Diario Live

Inghilterra - Championship 05/04 11:30 46 Leeds vs Southampton - View

Risultati

Inghilterra - Championship 04/26 19:00 45 [18] QPR v Leeds [2] L 4-0
Inghilterra - Championship 04/22 19:00 44 [9] Middlesbrough v Leeds [3] W 3-4
Inghilterra - Championship 04/20 14:00 44 Middlesbrough v Leeds - PPT.
Inghilterra - Championship 04/13 11:30 43 [3] Leeds v Blackburn [19] L 0-1
Inghilterra - Championship 04/09 19:00 42 [3] Leeds v Sunderland [13] D 0-0
Inghilterra - Championship 04/06 14:00 41 [7] Coventry v Leeds [2] L 2-1
Inghilterra - Championship 04/01 19:00 40 [3] Leeds v Hull [9] W 3-1
Inghilterra - Championship 03/29 20:00 39 [14] Watford v Leeds [1] D 2-2
Inghilterra - Championship 03/17 15:00 38 [3] Leeds v Millwall [16] W 2-0
Inghilterra - Championship 03/08 20:00 37 [23] Sheffield Wednesday v Leeds [3] W 0-2
Inghilterra - Championship 03/05 19:45 36 [3] Leeds v Stoke [22] W 1-0
Inghilterra - Championship 03/02 12:30 35 [19] Huddersfield v Leeds [2] D 1-1

Stat.

 TotalIn casaFuori casa
Partite disputate 59 27 32
Wins 31 17 14
Draws 13 7 6
Losses 15 3 12
Goals for 99 50 49
Goals against 63 24 39
Clean sheets 22 10 12
Failed to score 10 4 6

Il Leeds United Football Club o Leeds United, è un club calcistico inglese di Leeds, nato nel 1919 dopo lo scioglimento di un preesistente club cittadino, il Leeds City. Milita nella Football League Championship, la seconda serie del campionato inglese di calcio. Disputa le partite casalinghe nell'impianto di proprietà, Elland Road, capace di 37890 posti a sedere.

Nel suo palmarès figurano tre campionati inglesi (1968-1969, 1973-1974 e 1991-1992), una Coppa d'Inghilterra (1971-1972), una Coppa di Lega inglese (1967-1968), due Supercoppe d'Inghilterra (1969 e 1992) e due Coppe delle Fiere (1967-1968 e 1970-1971). Tra gli anni sessanta e settanta del XX secolo il Leeds, guidato dall'allenatore Don Revie, si impose come una delle migliori squadre europee dell'epoca, giungendo in finale di Coppa delle Coppe (1972-1973) e Coppa dei Campioni (1974-1975), oltre ad aver disputato un'altra finale di Coppa delle Fiere (nel 1966-1967).

Il colore sociale del club è il bianco con bordi gialli e blu; il soprannome dei calciatori e dei tifosi è Whites (Bianchi).

History

Le origini

Lo stesso argomento in dettaglio: Leeds City Football Club.
Il primo Leeds United, per la stagione 1920-1921

Prima del Leeds United, la città inglese era rappresentata nei campionati nazionali da un'altra formazione, il Leeds City Football Club, nato nel 1904 e radiato dalla federazione calcistica inglese nel 1919 a causa di alcuni pagamenti illegali compiuti per l'acquisto di alcuni giocatori nel periodo della prima guerra mondiale.

Si decise dunque di formare un nuovo club che rappresentasse la città, il Leeds United, che iniziò a giocare nella Midland Football League, un campionato di seconda fascia inglese in cui spesso militavano le squadre giovanili delle formazioni della prima divisione: la neonata formazione prese proprio il posto vacante lasciato dalla formazione delle riserve del vecchio Leeds City.

Nel 1920, il Leeds venne riconosciuto dalla federazione calcistica inglese e poté così partecipare ai campionati nazionali. Nello stesso anno la squadra venne acquistata da Hilton Crowther, il presidente dell'Huddersfield Town.

I primi anni

Gli anni di John Charles

John Charles, bandiera del Leeds degli anni 1950

La squadra partecipò alla Second Division fino al 1924, quando venne promossa in First Division. La sua permanenza durò solo due anni, fino al 1926-1927 quando, piazzandosi penultima in campionato, retrocesse nuovamente. Negli anni precedenti alla seconda guerra mondiale il Leeds finì due volte in seconda divisione e in entrambi i casi riuscì a riconquistare la massima serie l'anno successivo. Nel 1947, subito dopo la guerra, i Whites retrocedettero per la terza volta, nella stagione peggiore della loro storia.

Il Leeds rimase nella Second Division per ben nove stagioni fino al 1956, quando riuscì a centrare di nuovo la promozione in First Division, grazie al fondamentale apporto del campione gallese John Charles, che militò nella formazione inglese anche nella stagione successiva prima di essere ceduto alla Juventus per la cifra record di 65 000 sterline. La perdita di questo campione determinò un nuovo declino per la squadra, che incappò in una nuova retrocessione nel 1960.

Gli anni settanta

L'era d'oro di Don Revie

Don Revie, allenatore degli Whites dal 1961 al 1974

Nel marzo del 1961, il club ingaggiò uno degli allenatori più importanti della sua storia: Don Revie. Alla sua prima stagione trovò non poche difficoltà, in quanto il club si trovava in una situazione finanziaria pessima. Alla fine della stagione 1961/62, il Leeds riuscì a salvarsi dalla retrocessione in Third Division solo nelle ultime giornate del campionato. Solamente due anni dopo nel 1964, Revie riuscì a riportare la squadra di nuovo nella massima serie del campionato inglese. Dal 1965 al 1974, il Leeds di Revie non terminò mai una stagione al di sotto delle prime quattro posizioni inanellando una serie di successi che portarono il club sul tetto d'Inghilterra e d'Europa.

I Whites in questo periodo d'oro vinsero due campionati nel 1969 e nel 1974, la FA Cup nel 1972 e la League Cup nel 1968. Negli stessi anni la squadra riuscì a trovare anche una conferma del suo buon momento a livello continentale aggiudicandosi per ben due volte la Coppa delle Fiere, nel 1968 (in quella stagione fu il primo club inglese a centrare un double comprendente un trofeo nazionale (la Coppa di Lega) ed uno europeo (la Coppa delle Fiere stessa) e nell'ultima edizione del trofeo del 1971; il 22 settembre dello stesso anno gli inglesi disputarono la finale che la UEFA organizzò per l'assegnazione definitiva del trofeo originale, contro il Barcellona, formazione che era riuscita ad aggiudicarsi la coppa per più volte. Il Leeds non riuscì ad avere la meglio sui catalani che si aggiudicarono il trofeo vincendo l'incontro per 2-1.

In questi anni il Leeds arrivò per ben cinque volte secondo in classifica; raggiunse inoltre diverse finali senza vincere il trofeo, in FA Cup (nel 1965, nel 1970 e nel 1973), nella Coppa delle Fiere del 1967 e nella Coppa delle Coppe del 1973, quest'ultimo perso in maniera molto controversa. L'ultima stagione alla guida dei Whites di Revie fu nel 1974, quando il Leeds vinse il suo secondo campionato, l'anno successivo l'allenatore passò alla nazionale inglese che aveva appena fallito l'accesso ai mondiali.

Il dopo Revie e la finale della Coppa dei Campioni

Brian Clough, allenatore del Leeds per soli 44 giorni

Il 20 luglio 1974 Brian Clough, che aveva lasciato il Brighton & Hove Albion dopo solo otto mesi, prese il posto di Don Revie sulla panchina del Leeds che fu chiamato ad allenare l'Inghilterra. Il suo arrivo fu aspramente criticato dai tifosi che erano ormai legati da anni all'impostazione tattica del vecchio allenatore. Sotto la gestione Clough, la squadra non riuscì mai a decollare, fornendo prestazioni di basso livello. Nel romanzo biografico Il maledetto United, l'autore David Peace descrive Don Revie e Brian Clough come acerrimi rivali. Costantemente accusato di scarso fair play da Brian Clough e da molti altri personaggi di spicco dell'Inghilterra degli anni settanta, Don Revie fu rimpianto dai giocatori del Leeds, che accusavano Brian Clough di aver sempre detestato la loro squadra e di cercare di farla retrocedere, con allenamenti mediocri e schierando i giocatori peggiori. I principali promotori dell'ammutinamento furono Joe Jordan e Gordon McQueen. Brian Clough non trovò un'intesa con l'ambiente e infine, dopo quarantaquattro giorni di insuccessi, venne esonerato. Come da clausola contrattuale per la rescissione, ottenne dal Leeds una buonuscita di 25.000 sterline, il saldo delle tasse sulla propria casa e una Mercedes. Al suo posto venne ingaggiato Jimmy Armfield, ex capitano della nazionale.

Con l'arrivo del nuovo allenatore la squadra cominciò a decollare, soprattutto in Coppa dei Campioni, dove il Leeds arrivò trionfalmente alla finale il 28 maggio 1975 al Parco dei Principi di Parigi contro il Bayern Monaco: la partita, però, terminò per 2-0 a favore della formazione tedesca in circostanze abbastanza polemiche. Gli incidenti causati dai sostenitori di entrambe le squadre portarono l'UEFA a vietare al Leeds di disputare incontri di qualsiasi competizione gestita dalla confederazione per quattro stagioni sino al 1980, che furono successivamente ridotte a due, segnando comunque la fine del ciclo continentale dei Peacocks iniziato alla fine degli anni 1960.

Il lento declino

Dopo cinque anni di stagioni mediocri, la dirigenza desiderosa di nuovi successi decise di esonerare Armfield e di ingaggiare Jock Stein che dopo poco più di un mese abbandonò l'incarico per allenare la Nazionale scozzese. Jimmy Adamson prese il suo posto sulla panchina ma il suo apporto non riuscì a fermare il declino iniziato dopo la finale della Coppa Campioni.

Gli anni ottanta

Un nuovo periodo difficile

La statua del capitano Billy Bremner, fuori dall'Elland Road

Nel 1980, Adamson fu sostituito dalla vecchia stella della nazionale e del Leeds Allan Clarke. Nonostante la campagna acquisti dispendiosa compiuta dalla dirigenza la squadra nella stagione 1981-82 retrocesse di nuovo dopo molti anni in Seconda Divisione. Clarke venne così sostituito da Eddie Gray

Con poche risorse economiche a disposizione, Gray cercò di sfruttare le giovani promesse provenienti dalla primavera del Leeds, questa politica non pagò l'allenatore che non riuscì a centrare l'obiettivo promozione, venne così esonerato nel 1985. Il nuovo tecnico, Billy Bremner, riuscì a portare due anni dopo la squadra ai play-off per la promozione dove i Whites vennero sconfitti per 3-2 dal Charlton Athletic dopo i tempi supplementari.

Il ritorno in First Division

Nell'ottobre del 1988 con la squadra inchiodata sulla ventunesima posizione in classifica, Bremner venne esonerato e al suo posto arrivò Howard Wilkinson, che riportò il Leeds dopo otto anni nella First Division l'anno successivo nel 1989-90. La chiave dell'immediato successo, furono gli acquisti chiave effettuati il primo anno di Wilkinson come: Gordon Strachan forte mediano dal Manchester United, Vinnie Jones, Mel Sterland, Lee Chapman e Chris Fairclough. Questi importanti rinforzi si aggiunsero a una squadra ricca di talenti cresciuti nel vivaio su tutti David Batty e Gary Speed.

Gli anni novanta

La rinascita

Wilkinson continuò la sua opera di consolidamento della squadra, scartò giocatori per lui poco adatti al livello della Prima Divisione, e ne acquistò altri di livello superiore come ad esempio il portiere John Lukic, uno degli acquisti più costosi della storia dei Whites, il difensore Chris Whyte e il centrocampista scozzese Gary McAllister. Alla prima stagione dopo il ritorno nella massima serie il Leeds finì al quarto posto, l'ottima annata spinse la società ad accontentare Wilkinson e per la stagione successiva vennero acquistati il difensore Tony Dorigo, il centrocampista Steve Hodge e il talentuoso attaccante francese Éric Cantona, che insieme a Rod Wallace formò una formidabile coppia d'attacco. Grazie a questi importanti innesti la squadra riuscì a vincere il terzo titolo della sua storia nel 1992 e nello stesso anno la Charity Shield, la Supercoppa inglese, battendo il Liverpool per 4-3.

La nuova crisi

L'anno successivo la squadra finì diciassettesima, a tre piazzamenti dalla zona retrocessione. La squadra di Wilkinson ebbe un inizio di ripresa solo nel 1996 quando arrivò nella finale della Coppa di Lega, dove perse contro l'Aston Villa. Inoltre c'è la vendita di Éric Cantona al Manchester United.

La ripresa

Alan Smith, dal 1998 al 2004 al Leeds, vanta 172 presenze e 38 gol

George Graham sostituì Wilkinson sulla panchina; il suo arrivo fu causa di diverse controversie da parte della stampa e dei tifosi. Graham alle spalle aveva subìto una lunga squalifica da parte della Federazione, per via di alcuni pagamenti illegali versati ad alcuni agenti di giocatori.

Il nuovo allenatore mise a segno alcuni astuti acquisti, grazie ai quali il Leeds riuscì a qualificarsi per la Coppa UEFA. Nell'ottobre del 1998, Graham lasciò i Whites e al suo posto venne ingaggiato David O'Leary come direttore tecnico, al suo fianco come allenatore c'era Eddie Gray. Grazie a questa coppia il Leeds, introdusse moltissimi giovani talenti nel mondo del calcio inglese come il difensore Jonathan Woodgate, il trequartista Alan Smith e il centrocampista Stephen McPhail, il loro talento contribuì a portare la squadra alle semifinali della Coppa UEFA e al terzo posto in classifica, grazie al quale il Leeds ottenne l'accesso per la UEFA Champions League.

Insieme a Michael Jones, Smith è primatista di reti (14) con Leeds nelle competizioni calcistiche europee. Nella semifinale di andata della Coppa UEFA, gli inglesi si trovarono di fronte ai turchi del Galatasaray. Disgraziatamente prima dell'inizio di quella partita persero la vita due tifosi del Leeds, Christopher Loftus e Kevin Speight, vittima della violenza di alcune frange di tifo estreme della squadra turca. Nella partita di ritorno venne osservato un minuto di silenzio, che da allora viene ripetuto ogni volta che il Leeds gioca un incontro in prossimità della data della tragedia, il 9 aprile 2000.

Gli anni duemila: le difficoltà economiche e la lenta risalita

Nel gennaio del 2000 l'immagine del Leeds venne sporcata da un incidente in cui due giocatori, Jonathan Woodgate e Lee Bowyer aggredirono uno studente indiano nel centro della città.

Nella stagione 2000-2001 O'Leary condusse il Leeds alle semifinali della UEFA Champions League, contro il Valencia di Héctor Cúper. Nella prima partita pareggiò all'Elland Road per 0-0, nella partita di ritorno venne sconfitta pesantemente a Valencia per 3-0. Dopo l'importante stagione europea, Peter Ridsdale, presidente del club, decise di chiedere numerosi prestiti da utilizzare nella campagna acquisti, con la prospettiva di recuperare i liquidi con i diritti TV e i premi per la qualificazione in Champions League. Nonostante l'importante stagione europea del Leeds, in campionato la squadra non riuscì a raggiungere la zona che permetteva l'accesso alla massima competizione continentale. Il mancato raggiungimento della qualificazione, mandò a monte i piani del presidente e il club non riuscì a ottenere abbastanza denaro per poter colmare i debiti.

La crisi finanziaria costrinse la dirigenza a vendere alcuni dei giocatori più rappresentativi, come Rio Ferdinand, venduto al Manchester United per 30 milioni di sterline. O'Leary, in contrasto con il presidente, nel 2002 si dimise dall'incarico e fu sostituito da Terry Venables. Con il nuovo allenatore la squadra non riuscì a raggiungere una buona intesa, mentre altri giocatori quali la bandiera Jonathan Woodgate furono ceduti. Alla fine della stagione 2002-2003 Venables venne sostituito da Peter Reid, che traghettò la squadra fino alla fine del campionato riuscendo a ottenere una clamorosa salvezza, alla penultima giornata. Nel frattempo Ridsdale tentò di risanare la gravosa situazione economica ridisegnando i quadri societari e affidandosi a un esperto di economia, il professor John McKenzie dell'Università di Leeds. La pessima partenza della stagione 2003-2004 costrinse il club a un nuovo cambio di panchina, che venne affidata di nuovo a Eddie Gray, mentre nello stesso anno vi fu un cambio alla presidenza, dove si insediò Gerald Krasner. Quella stagione vide una nuova retrocessione dopo quattordici anni per il Leeds, che si piazzò al penultimo posto della classifica.

Rio Ferdinand, dal 2000 al 2002 al Leeds

Per il 2004-2005 Gray lasciò la panchina a Kevin Blackwell. Molti dei giocatori dopo la retrocessione si svincolarono a paramentro zero dal club e altri vennero venduti; anche se ciò portò a un miglioramento dei bilanci, la situazione finanziaria rimase comunque grave. Il Leeds fu costretto a vendere i beni immobili societari e la proprietà dell'Elland Road, il proprio stadio, per 4,2 milioni di sterline nell'autunno del 2004.

Un miglioramento sostanziale dei conti vi fu solamente il 21 gennaio 2005, quando Krasner annunciò la vendita del 50% del pacchetto societario a Ken Bates per 10 milioni di sterline. Backwell riuscì a dare un certo spessore all'organico grazie all'arrivo di molti giocatori svincolati e acquistati a basso costo, raggiungendo la metà della classifica. Nel 2005-2006 il Leeds concluse il campionato di seconda divisione tra le prime sei squadre della graduatoria, raggiungendo i play-off per la promozione, da cui uscì sconfitto nello scontro con il Watford.

Nella stagione 2006-2007 il Leeds, fra le maggiori candidate per la promozione, iniziò l'annata in malo modo, con l'esonero di Kevin Blackwell e la sua sostituzione con Dennis Wise, e la proseguì peggio, precipitando nelle zone basse alla classifica. A tale situazione, con la squadra terzultima in graduatoria, si aggiunsero ulteriori problemi societari che fecero entrare la società in uno stato di amministrazione controllata: in base alle norme inglesi, ciò comportò una penalizzazione di dieci punti, che condannò un già virtualmente retrocesso Leeds United all'ultima piazza e alla conseguente discesa aritmetica nella Football League One, la terza serie nazionale. Fu toccato il punto più basso nella storia centenaria della squadra britannica, la quale non era mai retrocessa nel terzo livello del calcio inglese.

La stagione 2007-2008 iniziò con una penalizzazione di 15 punti in classifica, ma la squadra riuscì a qualificarsi ai play-off, senza però superarli (sconfitta per 1-0 dal Doncaster).

La stagione seguente iniziò con una serie di vittorie, tanto che il Leeds si trovò nelle parti alte della classifica e si accreditò tra le squadre favorite per la promozione. Ciononostante, non andò oltre un piazzamento in zona play-off, che la videro ancora una volta sconfitta, questa volta dal Millwall.

Nella stagione 2009-2010 il secondo posto in League One, ottenuto battendo all'ultima giornata di campionato il Bristol Rovers per 2-1, valse al Leeds la promozione diretta in Championship.

Gli anni duemiladieci

Nella stagione successiva il club disputò quindi il Championship, la seconda divisione inglese, che chiuse al settimo posto con 72 punti, a soli tre punti dalla zona play-off. Più negativa fu la stagione 2011-2012, chiusa in quattordicesima posizione.

Il 21 novembre 2012 fu resa nota l'acquisizione del 100% delle quote del club da parte di una banca d'affari di Dubai, la GFH Capital. La squadra ottenne un altro mediocre piazzamento nel 2012-2013, chiudendo tredicesima.

L'era Cellino

Marcelo Bielsa, l'allenatore che ha riportato il Leeds in Premier League dopo 16 anni

Il 1º febbraio 2014 la società GFH rende noto di aver ceduto il 75% delle azioni del Leeds United alla società Eleonora Sport Ltd, facente capo alla famiglia dell'imprenditore italiano Massimo Cellino. Cellino inizialmente licenzia l'allenatore McDermott, poi, dopo aver visto vincere la sua squadra per 5-1 nel derby sull'Huddersfield Town (tripletta di Ross McCormack), opta per riassumerlo. La stagione 2013-2014 vide la squadra terminare il campionato in quindicesima posizione.

A causa di una condanna in primo grado per evasione fiscale inflittagli in Italia, la Football League ha inizialmente opposto il proprio diritto di veto contro l'acquisto della squadra inglese (in Inghilterra la Federazione ha infatti la possibilità di impedire scalate societarie a soggetti dalla condotta morale dubbia); i legali di Cellino hanno però presentato ricorso, evidenziando il fatto che la giurisprudenza italiana ammette la presunzione d'innocenza sino all'ultimo grado di giudizio. Una Corte indipendente ha esaminato il ricorso, accogliendo la tesi difensiva e ordinando l'annullamento della decisione federale. Dopo alcune ore, la Football League ha riconosciuto la decisione della Corte; nel giro di alcuni giorni, quindi, l'acquisto del club viene definitivamente approvato.

Il miglior piazzamento di questo periodo fu il settimo posto ottenuto nella stagione 2016-2017.

L'era Radrizzani e il triennio in Premier League

Nel 2017 Cellino vende la società ad Andrea Radrizzani, che in vista del centenario del club attua investimenti importanti per riportare il Leeds in Premier League. Per raggiungere l'obiettivo, la dirigenza conferì al danese Thomas Christiansen l'incarico di allenatore della squadra. Un disastroso inizio di 2018 allontana la squadra dalla lotta per un posto nei play-off e costa la panchina a Christiansen, rimpiazzato da Paul Heckingbottom. Il piazzamento finale del club fu un anonimo tredicesimo posto.

Per la stagione 2018-2019 la guida tecnica dei Whites viene assegnata a Marcelo Bielsa, allenatore argentino affermato a livello internazionale. La stagione inizia con una serie di vittorie, tanto che il Leeds si trova nelle parti alte della classifica e si accredita tra le squadre favorite per la promozione, ma alla fine non va oltre il terzo posto, piazzamento valido per la qualificazione in zona play-off, in cui viene eliminato in semifinale dal Derby County (vittoria 0-1 nella gara d'andata in trasferta, sconfitta 2-4 nella gara di ritorno in casa).

L'agognata promozione in Premier League arriva l'anno seguente, alla penultima giornata della stagione 2019-2020, quando, beneficiando della sconfitta esterna del West Bromwich contro l'Huddersfield Town, la squadra di Bielsa si assicura il salto di categoria con due giornate di anticipo, interrompendo un periodo di sedici anni trascorso lontano dalla massima serie inglese. Il giorno successivo ottiene anche il titolo di campione, grazie alla sconfitta del Brentford sul campo dello Stoke City.

La prima stagione in Premier League dopo sedici anni è molto positiva per il Leeds: grazie anche a una buona campagna acquisti (con l'arrivo di Rodrigo dal Valencia) la squadra si stabilizza sin dall'inizio al centro della classifica, senza mai apparire a rischio retrocessione lottando, anzi, per le posizioni valide per la qualificazione alle coppe europee, per poi chiudere al nono posto. Decisamente più complicata la stagione 2021-2022, nella quale gli Whites evitano la retrocessione solo all'ultima giornata. La retrocessione in Championship giungerà al termine della stagione 2022-2023: nonostante un buon inizio di campionato, il Leeds chiude al penultimo posto, salutando la Premier League dopo tre stagioni.

Retrocessione e acquisizione della famiglia York

Il 9 giugno 2023 Andrea Radrizzani ha annunciato la vendita del club al medico dell'Ohio John York e a sua moglie Denise DeBartolo York, per un costo di 170 milioni di sterline. 49ers Enterprises è la divisione di venture capital della famiglia DeBartolo, che Denise York e suo marito John hanno rilevato nel 2000 in seguito alla condanna di suo fratello Eddie DeBartolo, Jr. Il nome della holding deriva dal club NFL di San Francisco, California, suo padre Eddie DeBartolo Snr acquisito nel 1977. Radrizzani nel frattempo ha comprato la Sampdoria.

Il Leeds United Football Club, noto semplicemente come Leeds, è una società calcistica inglese con sede a Leeds, West Yorkshire. Fondato nel 1919, il club gioca le sue partite allo stadio di Elland Road. È un club storico del calcio inglese, avendo vinto tre campionati nazionali, una Coppa d'Inghilterra, una Coppa di Lega inglese, una Supercoppa inglese e due Coppe delle Fiere.

Il Leeds è stato uno dei club più forti in Inghilterra negli anni '60 e '70, vincendo due campionati nazionali consecutivi nel 1969 e nel 1970 e raggiungendo la finale della Coppa dei Campioni nel 1975. Il club ha anche avuto successo in Europa, vincendo la Coppa delle Fiere nel 1968 e nel 1971.

Negli ultimi anni, il Leeds ha lottato per mantenere la sua posizione in Premier League ed è stato retrocesso in Championship nel 2020. Tuttavia, il club è tornato in Premier League nella stagione 2020-21 e sta ora cercando di consolidare la sua posizione nella massima serie inglese.

Il Leeds è un club con una ricca storia e una tifoseria appassionata. Il club è noto per il suo stile di gioco offensivo e per i suoi tifosi rumorosi. Il Leeds è uno dei club più seguiti in Inghilterra e le sue partite sono sempre molto attese.