Italia - Serie C - Play-off | 05/11 18:30 | - | Triestina v Giana Erminio | - | View |
L'Associazione Sportiva Giana Erminio, meglio nota come Giana Erminio (nonché Erminio Giana, Giana Erminio Gorgonzola o ancora Giana), è una società calcistica italiana con sede nella città di Gorgonzola (MI). Milita in Serie C, terza divisione del campionato italiano di calcio.
Fondata nel 1909 con la denominazione di Unione Sportiva Argentia, ha adottato il corrente appellativo dapprima transitoriamente nel 1933 e in maniera stabile dal 1947: per oltre un secolo ha preso parte a competizioni dilettantistiche a carattere locale (regionale e provinciale), accedendo al livello professionistico per la prima volta nel 2014.
È l'unica società calcistica d'Italia, tra le militanti in un campionato a carattere nazionale, a portare come denominazione un antroponimo.
La tradizione sportiva della squadra affonda le sue origini al 1909, anno in cui un gruppo di giovani gorgonzolesi fondò l'Unione Sportiva Argentia (dall'antico toponimo latino della città, Curte Argentia), che iniziò l'attività agonistica in tornei calcistici a carattere locale. Nel 1928 l'Argentia si affiliò alla FIGC e si iscrisse in Terza Divisione, che al tempo era il massimo livello calcistico regionale lombardo, nonché il 4º livello dei campionati italiani.
Verso gli anni 1930 l'Argentia si sciolse e nel 1931 venne fondata l'Unione Sportiva Gorgonzola, che nel 1932 adottò la denominazione di G.S. Erminio Giana, in onore di un diciannovenne gorgonzolese, sottotenente del 4º Reggimento del Battaglione alpino "Aosta", caduto sul Monte Zugna (tra le province di Trento e Vicenza) il 28 giugno 1916, durante la prima guerra mondiale, ed insignito della medaglia d'argento al valor militare. Nel 1944 il sodalizio cambiò nome in ENAL Gorgonzola, per poi diventare nel 1947 A.S. Erminio Giana. La madre del soldato decise di sostenere materialmente la squadra, che per onorare la memoria del Giana e come ringraziamento decise di adottare come divisa di gioco ufficiale una maglia nera (ad indicare il lutto) con bordi bianchi, calzoncini bianchi e calzettoni neri con risvolto bianco. In seguito la divisa venne ulteriormente modificata, assumendo i colori biancoazzurri, ma talora mantenendo al suo interno dei dettagli neri.
La compagine (che cambiò poi nome in Giana Erminio) militò per decenni nei campionati regionali lombardi, senza spingersi oltre. Una crescita del livello dell'attività si debbe all'apporto dell'imprenditore Oreste Bamonte, che rilevò il club nel 1985, dandogli solidità economico-amministrativa e consentendogli di militare stabilmente tra Promozione ed Eccellenza.
A partire dalla stagione 2011-2012 la Giana diede inizio a un ciclo di risultati positivi: la squadra vinse in sequenza il girone F di Promozione Lombardia, poi il girone B di Eccellenza Lombardia e infine il girone A di Serie D (categoria in cui la Giana era debuttante assoluta). Così, nel 2014, il sodalizio gorgonzolese fu promosso in Lega Pro, entrando per la prima volta nella sua storia nel calcio professionistico italiano. La promozione, rendendo necessari dei lavori di ampliamento e adeguamento dello stadio comunale Città di Gorgonzola, costrinse la Giana a trasferire momentaneamente il suo terreno di casa presso lo stadio Brianteo di Monza. A lavori conclusi, a seguito dei pareri favorevoli di Commissione Provinciale di Vigilanza sui locali di pubblico spettacolo e della Lega Pro, lo stadio venne dichiarato nuovamente agibile il 16 marzo 2015; il 20 marzo successivo la Commissione Criteri Infrastrutturali della FIGC diede il nullaosta alla riapertura dell'impianto, consentendo alla Giana di ricominciare a giocarvi a partire dalla gara interna di sabato 21 contro il Venezia.
La prima stagione di militanza tra i professionisti si conclude con la salvezza, ottenuta il 1º maggio 2015 grazie alla vittoria esterna a Bolzano contro il FC Südtirol, con un turno d'anticipo sulla fine del campionato. Più o meno analoga è anche l'annata successiva, ove la Giana si garantisce la permanenza in terza serie alla 32ª giornata battendo in trasferta il Padova. In ambedue le stagioni la squadra mantiene la propria ossatura di base, integrando la rosa con elementi del proprio settore giovanile, nonché con giocatori prelevati a poco prezzo da squadre dilettantistiche e alcuni professionisti di maggior esperienza quali Andrea Gasbarroni, Claudio Grauso, Tiziano Polenghi, Salvatore Bruno e Alex Pinardi.
Alla terza stagione in terza serie la Giana fa un salto di qualità: grazie soprattutto a un girone di ritorno d'alto livello (e alla vena realizzativa di Bruno), i biancazzurri terminano la stagione regolare piazzandosi quinti nel gruppo A, qualificandosi per la prima volta nella loro storia ai play-off per la promozione in Serie B. Analogo risultato viene conseguito nella stagione 2017-2018.
Più difficile si rivela la stagione 2018-2019, in vista della quale il tecnico Cesare Albè si dimette (dopo circa 25 anni di mandato) e assume la carica di vicepresidente: la squadra, affidata a Raul Bertarelli (viceallenatore nelle stagioni precedenti), fatica a rendere a buoni livelli. Il 19 gennaio 2019, a seguito della sconfitta per 5-0 contro l'Imolese, con la squadra penultima nel girone B, Bertarelli si dimette: dopo un breve ritorno di Albè, il 25 febbraio la panchina è affidata a Riccardo Maspero, che rivitalizza i biancazzurri e li conduce alla salvezza con una giornata d'anticipo sulla fine della stagione regolare.
La gestione Maspero avrà però breve prosieguo: nell'annata seguente una nuova crisi di rendimento gli costa l'esonero in favore del rientro (stavolta stabile) di Albè. Ai primi del 2020 la Giana, pur se comunque ancora invischiata nella bassa classifica del girone A di Serie C, mostra segni di ripresa, ma il campionato s'interrompe per via dell'epidemia di COVID-19, che dal mese di febbraio conduce al "blocco" quasi totale del sistema sportivo italiano. Dopo alcuni mesi di stop e contrasti tra squadre, FIGC e Lega Italiana Calcio Professionistico, l'8 giugno 2020 si decide di cristallizzare la situazione nei tre gironi di terza serie (con oltre 10 giornate di regular season non disputate), promuovendo e retrocedendo direttamente le prime e le ultime classificate e disponendo la disputa di play-off e play-out tra le aventi diritto. La Giana viene pertanto abbinata all'Olbia per lo spareggio retrocessione, che vede infine prevalere i sardi grazie alla vittoria interna per 1-0 e al pareggio esterno per 1-1. La discesa nel dilettantismo viene però invalidata d'ufficio il 31 agosto 2020, allorché la Giana è riammessa in terza serie a completamento organici.
La Giana si ritrova nelle retrovie anche nella stagione 2020-2021: la squadra, inizialmente affidata ancora a Cesare Albè, chiude il girone d'andata al 19° e penultimo posto. L'ingaggio del tecnico Oscar Brevi prelude bensì a una ripresa e nel girone di ritorno i biancazzurri distaccano la coda della classifica e, complice l'infimo rendimento di Pistoiese e Lucchese (penultima e terzultima, ma escluse dai playout in quanto distaccate oltre otto punti dalle squadre soprastanti) centrano infine il 16º posto e la salvezza diretta. La retrocessione si concretizza nella stagione successiva, ove la Giana termina al diciannovesimo posto la stagione regolare e perde i playout con il Trento.
Rivelatosi impossibile accedere a una riammissione, la Giana Erminio viene assegnata al girone D di Serie D; la panchina viene affidata al debuttante Andrea Chiappella, ex capitano biancazzurro, promosso dal settore giovanile. La squadra s'impone fin da subito ai vertici, trovando quale unico avversario la Pistoiese, che sul finire del campionato riesce anche brevemente a sopravanzarla in classifica, salvo però essere subito risuperata dalla stessa Giana. Il 30 aprile 2023, grazie alla vittoria in casa contro il Corticella e al contestuale pareggio della Pistoiese contro il Ravenna, i biancazzurri si aggiudicano il proprio girone e la promozione diretta in Serie C, con una giornata d'anticipo sulla fine della stagione regolare. Nella medesima stagione la Giana arriva anche, per la prima volta nella sua storia, in finale di Coppa Italia Serie D.