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Wikipedia - Pallacanestro Varese

La Pallacanestro Varese è la principale squadra di pallacanestro della città di Varese, fondata il 1º agosto 1945. Milita in Serie A, il principale torneo professionistico per club in Italia. Per ragioni di sponsorizzazione, è nota come Openjobmetis Varese nelle competizioni italiane e come Itelyum Varese in quelle europee.

Per numero di vittorie conseguite a livello nazionale, con 10 scudetti, e internazionale, con 5 Coppe dei Campioni, 2 Coppe delle Coppe e 3 Coppe Intercontinentali, è da considerarsi tra le compagini più prestigiose della pallacanestro continentale oltreché la squadra italiana più titolata a livello internazionale.

Nel febbraio del 2016 la squadra denominata "Grande Ignis", vincente a livello nazionale e internazionale nel decennio degli anni '70 viene inserita dalla Federazione Italiana Pallacanestro nella Italia Basket Hall of Fame, prima formazione di club a farne parte.

History

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Pallacanestro Varese.

Gli esordi

Tonino Zorzi

Il primo gruppo di giocatori di palla al cesto di Varese fu fondato nel 1927. Erano atleti della Società Ginnastica Varesina, ma giocavano semplicemente con il nome di Varese sulle maglie. I colori sociali erano il bianco e il rosso.

Il 1º agosto 1945 fu fondata la prima vera e propria società di basket cittadina: la Pallacanestro Varese. A firmare l'atto costitutivo della nuova società furono Sergio Brusa Pasquè, Sergio Marelli ed Emilio Clerici; primo presidente fu Vincenzo Agusta; primo capitano fu Manlio Stabilini. La stagione di debutto è la 1945-46, con Enrico Garbosi in veste di allenatore/giocatore, e vede la Pallacanestro Varese vincere il campionato di Serie B, ottenendo la promozione in Serie A per il 1946-1947.

Il primitivo roster era formato da Enrico Garbosi, Vittorio Tracuzzi, Antonio Zorzi, Mario Alesini, Giancarlo Gualco, Carlo Cerioni, Vinicio Nesti, Romano Forastieri. Nel 1948-49 Varese concluse al secondo posto il campionato, alle spalle della Virtus Bologna, mentre nella stagione 1949-1950 arrivò terza.

Nel 1954 la squadra legò per la prima volta il suo nome ad uno sponsor, la Storm.

La "Ignis Varese"

La Ignis Varese nel 1973

L'arrivo alla presidenza dell'industriale Giovanni Borghi, che nel 1956 decise di legare il nome della sua azienda di elettrodomestici Ignis con la squadra di pallacanestro della sua città d'adozione, coincise con il periodo d'oro della Pallacanestro Varese. I colori sociali divennero giallo-blu.

Nella stagione 1960-61 arrivò il primo scudetto, seguito poi da quelli del 1964 e del 1969. Sempre negli anni 1960, la Ignis Varese vinse una Coppa Intercontinentale ed una Coppa Italia. Nel 1965-66, Varese rivinse lo scudetto contro la Simmenthal Milano, tra le rivali storiche dei varesini, ma il titolo fu poi revocato per la vicenda Gennari, rimasta non ben chiarita.

Negli anni 1970 la formazione bosina conquistò 6 scudetti e raggiunse per 10 volte consecutive la finale di Coppa dei Campioni (Record ancora oggi ineguagliato) vincendone 5: la prima nel 1970, battendo a Sarajevo il Cska Mosca per 79-74, replicando poi a Tel Aviv, nel 1972, con la vittoria per 70-69 sulla Jugoplastika Spalato, nel 1973 a Liegi, ancora contro il Cska (71-66), ad Anversa (1975) superando il Real Madrid per 79-66, e nel 1976 a Ginevra, questa volta con il marchio Mobilgirgi sulle maglie, di nuovo contro il Real (81-74).

La Ignis vince il suo settimo scudetto (1974)

Tra gli allenatori protagonisti di questi anni, si ricordano Aza Nikolić, Nico Messina e Sandro Gamba. Tra i giocatori, Edoardo Rusconi, Dino Meneghin, Aldo Ossola, Bob Morse, Marino Zanatta, Ottorino Flaborea, Ivan Bisson, Charlie Yelverton, Manuel Raga e Sergio Rizzi.

Anni '80 e '90

La Pallacanestro Varese vince la Coppa delle Coppe nel 1980. Nel 1981 la famiglia Borghi esce di scena definitivamente e l'industriale Antonio Bulgheroni rileva la società. Negli anni 1980 la Pallacanestro Varese, pur vincendo qualche volta la regular season, non riesce a ripetersi nei playoff. Nella stagione 1989-90 perde la finale dei playoff contro Pesaro. Nel 1992 la società retrocede in Serie A2, ritornando al massimo campionato dopo due anni.

Varese Roosters

Alessandro De Pol

Nel 1997 la Pallacanestro Varese decide di non portare nessun marchio di sponsorizzazione sulle maglie. La scelta è quella di creare un pool di aziende per supportare economicamente la società. La squadra assume il nome di Varese Roosters, da un termine inglese che significa "galletto da combattimento".

Varese si presenta al campionato 1998-99 con un organico giovane, di cui fanno parte giocatori come il playmaker Pozzecco, di cui balzano all'occhio i capelli tinti rosso-fuoco, condivisi anche da Cristiano Zanus Fortes; ad essi si affiancano Andrea Meneghin, figlio del grande Dino, il croato già campione di Eurolega Veljko Mršić, l'esperto Cecco Vescovi, "bandiera" della squadra, l'ala Alessandro De Pol, il giovanissimo centro Giacomo Galanda e il portoricano Daniel Santiago. In panchina siede il tecnico Carlo Recalcati.

Il 1998-1999 si rivela una stagione estremamente positiva, culminata con il grande successo della "stella", ovvero il 10º scudetto vinto dalla società lombarda, festeggiato in estate anche dalla stella NBA Allen Iverson, che giunge a Varese per giocare dei match benefici 3 contro 3.

Pozzecco, con il naso rotto, esulta durante la partita dello scudetto 1999, quello della "stella"

In vista della stagione seguente ci fu un grosso cambiamento di organico (partirono Giacomo Galanda, Alessandro De Pol e Veljko Mršić, sostituiti da Denis Wucherer, Corey Allen, Glenn Sekunda, Eric Cárdenas, Alessandro Davolio e Francesco Foiera). Il cambiamento non riuscì a tenere ai vertici la squadra, che anzi venne salvata dalla retrocessione solo con l'arrivo in panchina di Valerio Bianchini.

A fine stagione comunque arrivò la prima Supercoppa italiana nella storia di Varese e la partecipazione al McDonald's Open, nei quali i biancorossi sfiorarono la vittoria contro i campioni NBA dei San Antonio Spurs.

Era Castiglioni

Dal 2000 la società passa alla famiglia Castiglioni, imprenditori varesini proprietari di varie aziende del territorio, tra le quali la casa motociclistica Cagiva. Sono anni caratterizzati da un basso profilo: la squadra ora lotta per non retrocedere, ora termina a metà classifica, ora si qualifica stentatamente ai playoff, ma esce quasi subito. Vari allenatori si alternano sulla panchina della squadra: in sequenza Federico Danna, Gianfranco Lombardi, Giancarlo Sacco, Edoardo Colombo, Gregor Beugnot, Edoardo Rusconi, Giulio Cadeo, Gianni Molina e Rubén Magnano, il più duraturo, che guida la squadra dal 2004 al 2007.

Nel 2005 la società festeggia i sessant'anni di vita.

Per la stagione 2007-2008, concluso il rapporto con Magnano, in panchina arriva Veljko Mršić, assistito da Andrea Meneghin e Cecco Vescovi. Ma il 28 novembre 2007, dopo un pessimo inizio di stagione, con la squadra ridotta all'ultimo posto in classifica, in panchina viene chiamato Valerio Bianchini e Mrsić viene "retrocesso" ad assistente. Ciò non basta a raddrizzare la situazione: il 30 marzo 2008, la sconfitta casalinga nel derby contro Cantù per 76-83 sancisce la matematica retrocessione di Varese in LegaDue.

Il ritorno in Serie A1

Lo stesso argomento in dettaglio: Legadue FIP 2008-2009 e Pallacanestro Varese 2008-2009.

Il 9 giugno 2008 viene presentato il nuovo tecnico Stefano Pillastrini. Obiettivo dichiarato della società è la risalita immediata in Serie A. Nella stagione, la squadra si posiziona ben presto in vetta alla classifica, ma, complice qualche sconfitta, arriva a giocarsi la promozione diretta solo all'ultima giornata contro la Prima Veroli il 26 aprile 2009. La compagine biancorossa tuttavia mantiene le promesse e, grazie alla vittoria su Veroli per 81-70, riconquista l'accesso alla Serie A, classificandosi davanti alla Vanoli Soresina a disputare i playoff.

Lo stesso argomento in dettaglio: Serie A maschile FIP 2009-2010 e Pallacanestro Varese 2009-2010.

Nella stagione successiva, sempre con Pillastrini in panchina, la Pallacanestro Varese trascorre tutta la stagione nella parte medio-bassa della classifica di Serie A1, concludendo al 12º posto con 20 punti conquistati, e salvandosi alla 14ª giornata con una vittoria sulla Vanoli Cremona.

Creazione "Varese nel Cuore"

Lo stesso argomento in dettaglio: Serie A maschile FIP 2010-2011 e Pallacanestro Varese 2011-2012.

Nell'estate del 2010 la proprietà della squadra passa dalla famiglia Castiglioni al neocostituito consorzio "Varese nel Cuore", che detiene il 100% delle quote azionarie della Pallacanestro Varese. Scopo del consorzio è creare un pool di privati ed aziende che possano sostenere la squadra versando una quota media 10.000 € l'anno per tre anni, in modo tale da aumentare il budget a disposizione della squadra. Presidente di Varese nel Cuore viene nominato Michele Lo Nero, che acquisisce pure la presidenza della società (poi ceduta a Francesco Vescovi).

Dal punto di vista tecnico, la novità principale è il ritorno in panchina di coach Carlo Recalcati. Il roster viene profondamente rinnovato, e la squadra riesce a terminare la regular season in 7ª posizione, qualificandosi ai play-off, dove sarà poi eliminata ai quarti di finale dalla Pallacanestro Cantù.

Lo stesso argomento in dettaglio: Serie A maschile FIP 2011-2012 e Pallacanestro Varese 2011-2012.

Carlo Recalcati viene confermato in panchina pure nella stagione successiva, che vede la squadra varesina terminare all'8º posto in regular season e venire successivamente eliminata ai playoff dalla Mens Sana Siena, capolista della stagione regolare.

2012: ritorno ai vertici

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Per il campionato 2012-2013, terminato il rapporto con coach Carlo Recalcati, in panchina arriva Francesco Vitucci. Rispetto all'anno precedente, la rosa viene drasticamente rinnovata: l'unico giocatore confermato è Janar Talts. Le scelte della dirigenza si rivelano vincenti: il precampionato termina senza sconfitte, mentre in campionato il girone di andata viene chiuso al primo posto con 26 punti, frutto di 13 vittorie e 2 sole sconfitte (alla 10ª giornata contro la Virtus Roma e alla 15ª contro la Reyer Venezia), con 2 punti di vantaggio sulla Dinamo Sassari.

Dopo 6 anni dall'ultima apparizione, inoltre, la squadra varesina si qualifica alle Final Eight di Coppa Italia, nelle quali batte l'Olimpia Milano per 92-74 ai quarti e la Virtus Roma per 81-71 in semifinale, venendo però sconfitta in finale dalla Mens Sana Siena per 74-77.

Il 28 aprile 2013 dopo la vittoria casalinga su Pesaro per 85-70 Varese vince matematicamente la regular season 2012-2013. Ai play-off, la squadra di Vitucci elimina ai quarti di finale la Reyer Venezia per 4-1, venendo eliminata per 4-3 in semifinale dalla Mens Sana Siena.

Lo stesso argomento in dettaglio: Serie A maschile FIP 2013-2014, Euroleague Basketball 2013-2014, Eurocup 2013-2014 e Pallacanestro Varese 2013-2014.

Concluso il rapporto con Vitucci, viene ingaggiato Fabrizio Frates come coach per la stagione 2013-2014. Oltre al campionato italiano, la squadra prende parte anche all'Eurocup, dopo essere stata eliminata al Qualifying Round di Eurolega. L'8 ottobre viene sconfitta dalla Mens Sana Siena nella finale di Supercoppa italiana. I varesini vengono eliminati anche dall'Eurocup al termine della Regular Season, conclusasi all'ultimo posto del girone C. Il 25 febbraio, il vice-allenatore Stefano Bizzozi prende il posto di Frates sulla panchina, portando la squadra al decimo posto in campionato.

Il 13 giugno 2014 viene ufficializzato il nuovo allenatore: Gianmarco Pozzecco. Il 24 febbraio 2015 si dimette dall'incarico, venendo sostituito da Attilio Caja fino al termine della stagione.

Lo stesso argomento in dettaglio: Serie A maschile FIP 2014-2015 e Pallacanestro Varese 2014-2015.

La stagione, guidata nuovamente dal coach Attilio Caja, vede Varese chiudere all'undicesimo posto in campionato.

Lo stesso argomento in dettaglio: Serie A maschile FIP 2015-2016, Pallacanestro Varese 2015-2016 e FIBA Europe Cup 2015-2016.

Nel 2015-2016, sotto la guida di coach Paolo Moretti, la squadra chiude al nono posto nel campionato italiano. Partecipa inoltre alla FIBA Europe Cup arrivando alle final four di Chalon-sur-Saône dove, dopo aver battuto la squadra della città ospitante: l'Élan Sportif Chalonnais, accede ad una finale continentale dove mancava dalla stagione 1984-85. Dopo aver condotto la partita per gran parte dell'incontro la vittoria va alla squadra tedesca dei Skyliners Frankfurt col punteggio di 61-66.

Lo stesso argomento in dettaglio: Serie A maschile FIP 2016-2017, Pallacanestro Varese 2016-2017 e Basketball Champions League 2016-2017.

La stagione inizia di nuovo sotto la guida di coach Paolo Moretti cui subentra Attilio Caja. Per quanto concerne il campionato Varese non va oltre il dodicesimo posto in classifica, in campo internazionale invece, partecipa alla prima edizione della Basketball Champions League dove, dopo aver superato il secondo turno preliminare contro il Benfica accede alla fase a gironi, non superandola.

Lo stesso argomento in dettaglio: Serie A maschile FIP 2017-2018 e Pallacanestro Varese 2017-2018.

In quest'annata, Varese non prende parte alle competizioni continentali ma, grazie al sesto posto finale nella Regular season, torna ai play-off scudetto dove mancava da cinque anni, venendo eliminata ai quarti di finale.

Lo stesso argomento in dettaglio: Serie A maschile FIP 2018-2019, Pallacanestro Varese 2018-2019, FIBA Europe Cup 2018-2019 e Coppa Italia di pallacanestro maschile 2019.

Nel 2018-2019, inizia per Varese la terza stagione sotto la guida di coach Caja. La compagine bosina termina il girone di andata del campionato a quinto posto accedendo così alla Coppa Italia dopo sei anni di assenza, viene eliminata ai quarti di finale col punteggio di 82 a 73 da Cremona poi vincitrice del torneo. Varese prende parte anche, per la seconda volta, alla FIBA Europe Cup dove accede nuovamente alle final four.

Lo stesso argomento in dettaglio: Serie A maschile FIP 2019-2020.

La stagione sportiva 2019-2020 vede Varese prendere parte al campionato di Serie A per la settantunesima volta nella sua storia. L'otto marzo 2020, a seguito delle misure restrittive legate all'emergenza coronavirus viene sospeso il campionato poco prima del derby con l'Olimpia Milano. Il 20 settembre 2021 Luis Scola viene nominato nuovo amministratore delegato del club. Il general manager Andrea Conti rassegna le proprie dimissioni termine della sconfitta casalinga contro la Pallacanestro Reggiana. L'11 gennaio 2022 il dirigente statunitense Michael Arcieri assume la carica di general manager dell'area sportiva.

La Pallacanestro Varese è una squadra di pallacanestro italiana con sede a Varese, in Lombardia. Fondata nel 1946, è uno dei club più titolati del campionato italiano, avendo vinto 10 scudetti, 2 Coppe Italia e una Supercoppa italiana. A livello internazionale ha vinto 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe delle Coppe e 3 Coppe Korać.

Il club è stato fondato nel 1946 da un gruppo di studenti del Liceo Ginnasio "Francesco Cairoli" di Varese. La squadra ha iniziato a giocare nel campionato regionale lombardo, ottenendo subito ottimi risultati. Nel 1951 Varese ha vinto il campionato di Serie A per la prima volta, e da allora è sempre stata una delle squadre più competitive del campionato italiano.

Negli anni '60 e '70 Varese ha dominato il basket italiano, vincendo sette scudetti consecutivi dal 1960 al 1966 e altri due scudetti nel 1969 e nel 1970. In questo periodo la squadra era guidata da giocatori del calibro di Bob Morse, Aldo Ossola, Dino Meneghin e Gianluigi Porelli.

Negli anni '80 Varese ha continuato a essere una delle squadre più forti del campionato italiano, ma non è più riuscita a vincere lo scudetto. Tuttavia, ha vinto due Coppe Italia nel 1986 e nel 1987 e una Supercoppa italiana nel 1985.

Negli anni '90 Varese ha attraversato un periodo di crisi, retrocedendo in Serie A2 nel 1995. Tuttavia, la squadra è riuscita a risalire in Serie A nel 1998 e da allora è rimasta sempre nella massima serie.

Negli ultimi anni Varese ha ottenuto alcuni buoni risultati, raggiungendo la finale di Coppa Italia nel 2009 e vincendo la Coppa Korać nel 2000. Tuttavia, la squadra non è più riuscita a vincere lo scudetto.