocati contro il Milan. Tuttavia, il diciottesimo posto della stagione successiva costò al Brescia la retrocessione in Serie B. Da qui al 1965 il Brescia disputò 18 campionati di Serie B consecutivi, durante i quali perse due spareggi per la promozione in serie A, rispettivamente nel 1951-1952 con la Triestina e nel 1956-1957 con l'Alessandria. La massima serie venne mantenuta per tre stagioni di seguito, fino alla stagione 1967-1968, dapprima con l'allenatore Renato Gei, sostituito poi da Azeglio Vicini. Dopo un immediato ritorno in Serie A nella stagione 1969-1970, i biancoblù caddero ancora in B. Nel 1976 la società assunse la nuova denominazione di Brescia Calcio. La massima serie venne ritrovata nel campionato 1980-1981, dopo il terzo posto della stagione precedente in cadetteria. La squadra andò successivamente incontro ad un periodo nero, retrocedendo dapprima in Serie B e, nella stagione successiva, financo in terza serie, dopo più di quarant'anni. Nel 1982 però, Franco Baribbi subentrò a Mario Cervati alla presidenza. Dopo tre stagioni trascorse in Serie C1, il Brescia fu protagonista di un doppio salto di categoria sotto la presidenza di Franco Baribbi e con Antonio Pasinato in panchina, vincendo dapprima il campionato di Serie C1 1984-1985 e classificandosi poi al secondo posto nel successivo campionato di Serie B 1985-1986, ritrovando così la Serie A, dove tuttavia la squadra rimase solo per una stagione, retrocedendo infatti come terzultima con 22 punti, ad un solo punto di distacco dalla quartultima Empoli che ottenne la salvezza con 23 punti, scavalcando le Rondinelle all'ultima giornata. Nel campionato di Serie B 1988-1989 i lombardi si salvarono dalla retrocessione solo allo spareggio. Negli anni 1990 le rondinelle disputarono tre campionati di massima serie: 1992-1993, 1994-1995 e 1997-1998. Nel gennaio del 1992 Luigi Corioni era diventato presidente del Brescia, carica che manterrà per 22 anni. Nella stagione 1993-1994, guidata dall'allenatore rumeno Mircea Lucescu, la squadra vinse la Coppa Anglo-Italiana, battendo in finale il Notts County a Wembley.

Una formazione del 2000-2001, stagione dell'ottavo posto in Serie A, miglior piazzamento di sempre del Brescia nella massima serie.

Tornato in Serie A nella stagione 2000-2001, nella quale ottenne l'ottavo posto, miglior piazzamento della sua storia nella massima serie, il Brescia, allenato prima da Carlo Mazzone e poi da Gianni De Biasi, conservò il posto nella divisione di vertice per cinque stagioni, durante le quali disputò per due volte la Coppa Intertoto UEFA e giunse in semifinale di Coppa Italia nell'edizione 2001-2002, ottenendo il proprio miglior risultato di sempre nella competizione. Dopo aver perso la finale dei play-off nel campionato di Serie B 2008-2009, il Brescia risalì in Serie A prima della stagione 2010-2011, conclusa con la retrocessione tra i cadetti, dove il club rimarrà per otto anni. Nel 2017 Massimo Cellino divenne presidente del Brescia. Nella stagione 2018-2019 le rondinelle vinsero, per la quarta volta nella loro storia, il campionato di Serie B, venendo per la prima volta premiati con la Coppa Ali della Vittoria. Tornata in Serie B nel 2020, la squadra retrocesse in Serie C nella stagione 2022-2023 tramite i play-out, perdendoli contro il Cosenza, salvo poi venire riammessa in Serie B 2023-2024 per la mancata iscrizione della Reggina 1914.

Il Brescia Calcio è una società calcistica italiana con sede nella città di Brescia. Fondata nel 1911, milita in Serie B, la seconda divisione del campionato italiano di calcio.

I colori sociali del Brescia sono il bianco e l'azzurro, che sono anche i colori della città. Lo stemma del club è uno scudo con i colori sociali, al centro del quale è raffigurata una rondine, simbolo della città di Brescia.

Il Brescia ha vinto un campionato italiano di Serie B (1964-1965) e una Coppa Anglo-Italiana (1993-1994). Ha inoltre raggiunto la finale di Coppa Italia nel 1984, perdendola contro la Roma.

Il Brescia ha disputato 18 stagioni in Serie A, raggiungendo il sesto posto come miglior piazzamento nella stagione 1975-1976. Ha inoltre partecipato a 24 stagioni in Serie B, vincendo il campionato nel 1964-1965 e raggiungendo il secondo posto in altre tre occasioni.

Il Brescia è una delle squadre più antiche e blasonate del calcio italiano, e vanta una tifoseria molto appassionata e numerosa. Lo stadio del Brescia è il Rigamonti-Ceppi, che ha una capacità di 23.500 spettatori.