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Risultati

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Italia - Serie D 03/17 13:30 27 Grosseto v ASD Sporting Trestina W 2-1
Italia - Serie D 03/10 14:00 26 Poggibonsi v Grosseto W 1-2
Italia - Serie D 03/10 13:30 27 Grosseto v ASD Sporting Trestina - PPT.
Italia - Serie D 03/03 13:30 25 Grosseto v Figline D 3-3
Italia - Serie D 03/03 13:30 26 Poggibonsi v Grosseto - PPT.
Italia - Serie D 02/25 13:30 24 Sangiovannese v Grosseto D 1-1
Italia - Serie D 02/25 13:30 25 Grosseto v Figline - PPT.

Stat.

 TotalIn casaFuori casa
Partite disputate 40 22 18
Wins 19 10 9
Draws 17 8 9
Losses 4 4 0
Goals for 59 33 26
Goals against 37 23 14
Clean sheets 16 9 7
Failed to score 6 5 1

L'Unione Sportiva Grosseto 1912 S.s.r.l., meglio nota come Grosseto, è una società calcistica italiana con sede nella città di Grosseto. Milita in Serie D, la quarta divisione del campionato italiano.

Costituito con la suddetta ragione sociale nel 2017, è il maggior sodalizio calcistico della città toscana, in quanto depositario della tradizione sportiva iniziata nel 1912 con la fondazione dell'Unione Ginnico Sportiva Grossetana e successivamente transitata attraverso vari soggetti societari via via cessati e rifondati (Club Sportivo Grossetano nel 1925, Unione Sportiva Grosseto nel 1927, Unione Sportiva Grosseto Football Club nel 1995 e Football Club Grosseto Società Sportiva Dilettantistica nel 2015).

Dal punto di vista storico, il Grosseto vanta quale maggior successo sei partecipazioni consecutive al campionato di Serie B a girone unico (cogliendo quale miglior piazzamento il sesto posto - con partecipazione ai play-off promozione per la massima serie - nella stagione 2008-2009); ha inoltre vinto per una volta ciascuna il proprio girone di Serie C2, Serie C1 e Serie D (nel secondo caso abbinandolo alla Supercoppa di categoria).

La FIGC considera il Grosseto all'ottantacinquesimo posto nella graduatoria della tradizione sportiva dei club ad essa affiliati.

Dal 5 maggio 2022, il Grosseto è attivo anche nel calcio femminile, anche se esclusivamente a livello giovanile.

History

Gli inizi con l'Unione Ginnico Sportiva Grossetana (1912-1927)

La fondazione e il debutto (1912-1913)

Il calcio a Grosseto ha avuto inizio sotto l'Unione Ginnico Sportiva Grossetana il 13 maggio 1912 con la convocazione dei soci fondatori e l'approvazione dello statuto. Un anno dopo, il 13 aprile 1913, la squadra composta da Petroselli, Parronchi, Tocco, Raspa, Grilli, Bacci, Magnani, Mengoni, Aprili, Angelotti, Colucci e Burri, allo stadio del Poggio di Massa Marittima giocò la sua prima partita ufficiale contro la locale formazione dei Forti e Liberi vincendo col risultato di 4-0.

Anni venti: lo sviluppo calcistico tra amichevoli e tornei ufficiali (1921-1927)

All'inizio degli anni venti, più precisamente nel 1921, i biancorossi parteciparono al loro primo campionato federale classificandosi secondi nel girone A della Promozione Toscana, guadagnandosi l'ammissione al girone finale e concludendo al quinto posto. Negli anni a venire, gli atleti si divisero in varie discipline tra cui calcio, ciclismo e la ginnastica, essendo una società polivalente dove il primo capitano del Grosseto fu Guido Galigani detto "Buba" che per un decennio giocherà con i maremmani.

I primi decenni dell'Unione Sportiva Grosseto (1927-1955)

La fusione con il Club Sportivo Grossetano (1927)

Nel 1927 l'Unione Ginnico Sportiva Grossetana e il Club Sportivo Grossetano si fondono per dare vita all'Unione Sportiva Grosseto e in tale occasione vengono adottati i colori sociali bianco e rosso al posto del bianco e del nero.

Anni trenta e quaranta: il salto dalla Terza Divisione alla Serie C e la sfiorata promozione in Serie B (1929-1951)

Con l'avvento degli anni trenta, la società vide una crescita passando dalla Terza Divisione alla Prima Divisione, fino alla Serie C nel 1936, senza però ottenere grandi successi. Nel periodo antecedente il secondo conflitto mondiale, poi, dopo aver concluso i campionati di Serie C a metà classifica, per due volte, alla fine della guerra, i maremmani andarono vicini alla promozione in Serie B nel 1946-1947 e nel 1947-1948. Nel primo caso, il Grosseto perse gli spareggi finali mentre, nel secondo, i biancorossi vennero penalizzati di un punto (poi risultato decisivo per l'esito finale della classifica) per non aver disputato un incontro di campionato a causa di un ritardo del mezzo su cui viaggiavano dovuto al passaggio del Giro d'Italia. Tra i trascinatori di quella squadra primeggiavano soprattutto il portiere siciliano Aristide Nascenzi e l'attaccante orbetellano Fabrizio Bartolini, quest'ultimo ad oggi ricordato come il giocatore più prolifico della storia del Grifone.

L'era Ferri: il grande ritorno dell'Unione Sportiva Grosseto nel professionismo (1955-1978)

Anni cinquanta: il ridimensionamento in IV Serie (1951-1961)

Negli anni cinquanta, dopo una retrocessione in Promozione Interregionale culminata al termine della stagione 1950-1951, tra i pionieri della ripartenza negli anni trascorsi in IV Serie, si fecero strada Carlo Pucci e Nilo Palazzoli che insieme ad Alberto Fommei in panchina, metteranno le fondamenta per un immediato ritorno in terza serie, il tutto guidato da un presidente che lascerà un segno indelebile nella storia biancorossa, quale Mario Ferri che rimase alla guida della società dal 1955 al 1978.

Anni sessanta: il Grifone tra professionismo e dilettantismo (1961-1973)

Il decennio successivo, per il Grosseto, si aprì con l'arrivo in società del segretario Bruno Passalacqua come dirigente e di giocatori come Francesco Carpenetti, Carlo Zecchini e Pierluigi Armellini, i quali riportarono la squadra in Serie C rimanendoci per quattro stagioni fino al 1965. Nella seconda parte degli anni sessanta, poi, il Grosseto si ridimensionò in Serie D: i maremmani collezionarono piazzamenti in zone alte di classifica in gironi prevalentemente composti da squadre toscane, laziali, umbre e sarde, sfiorando ben tre volte il pronto ritorno in Serie C nelle stagioni 1965-1966, 1967-1968 e 1968-1969. Nella prima stagione nei dilettanti, i biancorossi arrivarono terzi nel girone D a quota 45 punti, alle spalle del Latina (48 punti) e del promosso Frosinone (49 punti); nella seconda circostanza il Grosseto non ebbe la meglio nel testa a testa con il Viareggio nel girone E per un solo punto di distacco; infine, nella stagione successiva, il Grifone mancherà la promozione nuovamente per un punto di differenza in classifica nel girone E, piazzandosi terzo con 45 punti insieme al Montevarchi, alle spalle di Lucchese e Sarzanese (tra le due rossonere avrà la meglio la compagine toscana nello spareggio promozione). La stagione 1968-1969 è ancora oggi ricordata nella storia dei maremmani per essere quella dove il Grosseto ha incassato meno gol: solo 13 reti subite in 34 partite, unica nota positiva in un'ennesima stagione dove la promozione in Serie C è sfumata per pochissimi punti.

Anni settanta: la nuova promozione in Serie C davanti alla rivale Siena (1973)

Il Grosseto del 1972-1973, vincitore del campionato di Serie D e promosso in Serie C

Il ritorno in Serie C avvenne, finalmente, al termine del campionato di Serie D 1972-1973, quando i biancorossi vinsero ai danni dei rivali del Siena, piazzatosi secondo, dopo un testa a testa proseguito per tutta la stagione, festeggiando la promozione all'ultima giornata contro la Sarzanese: memorabile la rappresentazione ironica della sconfitta senese con un manichino vestito da giocatore del Siena su una bara bianconera, a sua volta posta su una macchina colorata di rosso e bianco, che si apprestò a fare il giro del campo durante la festa biancorossa allo stadio Carlo Zecchini.

Il post-era Ferri: un lustro di professionismo e quasi due decenni di dilettantismo (1978-2000)

Verso la fine degli anni settanta, con la morte del presidente Mario Ferri, avvenuta l'8 maggio 1978, arrivò al timone della società Alvaro Amarugi che proseguendo il corso del suo predecessore, grazie all'acquisto di innesti validi fece stazionare i biancorossi dapprima in Serie C e poi nella neonata Serie C2 fino ai primi anni ottanta.

Anni ottanta: la caduta e la lunga militanza nei dilettanti (1983-2002)

A partire dal 1983, per il Grosseto, dopo la dolorosa retrocessione culminata al termine del campionato di Serie C2 1982-1983, si aprì un periodo buio caratterizzato dalla militanza nelle categorie dilettantistiche per ben diciannove anni, cui seguirono derby accesi a livello provinciale contro Follonica, Orbetello e altre squadre creando forti rivalità che si ripercuotono fino ai giorni nostri. Il calciatore che più di tutti si distaccò per la sua bravura era Adriano Meacci che sarà il protagonista nelle successive stagioni di rinascita.

Anni novanta: la grande illusione e delusione (1995)

Dopo le difficili annate nei primi anni '90, nel 1995, dopo aver vinto sul campo il proprio girone del Campionato Interregionale (l'attuale Serie D), i toscani subirono una doppia retrocessione, per mancata iscrizione da parte della presidenza Anzidei, dalla Serie C2 (appena conquistata) all'Eccellenza.

L'era Camilli: la storica scalata dell'Unione Sportiva Grosseto Football Club dai dilettanti ai cadetti (2000-2015)

Il biennio in Serie D e il ripescaggio in Serie C2 (2000-2002)

Il 23 giugno 2000, Luigi Franco Moretti, l'allora presidente del Grosseto, annuncia la conclusione della trattativa che vede Piero Camilli diventare il nuovo presidente della società, il quale riuscirà in pochi anni a condurre il Grosseto dalla Serie D alla Serie B.

Il 2 agosto 2002, al termine di una stagione che ha visto la squadra biancorossa posizionarsi al secondo posto in classifica, a causa di alcune squadre trovate non in regola per l'iscrizione al proprio campionato, i maremmani vengono ripescati in Serie C2 facendo così ritorno tra i professionisti.

Il biennio in Serie C2, il triennio in Serie C1, la Serie B prima sfiorata e poi conquistata (2002-2007)

L'annata successiva il Grosseto riesce a piazzarsi in quinta posizione in classifica, ottenendo l'accesso ai play-off, disputati contro il Rimini. Entrambi gli incontri terminarono sullo 0-0, ma ad avere la meglio fu la squadra romagnola via del miglior piazzamento in classifica.

Il secondo anno in Serie C2 inizia con la riconferma di Mauro Melotti, il quale era subentrato al termine della stagione precedente al posto di Paolo Indiani. Il 3 ottobre 2003 viene sostituito da Lamberto Magrini (per lui si tratta di un ritorno) il quale viene esonerato a tre giornate dal termine del campionato, nonostante la squadra fosse prima in classifica. Al suo posto arriva Paolo Specchia, che riesce ad ottenere la promozione in Serie C1.

Nei due anni successivi i torelli ottengono due qualificazioni ai play-off, ma vengono eliminati in entrambi i casi.

Massimiliano Allegri, allenatore dei maremmani in Serie C1 nella stagione 2005-2006

Il 30 ottobre 2006 in seguito alla sconfitta subita contro il Novara, Massimiliano Allegri (a quei tempi tecnico dei toscani) viene esonerato e al suo posto viene ingaggiato Antonello Cuccureddu, in grado di trascinare la squadra, con una media di 2,12 punti a partita verso la promozione, ottenuta il 13 maggio 2007 allo stadio Euganeo contro il Padova (vittoria per 0-1, rete di Carl Valeri). Il 24 maggio 2007, con la vittoria sul Ravenna per 1-0, i maremmani si aggiudicano la Supercoppa di Lega di Serie C1.

Nel corso di questi anni la formazione biancorossa ha affrontato anche alcune tra le più prestigiose squadre di calcio italiane: Fiorentina (allora denominata Florentia Viola), Napoli e altre grandi compagini.

Il 27 ottobre 2002 il Grosseto affrontò la Fiorentina, vincendo per 2-0 con doppietta di Chadi, mentre al ritorno i biancorossi furono sconfitti per 2-1, nonostante fossero andati in vantaggio con una rete di Marco Ghizzani. Il 5 ottobre 2006 i toscani andarono in trasferta a Napoli riuscendo ad ottenere un pareggio (la partita finì 1-1 con rete di Alessandro Pellicori). Al ritorno l'incontro terminò 2-2 con reti di Tonino Sorrentino e Luigi Consonni.

I sei anni storici in Serie B, dai play-off alla retrocessione (2007-2013)

Per la prima storica stagione del Grosseto in Serie B viene chiamato alla guida tecnica Giorgio Roselli che prende il posto di Antonello Cuccureddu. Il tecnico verrà esonerato e sostituito da Stefano Pioli a causa di un avvio caratterizzato da tre sconfitte consecutive.

Il 22 settembre 2007 la squadra ottiene la sua prima vittoria in campionato contro il Rimini. La partita terminerà 2-1 per i toscani, con doppietta di Marco Carparelli. Tra i risultati di rilievo, da segnalare la vittoria nel derby contro il Pisa (2-0), e quella esterna contro l'Ascoli per 3-5. Il 10 maggio 2008 la squadra si impone per 3-0 sul Bologna, ottenendo la salvezza con tre turni di anticipo.

La stagione seguente la società ingaggia Elio Gustinetti, nel ruolo di allenatore, che riuscirà al termine della stagione (nella quale verrà esonerato per poi essere richiamato sulla panchina dei biancorossi a poche giornate dal termine) a condurre i toscani ai play-off validi per la promozione in Serie A persi in semifinale contro il Livorno al termine di un incontro (1-4), arbitrato da Celi, che vedrà i maremmani lasciare il terreno di gioco in sette uomini a causa di quattro espulsioni, nonostante la vittoria per 2-0 ottenuta nella partita di andata.

Per la sua terza stagione in serie cadetta, la società si affida nuovamente al tecnico Elio Gustinetti, il quale viene esonerato il 24 marzo 2010, nonostante la squadra si trovasse al terzo posto. Come poi spiegato tramite un comunicato dalla società, l'esonero non è stato basato dai risultati tecnici, bensì dalle dichiarazioni risalenti al postpartita di Grosseto-Sassuolo, riguardanti i compensi corrisposti ai tesserati. L'infortunio occorso a Mauricio Pinilla (capocannoniere della squadra, autore di 24 reti in altrettante partite) e una lunga serie di risultati altalenanti, impediscono al Grosseto di qualificarsi per i play-off anche se il successivo scandalo di Scommessopoli dimostrerà che un gruppo di giocatori unionisti aveva giocato spesso a perdere danneggiando enormemente la corsa alla massima serie della squadra maremmana.

Seguono due stagioni nelle quali la squadra riesce a salvarsi in entrambe le occasioni con un turno di anticipo.

Dopo un lungo processo riguardante il calcioscommesse, che ha visto in primo grado il Grosseto retrocesso in Lega Pro Prima Divisione e il presidente Piero Camilli inibito per 5 anni più preclusione, il 22 agosto 2012 è stato accolto il ricorso della società biancorossa, annullando la decisione della disciplinare. Il Grosseto parte comunque con 6 punti di penalità per responsabilità oggettiva, ottenuti in seguito a patteggiamento, da scontare nel campionato in corso. Il 16 aprile 2013, dopo sei anni nella serie cadetta, i maremmani retrocedono matematicamente in Lega Pro a cinque giornate dal termine del torneo in seguito alla sconfitta per 3 a 1 maturata sul campo del Brescia. Nel corso della stessa stagione, Piero Camilli lascia la carica di presidente, ruolo che non ricoprirà più nessuno. Allo stesso tempo, il club passa in mano ai figli maschi di Camilli, Vincenzo e Luciano.

Il biennio in Lega Pro (2013-2015)

Le due stagioni in Lega Pro (prime ed uniche partecipazioni dei maremmani nella terza serie italiana con questa denominazione) si rivelano in sintesi anonime.

La prima annata, denominata Lega Pro Prima Divisione (da ricordare come avversarie importanti nel girone B Pisa, Perugia, Ascoli, Frosinone, Benevento, Salernitana, Lecce, Catanzaro), si apre con un passivo pesantissimo, il 5-2 subito a Pontedera; è l'inizio di una stagione altalenante, caratterizzata da alcune importanti vittorie (ad esempio il derby casalingo con il Pisa, vinto 3-1) e molte sconfitte. Il Grosseto conclude la stagione all'undicesimo posto in classifica, distante 4 punti fuori dalla zona play-off, con l'ultima partita disputata a Barletta e conclusasi 1-1.

La stagione successiva, con la Lega Pro unica (suddivisa in 3 gironi a pari livello, con la Seconda Divisione abolita) è di fatto una copia di quella precedente: nuovamente inserito nel girone B (con avversarie importanti quali Ancona, Ascoli, Reggiana, SPAL, oltre che a tante toscane come Carrarese, Lucchese, Pisa, Pistoiese e Prato), debutta con una sconfitta casalinga con la Pro Piacenza (0-1). Il Grosseto vince alcuni incontri importanti, come nel successo esterno sul Teramo per 3-1 (futuro vincitore del girone, primo posto successivamente revocato per condanna), al contempo ne perde altri, per concludere con la sconfitta interna per mano del Gubbio (2-3): per ben cinque anni questa rimarrà l'ultima sfida di terza serie dei biancorossi.

Il 30 giugno 2015, infatti, il patron Piero Camilli decide, dopo 2-3 precedenti estati difficili anche dal punto di vista dei rapporti con l'amministrazione comunale (all'epoca dei fatti presieduta dall'allora sindaco Emilio Bonifazi), di non iscrivere l'U.S. Grosseto F.C. 1912 (club sano certificato come tale dalla Covisoc appena pochi giorni prima) al successivo campionato di Lega Pro. Finisce così, nel peggiore dei modi, l'era del Comandante a Grosseto. L'U.S. Grosseto F.C. 1912, però, continua ad esistere senza svolgere alcuna attività federale e, per questo, perde automaticamente il titolo sportivo.

Dopo il suddetto terremoto sportivo, il Comune di Grosseto è costretto a riorganizzare il calcio cittadino e, dopo le trattative andate a vuoto con alcuni imprenditori, il già citato sindaco Emilio Bonifazi decide il 17 luglio 2015 di creare ex-novo un sodalizio, l'Associazione Calcio Grosseto, pronto a partire dalla Serie D o dai campionati regionali, accedendo all'articolo 52.10 NOIF della FIGC. La guida della società è affidata al dirigente Stefano Osti. L'amministrazione comunale, poi, lancia un appello ai grossetani affinché, tramite una raccolta fondi, possano aiutare a crescere l'A.C. Grosseto appena nata.

La parentesi Football Club Grosseto (2015-2017)

Nel frattempo, a pochi giorni dalla scadenza dei termini d'iscrizione ai campionati, la Grosseto Group (società a capitale arabo-statunitense con sede a Manhattan, rappresentata dall'italo-americano Massimiliano Pincione, ex presidente del Pescara per un brevissimo periodo durante la stagione 2006-2007) si offre di rifondare il sodalizio ed iscriverlo in sovrannumero in Serie D (dove mancava da 13 anni). Pincione costituisce pertanto il Football Club Grosseto Società Sportiva Dilettantistica, che rileva il titolo sportivo cittadino e presenta la richiesta d'iscrizione al massimo campionato dilettantistico nazionale, prontamente accettata da FIGC e LND, che la inquadrano nel girone G.

L'organigramma iniziale include nelle vesti di direttore tecnico l'ex assistente internazionale Rodolfo Mirri, mentre viene nominato direttore del marketing e della comunicazione Paolo Iapaolo (amico fraterno di Pincione, che assume direttamente la carica di presidente). L'allenatore della prima squadra è Domenico Giacomarro, proveniente dal Termoli. A metà agosto vengono annunciati i primi 14 giocatori sotto contratto.

Il 7 febbraio 2016, a seguito della sconfitta casalinga contro il Rieti, Giacomarro viene sollevato dall'incarico di allenatore e sostituito da Nevio Orlandi, ex allenatore di Reggina e Barletta, che conduce la squadra al secondo posto finale nel proprio girone, qualificandola per i play-off poi persi in semifinale contro l'Olbia. Non arriva tuttavia in estate il ripescaggio in terza serie.

L'anno successivo i biancorossi trascorrono il campionato stabilmente all'ultimo posto del girone E della Serie D: complici ulteriori difficoltà societarie, problemi di gestione dello stadio casalingo e continue tensioni tra la dirigenza, i giocatori e la tifoseria, a fine stagione l'F.C. Grosseto (che nella stagione sarà costretta a schierare in prima squadra tanti ragazzi del proprio settore giovanile), dopo alcune sconfitte a tavolino interne e passivi pesanti in trasferta, retrocede in Eccellenza, con soli 14 punti maturati sul campo.

In vista della stagione 2017-2018, dopo alcuni mesi d'incertezza e con un Massimiliano Pincione da cui non giungono più notizie, l'F.C. Grosseto non fa domanda di iscrizione ad alcun campionato e viene radiato dalla F.I.G.C., lasciando nuovamente il capoluogo maremmano privo di una squadra di calcio di riferimento.

Il ritorno dell'Unione Sportiva Grosseto (2017-oggi)

La presidenza Ceri: dall'Eccellenza al ritorno in Serie C (2017-2021)

Il 18 luglio 2017 entrano in gioco gli imprenditori locali Mario e Simone Ceri, titolari dell'Associazione Calcio Roselle (squadra dell'omonimo sobborgo cittadino) e regolarmente iscritta al campionato di Eccellenza Toscana. Previo accordo con l'ex presidente Piero Camilli, che mette a disposizione lo storico marchio sportivo della cessata Unione Sportiva Grosseto, nonché col benestare delle istituzioni cittadine e della Federcalcio, il Roselle muta pertanto denominazione in Associazione Sportiva Dilettantistica Unione Sportiva Grosseto 1912, rilevando in via formale la tradizione sportiva biancorossa.

Per la panchina viene scelta un'ex bandiera del Grifone ai tempi della Serie C1 e della Serie B, Luigi Consonni, il quale porterà al trionfo i maremmani il 10 gennaio 2018 nella Coppa Italia Dilettanti Toscana 2017-2018 in finale a Firenze contro la Zenith Audax 3-0. Pochi giorni dopo però, complici i risultati deludenti in campionato, egli viene esonerato e sostituito da Andrea Danesi, il quale raggiunge il terzo posto finale in classifica; la promozione in Serie D sfuma tuttavia nella finale play-off regionali, ove i maremmani escono sconfitti dal Cuoiopelli per 2-0, dopo aver eliminato con un netto 4-0 il Poggibonsi nella precedente semifinale.

L'anno successivo i biancorossi si mantengono stabilmente in testa alla classifica del girone A dell'Eccellenza Toscana. Nonostante il primo posto, l’8 gennaio 2019 la società decide tuttavia di sostituire il primo allenatore Sebastiano Miano con Lamberto Magrini, di ritorno alla guida tecnica degli unionisti. Il Grosseto non risente comunque del ribaltone in panchina: l'8 marzo 2019 vince 2-1 lo scontro diretto con il Fucecchio e il 31 marzo 2019, al termine del match dell'Angiolino Elmi di Massa Marittima contro il Cecina, vinto per 4-0, la squadra riesce a raggiungere la matematica promozione in Serie D con due partite ancora da disputare.

Il Grosseto disputa il girone E della Serie D, ove vi è un combattuto testa a testa con il Monterosi. I maremmani rimangono alle calcagna della compagine laziale fino al 16 febbraio 2020, quando la formazione di Magrini, grazie ad una rete di Filippo Boccardi nell'incontro casalingo contro i viterbesi, passa al comando della classifica. A causa della pandemia di COVID-19, il campionato viene sospeso il 10 marzo 2020, con l'ultima gara dei maremmani, sempre in vetta al momento della sospensione, disputata in casa allo stadio Carlo Zecchini il 1º marzo 2020 e vinta per 2-0 sullo Scandicci. Dopo lo stop definitivo deciso dalla Lega Nazionale Dilettanti il 20 maggio 2020, il Grosseto viene dichiarato vincitore del girone E della Serie D, con le ultime 8 giornate di campionato non disputate, e promosso in Serie C due giorni dopo. La decisione sarà confermata anche dalla FIGC il successivo 8 giugno.

Ritornati in Serie C, i biancorossi vengono inseriti nel girone A, nel quale ritrovano dopo un lustro alcune fra le squadre più importanti della Toscana, quali Livorno, Lucchese, Pistoiese e Carrarese. Alle corregionali, si aggiungono alcune squadre piemontesi (tra cui la Juventus U23, prima volta ufficiale del Grosseto contro una qualsiasi selezione della ) e alcune della Lombardia nord-occidentale, con il raggruppamento completato da Piacenza e Olbia. Raggiunta molto presto la salvezza, il Grifone conclude il campionato al nono posto, togliendosi molte soddisfazioni, come le vittorie sulla Lucchese (2-0 a Lucca, 1-0 in Maremma) e le sfide contro il Livorno (1-0 allo Zecchini con un gol in zona Cesarini di Giuseppe Sicurella, 2-2 al Picchi con il pareggio in extremis di Federico Scaffidi), e guadagnandosi perciò l'accesso alla fase preliminare dei play-off, dopo il successo casalingo per 2-0 nell'ultima giornata sul già citato Olbia. Il percorso ai play-off dura due turni, con il Grosseto che gioca sempre in trasferta (con la sola possibilità di vincere per passare ad ogni fase successiva): dopo aver vinto nettamente 4-1 sul campo del Lecco nel primo turno, non riesce nell'impresa in casa dell'AlbinoLeffe, venendo rimontato dai seriani per 2-1. I biancorossi mancano l'accesso alla fase nazionale dei play-off, al termine di una stagione più che soddisfacente.

La stagione 2021-2022 vede il Grosseto nel girone B, raggruppamento formato da squadre del centro e del nord Italia. Nel girone sono presenti tutte le retrocesse dalla serie cadetta (Reggiana, Pescara e Virtus Entella), sei squadre toscane (tra le quali Carrarese e le ripescate Lucchese, Pistoiese e Siena), squadre emiliano-romagnole (tra cui Modena e Cesena) e squadre marchigiane (tra cui l'Ancona-Matelica). Gubbio, Teramo, Viterbese e Olbia completano il girone centrale. Nella seconda annata consecutiva tra i professionisti, il Grifone sembra cominciare ottimamente il campionato, ma presto, complici i tanti pareggi e sconfitte, finisce per ritrovarsi in fondo alla graduatoria alla fine del girone di andata con solo 14 punti conquistati. In positivo si segnalano esclusivamente gli unici due successi, in trasferta, a Viterbo (0-1) e a Siena (1-3), a 44 anni di distanza dall'ultimo trionfo biancorosso nel derby. La famiglia Ceri si trova inoltre a far fronte a delle perdite economiche negli ultimi due anni, dovute agli alti costi da sostenere per la regolare partecipazione alla Serie C e agli effetti devastanti della pandemia di COVID-19, che hanno portato ad esempio al divieto al pubblico di assistere alle partite casalinghe (con la mancanza degli incassi della biglietteria) e alla chiusura del centro sportivo di Roselle.

Le presidenze di Nicola Di Matteo e Salvatore Guida (2021-2022)

Il 24 dicembre, dopo alcune settimane di trattative e di smentite, viene reso pubblico il passaggio della maggioranza delle quote societarie dalla famiglia Ceri alla holding Dbm rappresentata dall'imprenditore Nicola Di Matteo, imprenditore edile e immobiliare di origine casertana, stabilitosi in Emilia-Romagna, con investimenti nei mercati immobiliari esteri di Romania, Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti, ed ex presidente di Centese, Imolese, SPAL, Mantova e Teramo. Il suo arrivo in città è stato accolto tra le proteste e le polemiche della tifoseria, in seguito ad alcune frasi infelici pronunciate alcuni anni prima a Teramo.

Il 27 dicembre 2021, invece, si giunge alla sostituzione del Consiglio di amministrazione biancorosso e alla nomina ad amministratore unico di Nicola Di Matteo, con lo scopo di mantenere la permanenza nella terza serie. Dopo oltre tre stagioni, il giorno successivo, viene esonerato Lamberto Magrini, il quale viene sostituito da Agenore Maurizi, ex allenatore di Massese, Cavese, Viareggio, Reggina, Teramo e Viterbese.

La cessione delle quote viene ufficializzata il 30 dicembre 2021, con il 90% dell'U.S. Grosseto detenuto da Di Matteo e con Mario Ceri, divenuto socio di minoranza, proprietario del restante 10%. Esce di scena dalla questione dirigenziale, invece, il vicepresidente uscente e nipote di Mario, Simone Ceri, personaggio legatissimo al Grifone, in quanto anche membro e vicino agli ultras biancorossi. Il 19 gennaio 2022, la società sceglie di mettere a fianco di Maurizi l'ex capitano del Grosseto del periodo di Serie C1 sotto Piero Camilli, Giovanni Di Meglio (già allenatore degli Allievi), sostituendo il vice di Magrini, David Stefani, il quale torna ad allenare nel settore giovanile biancorosso. Il 25 gennaio 2022 è la volta del direttore sportivo Stefano Giammarioli a terminare l'esperienza in biancorosso, dopo mezza stagione.

Tuttavia, nonostante le promesse fatte dalla nuova società, la squadra non riesce a tirarsi fuori dalla zona play-out. Il Grosseto, sfortunato con le big del girone (noto è ad esempio il rocambolesco 3-3 contro il Cesena, con la vittoria sfumata nei minuti di recupero) ma al contempo non pervenuto con le squadre di media e bassa classifica (come lo scontro diretto perso di misura in casa con la Viterbese), arriva ad occupare l'ultimo posto della graduatoria, ove vi rimane per oltre la metà del girone di ritorno. A nulla servono le poche vittorie (tra cui un inaspettato 6-1 rifilato alla Pistoiese) e i tanti pareggi ottenuti. La retrocessione matematica giunge alla penultima giornata, in occasione del derby casalingo con la Lucchese, perso 2-0.

Il ritorno nei dilettanti, nella stagione 2022-2023, è caratterizzato da nuove turbolenze societarie, le quali portano Nicola Di Matteo a cedere le proprie quote a Salvatore Guida, imprenditore di Portici ma attivo a Roma nel settore della ristorazione. Nel frattempo sul campo, il Grosseto, dopo essere stato eliminato subito al turno preliminare della Coppa Italia di Serie D in casa dall'Orvietana, inanella delle costanti serie di risultati negativi che lo portano a novembre al terz'ultimo posto del girone E (nel quale gli unionisti affrontano tra le varie compagini Arezzo, Livorno, Pianese, Poggibonsi e Sangiovannese, nonché il vicino Follonica Gavorrano).

La presidenza Lamioni (2022-oggi)

Il 25 novembre 2022 Giovanni Lamioni, imprenditore grossetano, nonché già possessore della squadra cittadina di futsal Atlante Grosseto, rileva il 100% delle quote dell'U.S. Grosseto tramite la propria Holding Lamioni (la quale dà il via ad una stretta partnership con la Fiorentina dalla seconda parte della stagione), divenendone il nuovo proprietario. Il ruolo di presidente viene affidato al noto tifoso ed avvocato Antonio Fiorini, mentre il nuovo direttore generale è Filippo Vetrini (parente stretto dello stesso Lamioni), proveniente dal Gavorrano prima e il Follonica Gavorrano poi, il quale ha il compito di migliorare il tasso tecnico della rosa nel calciomercato invernale, al fine di conquistare la salvezza e la conseguente permanenza in Serie D.

Il rinnovato Grosseto (di cui fanno parte, tra i volti nuovi, giocatori esperti come Lorenzo Pasciuti e Manuele Giustarini) fa inizialmente ben sperare, con la squadra che arriva a fine gennaio quasi a ridosso della zona play-off. A causa però di prestazioni deludenti tra febbraio ed aprile con direzioni di gara molto discutibili, in occasione del caos a termine del contestatissimo pareggio casalingo con il Livorno, porteranno alla squalifica dello stadio Carlo Zecchini e all'obbligo di disputare lontano le restanti gare interne a porte chiuse fino ad oltre la conclusione della stagione, la squadra termina il campionato all'11º posto a pari punti con Sangiovannese ed Ostia Mare, ma in virtù della classifica avulsa data dagli scontri diretti tra le tre contendenti sfavorevole, i maremmani, dunque al 13º posto, sono costretti a disputare per la prima volta in 111 anni uno spareggio play-out.

La gara unica del play-out, nella quale il Grosseto ha disposizione 90 minuti (o 120 minuti in caso di pareggio) per vincere o pareggiare allo scopo di mantenere la categoria, vede come avversaria i valdarnesi del Terranuova Traiana, piazzatisi terz'ultimi al termine della stagione, allo stadio Gino Bozzi di Firenze, in campo neutro. La partita termina 0-0, sono necessari i tempi supplementari come da regolamento (con i calci di rigore non previsti), ma il Grifone resiste agli assalti degli aretini anche nei 30 minuti extra-regolamentari e il punteggio finale non cambia: il Grosseto può dunque festeggiare la sofferta ma raggiunta permanenza nella massima categoria dilettantistica.

Un nuovo inizio (2023-2024)

Per l’inizio della stagione di Serie D 2023-2024, la proprietà Lamioni si dice intenzionata a riportare il Grosseto nei professionisti. La nuova rosa viene allestita a forte trazione offensiva, prelevando giocatori importanti per la categoria come Edoardo Marzierli, Damiano Rinaldini e Gianni Riccobono, due goleador nel precedente campionato di Serie D rispettivamente con San Donato Tavarnelle, Pianese e Poggibonsi. La squadra è capitanata dal caposaldo grossetano del centrocampo Riccardo Cretella, il quale viene affiancato dagli esperti Nicholas Bensaja (ex, tra le tante, di Pescara, Viterbese e Lucchese) e Piergiorgio Sabelli (centrocampista romano con una recente esperienza nelle file del Ravenna), mentre la difesa, confermata quasi in blocco rispetto a quella dell’anno precedente, vede l’aggiunta in particolare di Lorenzo Schiaroli, in arrivo dal Fano.

I maremmani vengono inseriti nuovamente nel girone E, apprestandosi a sfidare ancora, tra i 15 derby toscani in totale (assieme alle uniche due umbre Trestina e Orvietana), Livorno, Follonica Gavorrano e Pianese (le principali contendenti per la promozione diretta), nonché le rivali a carattere regionale Poggibonsi e Sangiovannese.

Il Grosseto, fino al 10 dicembre 2023 (in occasione della sconfitta interna con il San Donato Tavarnelle), con 7 vittorie e 7 pareggi nelle prime 14 giornate di campionato, è stata una delle uniche quattro squadre italiane su 246 partecipanti ai campionati nazionali (dalla Serie A alla Serie D) nella stagione 2023-2024, ad essere ancora imbattuta, insieme al Padova (militante in Serie C), al Trapani e al Siracusa (entrambe militanti nel girone I della quarta serie), nonché una delle nove squadre militanti nei principali campionati nazionali in Europa, di fianco a squadre note a livello continentale: le tedesche Bayern Monaco (club di fama mondiale), Bayer Leverkusen e St. Pauli, gli olandesi del PSV e gli scozzesi del Celtic.

L'Unione Sportiva Grosseto 1912 è una società calcistica italiana con sede nella città di Grosseto, in Toscana. Milita nel campionato di Serie C e gioca le partite casalinghe allo stadio Carlo Zecchini.

La società fu fondata nel 1912 come Football Club Grosseto. Nel 1933 cambiò denominazione in Unione Sportiva Grosseto. Nel 1943 si fuse con l'Unione Sportiva Fascista Juventus, dando vita all'Associazione Calcio Grosseto. Nel 1945 la squadra riprese la denominazione di Unione Sportiva Grosseto.

Il Grosseto ha vinto il campionato di Serie C1 nel 2006-2007 e ha partecipato alla Serie B per cinque stagioni consecutive, dal 2007-2008 al 2011-2012. Nel 2015-2016 è stato retrocesso in Serie D, ma è tornato in Serie C dopo una sola stagione.

I colori sociali del Grosseto sono il bianco e il rosso. Lo stemma della squadra è costituito da uno scudo ovale con i colori sociali, al centro del quale è raffigurato un leone rampante.

Il Grosseto ha una tifoseria molto calda e appassionata. La curva Nord dello stadio Carlo Zecchini è sempre molto gremita e i tifosi grossetani sono noti per il loro tifo colorato e rumoroso.

Il Grosseto è gemellato con l'Ascoli Picchio, squadra di Serie B.