ACSD Saluzzo

ACSD Saluzzo

Leagues Played
Italia - Serie D 75
Links
Wikipedia (it)

Risultati

Italia - Serie D 05/15 14:00 38 ACSD Saluzzo v ASD Imperia L 0-2
Italia - Serie D 05/08 14:00 37 Citta Di Varese v ACSD Saluzzo L 2-0
Italia - Serie D 05/01 13:00 36 ACSD Saluzzo v Asti L 1-3
Italia - Serie D 04/27 13:00 35 Chieri 1955 v ACSD Saluzzo L 2-0
Italia - Serie D 04/24 13:00 34 ACSD Saluzzo v Borgosesia L 0-1
Italia - Serie D 04/14 13:00 33 ASDC Gozzano v ACSD Saluzzo L 3-0
Italia - Serie D 04/10 13:00 32 ACSD Saluzzo v Novara L 0-1
Italia - Serie D 04/03 13:00 31 Fossano Calcio v ACSD Saluzzo L 2-1
Italia - Serie D 03/30 13:00 30 ACSD Saluzzo v Lavagnese D 1-1
Italia - Serie D 03/26 14:00 29 ACSD Saluzzo v USD Pont Donnaz D 1-1
Italia - Serie D 03/13 14:00 28 Derthona v ACSD Saluzzo D 0-0
Italia - Serie D 03/09 14:00 19 ASD Imperia v ACSD Saluzzo W DBFA

Stat.

 TotalIn casaFuori casa
Partite disputate 1 1 1
Wins 0 0 0
Draws 0 0 0
Losses 1 1 1
Goals for 0 0 0
Goals against 2 2 2
Clean sheets 0 0 0
Failed to score 1 1 1

L'Associazione Calcio S.D. Saluzzo, comunemente nota come Saluzzo, è una società calcistica italiana con sede nel comune di Saluzzo, in provincia di Cuneo.

Fondata nel 1901 come polisportiva, sotto il nome di Unione Ginnico Ricreativa Jolanda Margherita e successivamente evolutasi in club puramente calcistico, è stata rifondata nel 1937 col nome della città d'appartenenza. Il suo maggior successo sportivo è costituito dalla partecipazione, subito dopo la seconda guerra mondiale, a tre edizioni della Serie C, con un nono posto quale piazzamento più prestigioso. Per gran parte della propria storia ha comunque militato nelle divisioni dilettantistiche piemontesi.

Milita in Eccellenza, la quinta divisione del campionato italiano di calcio.

History

La storia sociale ha inizio il 15 settembre 1901 con la fondazione della polisportiva Unione Ginnico Ricreativa Jolanda Margherita, patrocinata e presieduta dal torinese Eugenio Mortarini, allora dirigente dell’Ufficio delle Entrate del comune di Saluzzo, che decise di intitolarla alla figlia primogenita di re Vittorio Emanuele III e di Elena del Montenegro, venuta alla luce proprio quell'anno. La prima partita del nuovo sport, a carattere puramente stracittadino, venne disputata il 25 agosto; quindi una settimana dopo la società organizzò un mini torneo cui prese parte anche la Juventus.

Nel 1902 la selezione calcistica dell'UGR Jolanda Margherita, in casacca bianca, si mette in luce vincendo un torneo provinciale tra squadre cuneesi, successo bissato nel 1911, anno in cui organizza altresì una prestigiosa amichevole contro l'Étoile-Sportive du Lac Leman di Ginevra. Qualche tempo arriva la prima fusione con la concittadina Società Ciclo Sportiva Saluzzese, che comporta la ridenominazione in Unione Ginnico Sportiva: oltre che del "foot-ball", la società passa dunque a occuparsi anche di ciclismo, atletica leggera, polo, cricket e ginnastica.

Nel 1912, a seguito di un periodo di crisi, l'UGS Jolanda Margherita cessa l'attività: i superstiti confluiscono perlopiù nella Società Sportiva La Saluzzo. Segue un decennio in cui il calcio cittadino resta orfano di una società di riferimento, ché alla S.S. La Saluzzo si contrappongono la Società Sportiva Italia (che veste maglie granata), il Football Club Savoia e, in un secondo momento, l'Aurora.

Lo scoppio della prima guerra mondiale non fa altro che deprimere il livello del movimento, che mostra segnali di ripresa nel 1922, anno di fondazione del Foot Ball Club Ginnico, che in poco tempo, forte di un'organizzazione accurata, ha ragione della concorrenza concittadina, decidendo nel 1926 di affiliarsi alla FIGC, esordendo in Terza Divisione; un anno dopo, nel 1927, la dirigenza della S.S. La Saluzzo trova un accordo per la fusione col Ginnico. Nel 1929-1930 il Ginnico (che qualcuno giò inizia a chiamare Foot Ball Club Saluzzo), piazzatosi quarto nel proprio raggruppamento, ottiene il ripescaggio in Seconda Divisione; già nel 1932 tuttavia insorgono problemi economici che obbligano a sospendere l'attività. La rinascita avviene nel 1937 con la fondazione dell'Associazione Calcio Saluzzo, che ottiene di potersi iscrivere in Prima Divisione, giocandovi poi stabilmente fino agli anni della seconda guerra mondiale. La pratica calcistica saluzzese prosegue anche in pieno conflitto, fino all'annata 1943-1944, nella quale la squadra riesce a vincere (con una rosa totalmente "autoctona") un improvvisato "campionato propaganda" tra società cuneesi.

Dopo la battuta d'arresto del 1944-1945, a guerra finita il Saluzzo viene inserito in Serie C, dalla quale retrocede nel 1948; seguono quindi cinque stagioni tra Prima Divisione e Promozione, dopodiché nel 1952-1953 i granata vincono il loro girone e accedono alla IV Serie, al termine di un testa a testa coll'Ivrea, decisosi solamente mediante uno spareggio disputato sul campo neutro dello Stadio Filadelfia di Torino.

La categoria viene però persa già nel 1955, dando inizio a un trentennio di anonimi campionati regionali e provinciali, con gestioni societarie prive di ambizione. Per avere un segno di ripresa occorre attendere gli anni 1980, con l'avvento alla presidenza di Giorgio Pagliero e di Gianpiero Boretto alla direzione generale: nelle stagioni 82-83 e 83-84 il Saluzzo, guidato in panchina da Sandro Damilano (meglio noto per la sua attività di tecnico di marcia) ricomincia a lottare al vertice, mancando il salto nella lega superiore per pochi punti. L'obiettivo-promozione viene conseguito nella stagione 1985-1986, che vede il Saluzzo dominare il proprio girone grazie ai goal degli attaccanti Arioli e Origlia e al talento del futuro capitano Gigi Barale.

Nel 1989 un malore improvviso si porta via il presidente Pagliero: gli subentra, senza particolari problemi, Boretto. Nella seguente annata 1990-1991 i granata vincono il loro girone di Promozione e salgono in Eccellenza, dopodiché nel 1994-1995 riescono a tornare nella quarta serie (frattanto divenuta Campionato Nazionale Dilettanti), rimanendovi però solo un anno. Per farvi rientro occorre attendere sino alla stagione 2004-2005, quando con Vittorio Zaino allenatore (succeduto a Damilano) e Piero Calandri presidente (succeduto nel 2000 a Boretto), la squadra del Marchesato (divenuta associazione sportiva dilettantistica) vince il girone B dell'Eccellenza piemontese.

I tre successivi anni di Serie D sono tribolati: nel primo (2005-2006) la salvezza arriva ai play-out, nel secondo (2006-2007) gli spareggi finiscono con una sconfitta, ma interviene il ripescaggio, nel terzo (2007-2008) arriva inappellabilmente la retrocessione. Frattanto nel 2006 la presidenza era passata a Gigi Barale.

La crisi prosegue inizialmente anche nella stagione 2008-2009: dopo 14 giornate il Saluzzo è penultimo nella classifica del girone B di Eccellenza piemontese, con soli quattro punti frutto di altrettanti pareggi. Dopo un primo infruttuoso cambio in panchina tra Sandro Damilano e Giacomo Dogliani, si decide di ingaggiare Antonio Caridi come giocatore-allenatore; insieme a lui il "mercato di riparazione" porta in granata il portiere Nebiolo dall'Ivrea, Scoglio dal Don Bosco Nichelino, Masante dal Cambiano, Simonetti dal Carmagnola, Muctar dal Busca, Marchetti dal Cuneo e Demaria dall'Albese. Con l'apporto dei nuovi innesti il Saluzzo ingrana un "ritmo promozione" e chiude il campionato con 30 punti; il successivo confronto ai play-out contro il Chisola si risolve in una vittoria per 0-2 all'andata e un pareggio per 2-2 al ritorno, che consegna la salvezza ai marchionali.

Negli anni seguenti il Saluzzo, di nuovo guidato dal presidente Boretto, riesce a stabilizzarsi in Eccellenza: fatta salva la stagione 2012-2013 (con la salvezza ottenuta ai play-out), i granata mantengono la categoria senza particolari problemi. Dal 2015-2016 riescono quindi a riproporsi tra le squadre di vertice e nelle stagioni 2016-2017 e 2017-2018 si qualificano ai play-off promozione.

Dopo una stagione 2018-2019 nuovamente sottotono, nel 2019-2020 il Saluzzo ingaggia un duello al vertice col Derthona: il campionato viene sospeso nel mese di febbraio a causa dello scoppio della pandemia di COVID-19 del 2020 in Italia, quando le due squadre si trovano appaiate in vetta alla classifica, coi tortonesi avvantaggiati dalla vittoria nello scontro diretto. Il 21 giugno 2020 la FIGC decide infine di dichiarare ambedue le contendenti vincitrici ex aequo del girone, consentendo così ai granata di fare ritorno in Serie D.

L'Associazione Calcio Sportiva Dilettantistica Saluzzo, comunemente nota come Saluzzo, è una società calcistica italiana con sede a Saluzzo, in provincia di Cuneo. Milita nel campionato di Eccellenza Piemonte e Valle d'Aosta.

La società fu fondata nel 1910 con il nome di Unione Sportiva Saluzzo. Nel 1928, dopo una fusione con la Pro Saluzzo, prese il nome di Fascio Giovanile Saluzzo. Nel 1945, dopo la fine della seconda guerra mondiale, tornò a chiamarsi Unione Sportiva Saluzzo. Nel 1995, dopo una nuova fusione, con l'Associazione Sportiva Dilettantistica Saluzzo, prese il nome attuale di Associazione Calcio Sportiva Dilettantistica Saluzzo.

Il Saluzzo ha disputato diversi campionati di Serie D, ottenendo come miglior risultato il secondo posto nel girone A della stagione 1998-1999. Ha inoltre partecipato alla Coppa Italia Serie D in diverse occasioni, raggiungendo gli ottavi di finale nella stagione 2011-2012.

I colori sociali del Saluzzo sono il bianco e il celeste. Lo stadio di casa è lo stadio Amedeo Borelli, che ha una capacità di circa 3.000 posti.

Tra i giocatori più famosi che hanno militato nel Saluzzo ricordiamo:

* Luciano Casiraghi
* Roberto Cravero
* Gianpiero Marini
* Bruno Nicolè
* Renato Vignolini